Ascoli Calcio, Stellone: “Ci siamo venuti incontro. Dispiace non aver potuto dare mio contributo”
di Redazione Picenotime
sabato 30 maggio 2020
Nel pomeriggio di ieri si è definitivamente chiuso il rapporto professionale tra Roberto Stellone e l'Ascoli Calcio. Il 42enne allenatore romano, dopo aver ottenuto 2 punti in cinque partite sulla panchina bianconera, ha risolto consensualmente l'accordo con il club di Corso Vittorio Emanuele al pari dei suoi collaboratori Giorgio Gorgone e Andrea Gennari. Lo scorso 16 Aprile i massimi dirigenti del Picchio avevano optato per la risoluzione unilaterale del suo contratto (CLICCA QUI PER DETTAGLI) aprendo un contenzioso destinato al Collegio Arbitrale. Ieri invece tutto è stato risolto.
"Abbiamo trovato un accordo consensuale. Ci siamo venuti incontro ed è stata la soluzione più giusta - ha dichiarato nel primo pomeriggio odierno mister Stellone a Picenotime.it -. Dispiace per l'esonero avvenuto dopo 30 giorni, lo dico senza fare polemica ma pensavo di avere un po' più di tempo a disposizione per migliorare le cose. Questo comunque fa parte del calcio ed il patron, non vedendo i risultati, ha ritenuto giusto cambiare per provare una svolta. Volevo approfittare di questa occasione per salutare i calciatori, non ho avuto modo di farlo personalmente. L'8 Marzo abbiamo perso a Chiavari, il giorno dopo c'è stata questa decisione dell'allontanamento e non ho avuto l'opportunità di salutare i ragazzi. Ci tengo a sottolineare come si siano sempre impegnati al massimo durante gli allenamenti e come siano stati sempre disponibili nei miei confronti, purtroppo in partita le cose non sono andate come volevamo".
Cosa non è andato per il verso giusto nella sua breve parentesi ascolana?
"Dispiace davvero non aver potuto dare il mio contributo, per un motivo o per l'altro. Nella prima gara con la Juve Stabia abbiamo preso gol al 95' dal portiere, abbiamo giocato poi un buon primo tempo con lo Spezia, un buon secondo tempo con il Chievo e un buon primo tempo con il Pescara. Sicuramente, come rendimento, è stato pochino in cinque partite. Potevano arrivare magari 4/5 punti invece di 2 con un pizzico di fortuna in più, il calcio va così e quando non vengono i risultati si cambia".
Ha fatto fatica a trovare la quadratura tattica della squadra?
"Abbiamo provato diversi moduli in quelle cinque partite, tranne la difesa a 3. Abbiamo giocato con il 4-3-1-2, con il 4-2-3-1 e con il 4-3-2-1, con un centrocampo in alcune occasioni a 2 ed in altre a 3, mantenendo sempre la difesa 4. A volte i risultati ti danno più certezze rispetto ai moduli tattici, se abbiamo fatto solamente 2 punti evidentemente qualcosa non ha funzionato, non lo considero un buon ruolino di marcia".
Ha qualche rimpianto e vuole rivolgere un pensiero alla piazza?
"Quando ho deciso di venire ad Ascoli l'ho fatto con il massimo della passione e dell'impegno per cercare, vista la classifica in quel momento, di centrare l'obiettivo playoff. Non ci sono riuscito e sono il primo ad esserne dispiaciuto. Oltre ai calciatori saluto patron Pulcinelli, il presidente Neri, il direttore sportivo Tesoro e tutti tra medici, massaggiatori e magazzinieri. Un pensiero anche per i tifosi nonostante con loro abbiamo avuto poco tempo per interagire. Abbiamo giocato infatti due gare in casa, di cui una senza pubblico, senza contare il rinvio del match con la Cremonese a causa del Covid-19. Ascoli, come piazza, merita sicuramente qualcosa in più. Faccio un grosso in bocca al lupo ai ragazzi ed al nuovo staff tecnico per questo finale di campionato".
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Commenti
ermanno
sabato 30 maggio 2020
A prescindere dai deludenti risultati sportivi, intervista da gran signore, tanto di cappello!
Pietro
sabato 30 maggio 2020
Ho appena finito di rivedere pescara Ascoli ,secondo tempo davvero deludente e vergognoso,siamo stati in balia di galano che ha fatto il fenomeno.Dici che non hai provato la difesa a tre, con i giocatori che abbiamo io che nn ho il patentino x allenare forse l'avrei provata.Cmq nn mi spiego e nn è colpa tua o di Zanetti perché nn giochiamo 90' con la stessa intensità,nn vorrei pensare a cali fisici,speriamo di no forse è la mentalità e la posizione da tenere in campo durante le partite che manca.Ho molta fiducia in Abascal ,uno stratega della tattica ,perché pensare di retrocedere con questa squadra è come suicidarsi,e forse era meglio continuare con vivarini allora.
A.SPADA
sabato 30 maggio 2020
Buon allenatore da B per me, pero' ad Ascoli ha toppato alla grande! Forse per colpa di una non squadra assemblata male(Pulcinelli-Tesoro) e gestita peggio(Zanetti). Col senno di poi forse ha ragione Pietro, sarebbe stato meglio tenere Vivarini perche' ancora non ho capiti cosa sia successo! Comunque mi fido del Patron e spero tanto in Abbascal. Forza ASCOLI
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