Ascoli Calcio, l'ex Salvi: “Ho colto al volo l'opportunità Cittadella. Credo di poter dare una mano”
di Redazione Picenotime
lunedì 09 gennaio 2023
Alessandro Salvi ha affidato alle pagine de "Il Mattino di Padova" le prime sensazioni dopo il ritorno al Cittadella (club in cui aveva già militato dal 2015 al 2018). Il 6 Gennaio il 34enne terzino destro nato a Bergamo ha lasciato l'Ascoli a titolo definitivo dopo un anno e mezzo firmando un contratto con i granata fino al 30 Giugno 2024.
"Sono contentissimo di essere tornato. È vero che i compagni sono tutti nuovi rispetto ad allora, perché l’unico con cui ho giocato è Donazzan, che ora fa parte dello staff, ma ho ritrovato tante persone con cui mi sono trovato bene, dai massaggiatori ai magazzinieri, e quel bell’ambiente che ricordavo. Chiudere la carriera qui? Non sono più un giocatore di “primo pelo” e ho voglia di fermarmi, tanto più che ho comprato casa a Cittadella circa tre anni fa, proprio perché mi sono trovato benissimo e con mia moglie Martina volevamo che il futuro dei nostri figli, Daniele di 11 anni, e Federico, che ne ha 6 ed è nato qui, fosse in questo ambiente. Venivo dall’esperienza di Ascoli, dove ho giocato il primo anno, ma poco nel secondo - per scelte societarie di ringiovanimento- e la mia priorità era di poter tornare a farlo. Quando è emersa questa opportunità l’ho colta al volo - ha dichiarato Salvi nell'intervista a cura di Diego Zilio -. Rischio retrocessione? La classifica è l’ultima cosa che ho guardato, perché è talmente corta da consentirti di realizzare ancora grandi cose. I tifosi? È normale che non siano soddisfatti venendo da annate come le ultime, tutte molto importanti, ma stagioni meno felici ci stanno e, comunque, c’è ancora mezzo campionato davanti. Spero che il mio arrivo possa aumentare l’attenzione in determinati momenti della partita: credo di poter dare una mano sotto a tanti aspetti, rispetto alla mia prima esperienza in granata ritengo di poter dare qualche consiglio ai compagni. Credo che il mercato porterà anche altri innesti per provare a dare una svolta in un periodo difficile - ha aggiunto Salvi -. Il campionato di Serie B? Non c’è una squadra materasso. Puoi vincere con chiunque, ma con chiunque puoi anche perdere. Ci sono realtà come Parma, Genoa, Cagliari e le stesse Palermo e Benevento che, sulla carta, sono molto forti, ma che hanno faticato più del previsto. A riprova di come il nome conti poco. A memoria, l’ultima grande squadra in grado di stravincere è stato l’Empoli di Andreazzoli, ma torniamo indietro di qualche anno".
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