Pietro Zaini è stato grande protagonista con la maglia dell'Ascoli a cavallo tra gli anni '80 e 90'. Il funambolico tornante nato e cresciuto nel capoluogo piceno è riuscito ad andare in gol sia in Serie A che in B e C con la casacca del club della sua città ed ha saputo mandare in estasi i supporters del Picchio con giocate mai banali sulle corsie laterali. Il 22 Giugno 1996 scese in campo nel secondo tempo della sfortunata finale playoff del girone B di Serie C1 allo stadio "Zaccheria" di Foggia che vide l'Ascoli soccombere ai rigori contro il Castel di Sangro nella gara valevole come approdo diretto in Serie B. Abbiamo intervistato in esclusiva Zaini (attualmente vice allenatore del fratello Luigi alla guida del Grottammare) per conoscere il suo parere sull'attesissima sfida tra Ascoli e Reggiana in programma Domenica 17 Maggio alle ore 16 al "Del Duca" per il primo turno dei playoff di Lega Pro.
Pietro, 19 anni fa andò male a Foggia. Stavolta come vedi l'Ascoli nella corsa alla Serie B?
L'Ascoli è una bella squadra ed ha tutte le caratteristiche per far bene. Se la può giocare con tutte le compagini che si sono qualificate per i playoff, da Domenica inizierà un mini-torneo in cui conteranno tantissimo forza mentale e tenuta fisica. Bisognerà entrare in campo con la massima serenità e con l'obiettivo di vincere la partita, senza fare troppi calcoli e senza accusare la tensione in maniera accessiva. Nei playoff serve anche un pizzico di fortuna ed a volte non è sempre la squadra più forte ad avere la meglio.
Sarà decisivo l'apporto di un pubblico che tu conosci benissimo?
Credo proprio di sì, l'Ascoli può vantare una tifoseria da Serie A che non ha praticamente eguali in questa categoria. Nel derby con l'Ancona i ragazzi della Curva Sud sono stati fantastici ed immagino che contro la Reggiana saranno ancor più numerosi e calorosi. Pare una banalità dire che un pubblico importante spesso può essere il dodicesimo uomo in campo, ma io ho giocato per anni al "Del Duca" e posso assicuravi che l'appoggio costante dei tifosi ti dà una forza incredibile, sia mentalmente che fisicamente. Sarò presente anche io allo stadio a sostenere il nostro amato Picchio.
Pensi che l'Ascoli abbia buttato alle ortiche un campionato che dopo Pisa sembrava già vinto?
Un pizzico di rammarico c'è visto che ad un certo punto del campionato erano tanti i punti di vantaggio sulle immediate inseguitrici, ma da ascolano dico che dobbiamo essere orgogliosi del campionato dei ragazzi. Non bisogna scordarci dove eravamo poco più di un anno fa e voglio fare un grande ringraziamento al presidente Bellini ed a tutti i suoi collaboratori per averci permesso di militare ancora in Lega Pro, senza di loro avremmo parlato di un Ascoli in Prima Categoria, altro che playoff per accedere in Serie B... La squadra bianconera ha chiuso il campionato al secondo posto con 71 punti, un risultato più che soddisfacente nel primo anno del nuovo corso, è fisiologico ovviamente che ci sia un po' di amarezza dopo essere stati in vetta alla classifica per oltre cinque mesi, ma non bisogna assolutamente considerare questa stagione un fallimento. Ripeto, un grazie enorme a Bellini per averci salvato dal baratro.
Ritieni giuste le tante critiche nei confronti di Petrone?
Noi ascolani, lo so bene, siamo tutti un po' allenatori e non è mai esistito un tecnico che da queste parti non sia entrato nel mirino della critica. A mio avviso Petrone ha svolto un grande lavoro e gli va fatto un applauso per aver conquistato i playoff con largo anticipo. Ha dovuto far fronte a tanti problemi fisici e nel momento clou della stagione non ha potuto contare su elementi importantissimi, penso a Perez ad esempio. Nel calcio è sempre l'allenatore a doversi prendere tutte le responsabilità, viene criticato ferocemente pure Ancelotti a Madrid dopo aver regalato la decima Coppa dei Campioni al Real...
Il tuo Grottammare ha chiuso al decimo posto il campionato di Eccellenza Marche con 39 punti. Soddisfatto di come sono andate le cose?
Io e mio fratello Luigi abbiamo ottenuto con tre giornate d'anticipo l'obiettivo richiesto ad inizio stagione dalla Società, ovvero la permanenza nella categoria. Sono contento di come abbiamo lavorato, abbiamo lanciato tanti giovani e siamo stati anche nelle zone alte della classifica nella prima parte del torneo. La nostra intenzione è quella di continuare a lavorare a Grottammare, stiamo aspettando che la dirigenza ci faccia una proposta. Voglio fare i complimenti al Monticelli, squadra di un quartiere ascolano che si giocherà l'approdo in Serie D negli spareggi promozione con il Todi. Un applauso a mister Stallone ed al vicepresidente Carosi, con cui posso vantare un bel rapporto d'amicizia.
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