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Parma-Ascoli, Pecchia: “Adesso viene il difficile. Bisogna saper ammazzare le partite anche sul 2-0”

di Redazione Picenotime

lunedì 08 gennaio 2024

Allenamento mattutino oggi per il Parma sul campo 2 del Mutti Training Center di Collecchio in vista del match contro l'Ascoli in programma Domenica 14 Gennaio alle ore 16:15 allo stadio "Tardini" per la ventesima giornata del campionato di Serie B. La squadra ha svolto una seduta con attivazione tecnica, lavoro atletico, esercitazione tecnica con la palla, esercitazione tattica per reparti e palle inattive. Domani è previsto un nuovo allenamento al mattino. Tutti i giocatori sono a disposizione, da valutare solo come procede il recupero del difensore argentino Lautaro Valenti dopo la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro accusata ad inizio Aprile. 

Il tecnico gialloblù Fabio Pecchia ha parlato sulle pagine della "Gazzetta dello Sport" dopo un girone d'andata chiuso al primo posto a quota 41 punti. "Un allenatore deve essere valutato per il tipo di lavoro, non solo per il risultato. Questo ti fa vivere con l’atteggiamento giusto. Tutto è iniziato con 6 mesi molto impegnativi, perché lavoravamo bene e le prestazioni c’erano, ma i risultati erano altalenanti. Questo però non ha intaccato la fiducia - ha dichiarato Pecchia -. Il club vuole investire sui giovani e lavorare su di loro. E quest’anno si vedono i 18 mesi di lavoro che abbiamo dietro. Gestione di un gruppo multietnico? Ci vuole tempo, è fisiologico. Bisogna saper aspettare. Siamo stati bravi a creare un ambiente inclusivo. Il Parma lo conoscevo da fuori, dall’interno ho capito le problematiche. Una era culturale, con giocatori di 14 nazionalità, e bisognava far capire cosa è la B: serviva tempo, appunto. C'è stata una crescita anche sul piano del sacrificio. Facciamo bel calcio ma abbiamo capito che a volte si può vincere in maniera diversa. Come abbiamo capito, prendendo scoppole, che la continuità crea la mentalità vincente. Bisognava solo sviluppare il talento per creare una squadra. La soddisfazione è sentire dire dalla gente che si diverte a vederci giocare. Mezzo piede in Serie A dopo aver girato a 41 punti? Adesso viene il difficile, dobbiamo alzare il nostro livello perché tutte le squadre crescono: già affrontare il Parma carica gli altri, il Parma capolista ancora di più, e adesso che tutti si rafforzano sarà ancora più dura. Ci sarà sempre qualcuno a insidiarci. Difficile dire chi, dobbiamo solo guardare a noi. Bisogna capire che anche sul 2-0 le partite non sono chiuse e bisogna saperle ammazzare. Come è cambiata la Serie B? Basta vedere il mercato, quanto si spende. Società forti, tutti sono ambiziosi. E tante squadre vogliono imporre il loro gioco".

Al microfono di Sky Sport ha invece parlato il 22enne centrocampista spagnolo Adrian Bernabè, in gol su punizione nella gara d'andata contro l'Ascoli vinta 3-1 dai crociati. "Abbiamo finito il 2023 alla grande, sia per me personalmente che per la squadra. E speriamo che nel 2024 ci siano tanti successi e salute. Sappiamo cosa dobbiamo raggiungere, sappiamo che dobbiamo lavorare ogni giorno per arrivare lì. Siamo consapevoli che siamo in una buona posizione, però manca tantissimo. Abbiamo fatto solo metà strada, è vero che lo abbiamo fatto molto bene, ma siamo tutti lì. Se perdiamo due partite, possiamo essere terzi. Quindi bisogna ancora di più accelerare e ancora di più vincere le partite. E dopo a fine anno, magari… La consapevolezza? Primi due anni non è stato facile per tutti, sia per noi che per i tifosi e per il Club. Sono stati due anni dove abbiamo provato però eravamo tanti nuovi e stranieri. Forse avevamo bisogno di tempo, adesso ci sentiamo un bel gruppo, non solo in campo ma anche fuori in spogliatoio. E di questo si vede anche il riflesso in campo. Quello che penso che questa è la nostra forza, con un grande gruppo e un grande staff che sta tanto a stretto contatto con noi - ha dichiarato Bernabè -. Mi piace il numero 10, fin da quando sono piccolo. Tanti calciatori come Messi, Ronaldinho, Ozil, la indossavano e io che mi sento un trequartista o una mezzala, sempre li guardavo per migliorare e adattare il mio gioco. E’ vero, è un numero che mi piace, ed è una responsabilità perché tanti campioni hanno indossato quel numero a Parma, ma mi piace avere quella responsabilità, mi piace avere quel numero e mi piace avere quella pressione, mi fa rendere di più quando ce l’ho. E’ vero che sto facendo gol e assist, però non servirebbe a nulla se non fossimo lì sopra. Vogliamo raggiungere l’obiettivo alla fine. Da quando sono arrivato due anni e mezzo fa, mi sono sentito accolto per la città e per i tifosi. E anche per i compagni. Il primo anno è stato difficile, l’anno scorso abbiamo cominciato così così ma abbiamo finito molto bene. E quando ho saputo che Pecchia era ancora qua, che il club ha cercato di trattenere tutti i giovani, ho cercato di provare perché ho la fiducia che questo sia l’anno dopo aver visto i primi due anni. Sono stato molto felice di fare questa scelta, aspettiamo e lavoriamo per far andare bene le cose alla fine. Anche se arrivassero 3 sconfitte di fila, non mi pento di quello che ho fatto. Ci sta perdere nel calcio, a nessuno piace, però a volte bisogna perdere per dopo vincere e migliorare di più. Qualsiasi sia il risultato alla fine, non mi pentirò di quello che ho fatto, ho rinnovato con il Parma perché sono stato molto felice qua nei primi due anni, ho visto la città che era sempre con me, e io con loro. Ho un rapporto speciale con i tifosi, voglio bene ai miei compagni e sono rimasto qua perché voglio portare il Parma dove merita. Ha lavorato tanto, si vede in campo ma anche in spogliatoio. Non è facile fare l’allenatore perché hai tanti calciatori forti che vogliono giocare, puoi mettere 11 a giocare e non è facile avere un gruppo tutto di giovani che vogliono andare in campo. Invece lui ci ha fatto sentire che siamo tutti dentro al progetto, tutti ci sentiamo importanti. E questo è merito di Fabio e dello staff che è con noi tutti i giorni. E questo lo vediamo riflesso nelle partite. La connessione con Man? E’ tutto naturale, quando hai un calciatore forte come lui vicino a te, è tutto più facile. Io so come è lui come calciatore che gli piace la palla sul piede, ma è anche veloce. Quando mi dà la palla e mi fa il movimento per andare nello spazio, so che devo cercarlo perché diventa molto pericoloso. E nello spazio ha fatto una prima parte della stagione molto forte. E’ uno dei più importanti per noi, ma dobbiamo sfruttarlo ancora di più perché è in forma. Sono sempre grato di cercarlo e mi piace che lui cerca me, andiamo avanti così!”.

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Fabio Pecchia

Fabio Pecchia

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Commenti

thealvaropugnaloni Osimo
lunedì 08 gennaio 2024

Mister vieni in Ascoli vedrai che di partite ne ammmazzi poche... La speranza è gli ultimi 2 precedenti...Ci basta 0-1..