Cittadella, Pandolfi: “L'Ascoli lotta in tutti i campi, sfida cruciale per raggiungere la salvezza”

Luca Pandolfi rappresenta uno dei punti di forza del Cittadella che si appresta ad affrontare l'Ascoli nel match in programma Sabato 13 Aprile alle ore 14:00 allo stadio "Tombolato" per la 33esima giornata di Serie B. Il 26enne attaccante napoletano ha giocato 30 gare di campionato (16 da titolare per complessivi 1.485 minuti in campo recuperi esclusi) con 8 reti e 3 assist.

"A Reggio Emilia non è stata la mia miglior prova, anche se sì, è stata quella in cui sono stato più incisivo nell’aiutare la squadra. In fondo, l’obiettivo era quello. Ogni partita mi ha lasciato sensazioni diverse, ricordo anche quelle con Sudtirol, Feralpisalò e Palermo - ha dichiarato Pandolfi oggi sulle pagine de "Il Mattino di Padova" -. Il 2-0 alla Reggiana ha riportato serenità e spensieratezza. Vincere ti fa approcciare il lavoro con un altro spirito. Ci auguriamo che sia la vittoria della svolta. Il calcio però è strano, una settimana ti senti importante, quella dopo può succedere che si rovesci tutto. Noi stiamo preparando la sfida con l’Ascoli sapendo che sarà cruciale per raggiungere la salvezza. Con i tre punti magari torneremo a guardare verso l’alto, visto che i playoff sono a due di distanza. È un match point in chiave salvezza? Sì, e bisogna essere compatti e concentrati per quello che è il primo obiettivo da raggiungere. L’Ascoli lotta in tutti i campi e lo fa ancora di più dopo l’arrivo di Carrera in panchina. Secondo me, però, ha poco senso guardare quello che è successo nei turni precedenti. La Reggiana aveva battuto il Venezia e non nascondo che ci aveva fatto preoccupare e poi abbiamo visto com’è andata contro di noi. Se ti metti a fare troppi ragionamenti poi ti gira la testa. Meglio pensarla in modo diverso: si va in campo 11 contro 11 e un episodio può cambiare completamente ogni gara. Obiettivo doppia cifra di gol? È l’obiettivo di ogni attaccante a inizio stagione. Ma non sono ossessionato, perché so che se il gol diventa un’ossessione poi non ti riesce più nulla. Col Modena ne ho sbagliato uno e mi sono tormentato per giorni, per cui mi sono imposto di non pensarci, perché più lo fai e più è difficile che arrivi. Se uno ha il gol nel sangue, prima o poi lo segna. Movimenti in attacco diversi con l'adozione della difesa a tre? Non più di tanto, anche perché, a seconda di come ruotiamo e di come si alza o abbassa un tuo compagno, il modulo cambia in continuazione. Quello che sappiamo è che dobbiamo spingere ed essere aggressivi, il principio che rimane di base indipendentemente dal sistema adottato. Domenica scorsa, per dire, svariavo per tutto il campo: mi sono trovato anche in fascia a rincorrere il terzino. Ma a me piace che sia così, poi ovviamente dipende da come si sviluppa la gara e dagli spazi che hai a disposizione".

Picenotime.it è anche su Whatsapp. E' sufficiente CLICCARE QUI per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati!