• Serie B
  • Pro Vercelli, Atzori: “Ho grandi motivazioni, per salvarsi servono grinta e cattiveria”

Pro Vercelli, Atzori: “Ho grandi motivazioni, per salvarsi servono grinta e cattiveria”

di Redazione Picenotime

lunedì 18 dicembre 2017

La Pro Vercelli ha presentato ufficialmente oggi il suo nuovo allenatore Gianluca Atzori, che ha preso il posto dell'esonerato Gianluca Grassadonia. Al suo fianco in sala stampa il direttore sportivo Massimo Varini. Ecco le loro dichiarazioni riportate dal sito Magicapro.it:

ATZORI: "Ho dentro grandi motivazioni da trasmettere ai miei ragazzi. La Pro Vercelli ha qualità e giocava bene, sono contento che la scelta sia ricaduta su di me. Ero a casa ma mi sono aggiornato continuamente: la storia della Pro Vercelli la conoscono tutti, in più mi sono informato sulla struttura societaria e sono orgoglioso di essere qui. Voglio portare entusiasmo a questi ragazzi, sono felice di essere arrivato qui. Nel periodo della Sampdoria ero un allenatore emergente: a Catania ho allenato in Serie A a 38 anni, a Genova con 40. Poi ho preso tanti schiaffoni, che sono stati certamente utili per la mia crescita di allenatore. L’anno scorso sono stato alla Pistoiese, una società piccola che mi ha permesso di lavorare molto bene: ci siamo salvati con tre giornate di anticipo, voglio ripartire da lì. Poi trovare allenatori che non sono mai stati esonerati non è facile. Da fuori si vedeva che i giocatori sperassero che Grassadonia rimanesse, ora sta a me coinvolgerli come ha fatto il mio predecessore: continuerò ad insistere su quello di buono fatto da Gianluca, portando qualcosa di mio. Spero di essere apprezzato come allenatore e come uomo. Non ho parlato con Grassadonia. Giovedì si gioca, ho pochissimo tempo: non posso pensare di stravolgere la squadra. Però posso dare delle indicazioni, sperando di dare sicurezze e certezze alla squadra. Abbiamo lavorato molto sulla fase difensiva in questi primi tre allenamenti, 31 gol subiti sono troppi per una squadra che si deve salvare. Ci vorrà un po’ di tempo per riuscire ad incidere, ma ora cerchiamo di portare a casa punti dalla trasferta di Terni. Concentriamoci su Ternana e Cittadella, poi valuteremo eventuali miglioramenti. Ma ci penseremo poi. Voglio tirare fuori il meglio dai miei ragazzi in queste due partite. Da spettatore esterno, vedevo l’impronta dell’allenatore, sapevano cosa fare in campo. Non capivo perché non riuscivano a mantenere il risultato e prendevano gol con troppa facilità: ma avrò tempo per capirlo. Credo che l’organico della Pro Vercelli sia migliore di 7-8 squadre di Serie B. Per salvarsi, servono aggressività e cattiveria: senza queste qualità non si va da nessuna parte. A me non piace chi si lamenta, non bisogna cercare alibi. Con il cambio in panchina non ne hanno più, dobbiamo tirare fuori la grinta necessaria. Conoscevo gran parte della rosa, conosco le caratteristiche di gran parte dei giocatori: al momento le scelte le faccio in base a quello che mi trasmettono con gli occhi. La squadra è preparata fisicamente, i numeri lo dicono chiaramente. Raicevic? In fase di possesso deve stare in area, la sua fisicità va sfruttata con i cross; in fase di non possesso, invece, tornerà indietro: lo fa anche Higuain nella Juventus. L’esempio più eclatante è Napoli-Juventus: in fase di non possesso Higuain era nel cerchio di centrocampo. Mercato? Non abbiamo ancora parlato di niente, voglio concentrarmi solo sul campo: avremo tutto il tempo per pensarci più avanti. L’anno scorso ho allenato Rovini a Pistoia. Conosco molto bene Jidayi, anche se non l’ho mai allenato. Allenamenti? Gli ultimi due giorni a porte chiuse, ripresa e primi due giorni aperti al pubblico".

VARINI: "Abbiamo fatto questa scelta alla fine della partita con lo Spezia: evidentemente le colpe non sono solo di Grassadonia, ma di tutti. Me compreso, la squadra l’ho costruita io e non ha ancora risposto come pensavamo. Non è la prima volta che facciamo questo discorso, io sono abituato a tirare le somme alla fine del campionato. Analizzando il momento, certi giocatori non hanno reso e dunque le colpe sono anche mie che li ho scelti. I motivi del cambio sono due: non abbiamo ancora capito chi siamo dopo 19 partite di campionato, alternando grandi prestazioni a brutte partite. E poi abbiamo subito 31 gol e ne abbiamo fatti 22, di cui 10 in due partite: secondo me in Serie B non può bastare. I nostri parametri sono chiari, non possiamo prendere gente come Caputo. Per non lasciare nulla di intentato, abbiamo fatto questa scelta di Atzori.  Abbiamo tenuto duro fino alla 19° perché vedevamo cose molto positive, non avevo mai visto giocare la Pro Vercelli bene come con Grassadonia. In questo lasso di tempo abbiamo ragionato e riflettuto, poi nelle varie disamine con i vari allenatori contattati abbiamo deciso di scegliere Atzori: conosce molto bene il campionato. Ci mancavano carattere ed entusiasmo: lui ha grande voglia di lavorare in questa categoria, che ha lasciato da diversi anni dopo l’esonero con la Sampdoria: anche lì stava facendo bene. Ha fatto molta gavetta, arrivando anche in Serie A. La sua voglia di rimettersi in gioco ad alti livelli sarà trasmessa al gruppo. Ha giocato con tutti i moduli, siamo convinti di poter venire fuori da questa situazione. A gennaio cercheremo di migliorare la squadra, come abbiamo sempre fatto negli anni".


Atzori (foto di Ivan De Benedetto)

Atzori (foto di Ivan De Benedetto)

© Riproduzione riservata

Commenti