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Ascoli Piceno, al via la 22esima edizione del Festival ''La Milanesiana'' sul tema “Il Progresso”

di Elisa Mori

domenica 18 luglio 2021

Ieri sera ha avuto inizio la 22esima edizione del Festival "La Milanesiana", ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi, che per il quarto anno di fila vede tra le città protagoniste della rassegna il capoluogo ascolano.

Il tema di quest’anno è "Il Progresso" e vede, tra gli argomenti trattati nel corso del festival, oltre la Letteratura, la Musica, il Cinema, la Scienza, l’Arte, la Filosofia, il Teatro, il Diritto e l’Economia, per la prima volta anche lo Sport.

Il cartellone degli eventi, in programma dal 17 al 21 luglio, è particolarmente ricco e vede, come consuetudine, alternarsi autorevoli nomi del mondo della cultura, dello spettacolo, dell’arte, della letteratura, del teatro e del cinema.

La serata di apertura, presso il teatro Ventidio Basso, ha avuto protagonista, oltre alla padrona di casa Elisabetta Sgarbi che ha presentato la rassegna, la celebre band musicale Extraliscio con il concerto È bello perdersi Tour d’Italie, che è un inno alla contaminazione della musica della Romagna che ha fatto ballare intere generazioni con le chitarre noise, l’elettronica, il rock e il pop in un’esplosione di suoni, ironia e libertà. Più di due ore di divertimento assoluto, al ritmo di tromba, fisarmonica, sax, chitarra e basso, con rinnovate sonorità nel solco della tradizione musicale romagnola. Una performance cha ha visto, in un crescendo di ironia e buona musica, alternarsi sul palco il leader del gruppo Mirco Mariani, eclettico musicista, il cantante Mauro Ferrara, celebre voce della Romagna nel mondo e Moreno Conficconi, detto “il Biondo”, leader per diversi anni dell’Orchestra di Raul Casadei.

Una serata, dunque, che ha consentito al pubblico del teatro ascolano di poter godere, finalmente in presenza, di vero e proprio concerto dal vivo in un crescendo di applausi e rivisitazioni di celebri brani come Ciao Mare, magistralmente interpretato dalla voce di Mirco Mariani.

La Milanesiana prosegue domenica 18 luglio, sempre al teatro Ventidio Basso, con lo spettacolo 7-14-21-28 di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, in cui le civiltà numeriche sono messe a confronto. Lunedì 19 luglio è la volta dell’inaugurazione della mostra Gianfranco Ferroni. Metafisica di una stanza, a cura di Arialdo Ceribelli, presso la Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, una sorta di caccia al tesoro delle opere del pittore toscano tra i grandi capolavori della raccolta del Palazzo dell’Arengo. Sempre lunedì ritorna, dopo l’apertura della mostra La Ricerca della Bellezza. La collezione Cavallini Sgarbi. Da Lotto a Morandi. (Ascoli Piceno, Palazzo dei Capitani) tenutasi in giugno, il critico d’arte Vittorio Sgarbi che porta in scena al teatro lo spettacolo dedicato al pittore Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio, vissuto tra il XVI e il XVII secolo. Un omaggio al grande artista lombardo con un prologo musicale del violinista Leonardo Mazzarotto e le musiche di Valentino Corvino, violinista, violista, compositore e direttore d’orchestra.

Martedì 20 luglio sono due gli appuntamenti de La Milanesiana, l’inaugurazione della scultura La Rosa del Progresso di Marco Lodola, donata dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi alla città di Ascoli Piceno, presso i Giardini Pubblici di corso Vittorio Emanuele, e lo spettacolo Parola, di e con Michele Placido e Giovanni Caccamo, che andrà in scena dopo Tre poesie su padri e figli, prologo poetico di Lucrezia Lerro e le immagini di Yervant Gianikian.

L’ultima giornata del festival, mercoledì 21 luglio, vede protagonista, presso la libreria Rinascita, il dialogo del giornalista, responsabile dei contenuti della rivista Ulisse di Alitalia, Filippo Nassetti con la poetessa Lucrezia Lerro dal titolo ll cielo come professione. Storie straordinarie di piloti. In serata, presso il teatro Ventidio Basso, è previsto l’omaggio a Fabrizio De André. Si comincia con un dialogo sul cantautore ligure tra la scrittrice e sceneggiatrice Francesca Serafini e Dori Ghezzi, compagna di vita De André e presidente della Fondazione Fabrizio De André Onlus, che ne promuove l’opera e il pensiero. A seguire lo spettacolo dal titolo Se non ci pensa Dio, ci penso io, di e con Gene Gnocchi.

 

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