Palazzina Azzurra, si presenta ''Coi piedi per terra'' di Guido Castelli
di Redazione Picenotime
lunedì 27 agosto 2018
Il Sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli presenterà “Coi piedi per terra” martedì 28 agosto alle ore 21.30 presso la Palazzina Azzurra. Conversa con l’Autore il Sindaco di San Benedetto del Tronto Pasqualino Piunti. In caso di pioggia l’incontro si svolgerà presso Palazzo Piacentini al Paese Alto. Evento organizzato dall’Associazione Culturale "I Luoghi della Scrittura", dalla Libreria “La Bibliofila” con il Patrocinio ed il sostegno dell'Amministrazione comunale e Regione Marche.
Guido Castelli nasce a Siena nel 1965. Ha conseguito la maturità classica presso il Liceo “Francesco Stabili” di Ascoli Piceno e si è successivamente laureato con lode in Giurisprudenza a Macerata. Avvocato cassazionista, presidente dell' IFeL Fondazione Anci (Istituto per la Finanza e l'Economia locale), dal 24 giugno 2009, giorno della proclamazione, è Sindaco della città di Ascoli Piceno. Autore di “Orazio Piccolomini Centini. Il senese di Ascoli” (Lìbrati, 2014), “No, caro Matteo. Lettera aperta di un sindaco deluso dal sindaco d'Italia al tempo del referendum costituzionale e della protesta globale nelle città e in Europa” edito nel 2016 da dEste, casa editrice a cui affida anche il suo ultimo libro “Coi piedi per terra”(2018).
IL LIBRO
Dalla burocrazia ingessata, più attenta ad adempiere che a funzionare, alle macerie non rimosse a due anni dal terremoto. Dalla crisi della rappresentanza all'emergenza sicurezza. Dalla paura e dalla rabbia che covano ovunque alla speranza di una politica che ritrovi la P maiuscola. Possibile? E' la scommessa del libro di Castelli che non si augura "un partito dei sindaci", ma è convinto che la classe dirigente, che nei sindaci d'Italia si è costruita e manifestata, possa "contaminare con la propria cultura di governo partiti e movimenti politici". La politica credibile non rinasce con la tecnocrazia, ma con la buona amministrazione dei territori in cui vivono comunità, imprese e famiglie. Il verbo autonomista e federalista può riproporsi per riaffermare la centralità della terra e dei territori, del principio di sussidiarietà. Per un'Italia dei Comuni che sa e può fidare progetti e futuro ai suoi cittadini.