“Lo stato sociale”, specchio di un'altra fetta di gioventù
di Redazione Picenotime
martedì 12 agosto 2014
“Lo stato sociale”, gruppo indie rock bolognese, nasce nel 2009 con Alberto Albi Cazzola (basso e voce), Lodovico Lodo Guenzi (voce, chitarra, tastiera) e Alberto Bebo Guidetti (Korg Electribe e voce). Nel 2011 la formazione si amplia con l’arrivo di Francesco Checco Draicchio (minikorg e voce) e Enrico Carrot Roberto (synth e voce). Anche se la conoscenza tra Bebo, Albi e Checco apparteneva già ai tempi della scuola.
L‘esordio avviene con l’EP autoprodotto Welfare Pop nel 2010; l’anno dopo segue un secondo EP Amore ai tempi dell’Ikea inaugurando la loro collaborazione con l’etichetta bolognese “Garricha Dischi”. Nel 2012 esce il loro primo album Turisti della democrazia seguito da un tour di 200 concerti in Italia e in Europa.
Il 2 giugno 2014 esce l’album L’Italia Peggiore che vede la collaborazione di Piotta. Una percentuale dei dischi venduti nelle prime due settimane viene destinata ad Emergency.
Il 14 aprile 2014 su iTunes esce l’anteprima del singolo “C’eravamo tanto sbagliati”; segue su youtube l’invito del deputato PD Pippo Civati a scaricarlo: “vi invito a scaricare il nuovo singolo del secondo disco de Lo stato sociale che si intitola C’eravamo tanto sbagliati. Titolo che va bene anche per il partito di cui faccio parte...”
Il singolo diventa subito uno dei più venduti su iTunes scalando Happy di Pharrell Williams, facendoci ben sperare che forse Darwin con la sua selezione naturale non si sia proprio sbagliato. Non che Pharrell Williams non sia un valido artista, ma sicuramente l’inflazione di Happy dopo un po’ diventa una delle hit più detestabili dopo la pubblicità di Pittarosso e le “ciribiricoccole” dell’antica gelateria.
“Siamo la cosa peggiore che sia capitata alla sinistra, dopo le Birkenstock.” (Civati sicuramente non la penserà così) – dice Lodo con ironia- durante il concerto a Spinetoli all’interno della manifestazione de “L’arte non è acqua”.
Penso invece che, vista la capitolazione della sinistra italiana (anche se la vera considerazione dovrebbe essere: quale sinistra?), siano ciò che di meglio poteva capitare a questa sinistra ormai sorda e arrogante. Loro almeno, parafrasando Nanni Moretti, dicono davvero “qualcosa di sinistra”.
Con la bellezza di chi ha ancora il coraggio di dire, senza urlare (le urla vanno molto di moda quest’anno nella politica nostrana), ciò che non va in questo paese.
E di ironizzare con simpatica ferocia su quei giovani (che poi noi siamo quella generazione che è ancora “giovane” a 40 anni) svogliati che non fanno nulla, per utilizzare un eufemismo pubblicabile, e che però riesce sempre a trovare capri espiatori ai propri insuccessi. Che poi avere un insuccesso sarebbe già qualcosa. Perdere un treno sarebbe già qualcosa. Vorrebbe dire che almeno in stazione ci sei arrivato. Che hai tentato.
Quei giovani che “vogliono andare un anno all’estero ma prima tre mesi da cameriere, così guadagno qualche soldo / svegliati stronzo che sono trent’anni che mamma ti mantiene e le dispiace pure che vai a fare il cameriere/ mi sono rotto il cazzo delle signorine che vogliono fare un sacco di cose/ ma non sono in grado e se ne accorgono tardi/ e allora 800 euro per la reflex, 200 per yoga e 300 per i peli del culo e 600 d’affitto per emanciparsi.” (Dal testo Mi sono rotto il cazzo - album: Turisti della democrazia).
Parafrasando il testo di “C’eravamo tanto sbagliati” (album: L’Italia peggiore) questa band rappresenta un’altra fetta di gioventù. Quella che nonostante il periodo, nonostante la crisi, nonostante tutto crede ancora. Probabilmente non sa bene in cosa credere. Ma crede che tentando forse le cose potranno cambiare. Aspettando qualche treno in più e perdendone altrettanti. Con le belle facce sfatte che sanno di vita. Le ore vuote ad aspettare quelle da riempire di sensi. I sogni mancati perché voleva dire che un sogno almeno ce l’avevi.
E’ per tutto questo e molto altro che i ragazzi di Officina177, secondo me, non si erano proprio sbagliati ad invitare Lo stato sociale.
E se vi foste persi questa data ecco le altre date del tour, perché loro son davvero belli da vedere.
13 agosto: NUOVE IMPRESSIONI
Alcamo (TP)Ex Collegio dei Gesuiti - Piazza Ciullo
14 agosto: Brolo (ME) Io Amo Brolo
16 agosto: Diamante (CS) Mestiza Fest
17 agosto: Mesagne (BR) Salento Fun Park
21 agosto: Onda D’urto
Brescia (BS) Via Serenissima
23 agosto: Reggio Emilia (RE) Festareggio
29 agosto: Schio (VI) Mararock
30 agosto: Fener BL Reset Festival
6 settembre: ECOSUONI FESTIVAL
Palma Campania (NA) Isola Ecologica
12 settembre: Como (CO) Tempio Voltiano
6 novembre: Milano (MI) Alcatraz
15 novembre: Bologna (BO) Locomotiv Club
17 novembre: Crevalcore (BO) Da Definire
28 novembre: Roma (RM) Atlantico Live
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