Montalto delle Marche rende omaggio a Sisto V e Pericle Fazzini nell’anno delle Celebrazioni sistine
di Elisa Mori
lunedì 13 dicembre 2021
Il 13 Dicembre alle ore 16:00, giorno in cui 500 anni fa nacque Felice Peretti (Sisto V), apre al pubblico della mostra Sisto V e Pericle Fazzini Gloria e Memoria nei pregevoli spazi di Palazzo Paradisi a Montalto delle Marche.
La mostra, nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e Daniela Tisi, coadiuvata da un comitato di studio che vede la presenza di autorevoli esperti del calibro di Giuseppe Appella, Luca Massimo Barbero, Fabio Benzi, Franco Cardini, Alessandro Masi, Marco Moretti, Walter Scotucci, Roberta Serra, Gabriele Simongini, Alfonso Panzetta, Valerio Rivosecchi, Simona Teoldi e Duccio Trombadori, rientra in un anno denso di attività e di pregevoli iniziative culturali nell’ambito delle celebrazioni per il quinto centenario dalla nascita del pontefice Sisto V.
La rassegna espositiva è promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Montalto delle Marche, in collaborazione con la Fondazione Pericle Fazzini e il Comune di Grottammare e con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e del Ministero della Cultura.
La mostra, attraverso un allestimento raffinato ed elegante, che ben si inserisce nelle sale decorate di Palazzo Paradisi, vuole raccontare due figure, apparentemente distanti, un grande pontefice del Cinquecento e un grande scultore del Novecento, entrambi accomunati dalla terra di origine, Grottammare, e dalla terra di adozione, Roma, che si ritrovano nel borgo di Montalto delle Marche.
L’opera che idealmente apre l’esposizione è il celebre Monumento a Sisto V progettato da Pericle Fazzini per la città di Montalto delle Marche tra il 1984 e il 1985, documentato nella sede di mostra da uno studio su carta e un bozzetto in bronzo inediti. Si tratta di una scultura, come rivela Daniela Tisi nel suo saggio in catalogo, “che ruota su sé stessa proiettando il profilo sistino a 360° su panorami sempre diversi durante le ore del giorno e che è diventato un po’ il simbolo della città”. Il profilo di Sisto V, infatti, permette una visione di volta in volta sorprendente di scorci e panorami del paesaggio marchigiano, Fazzini ha saputo coniugare sapientemente la sua abilità nella lavorazione del bronzo fondendo insieme l’opera, il paesaggio, l’uomo e il Pontefice, il corpo e l’anima, la materia e lo spirito.
Lo stesso Vittorio Sgarbi, parlando di Pericle Fazzini e definendolo “lo scultore dell’anima”, sottolinea come un’artista della sua levatura sia stato nel tempo “guardato con rara considerazione”, pur essendo un grande interprete nel panorama dell’arte del Novecento.
Gloria e Memoria, come recita il titolo della mostra, vuole celebrare l’opera dello scultore Pericle Fazzini insieme alla figura e all’operato di un grande pontefice come Sisto V, due personalità che hanno lasciato testimonianze importanti nella loro terra di origine.
Il percorso espositivo di mostra si snoda tra Palazzo Paradisi a Montalto delle Marche e il Museo del Torrione della Battaglia a Grottammare. Nella prima sede sono presenti oltre cinquanta opere di Pericle Fazzini tra sculture in bronzo e legno, studi, bozzetti, disegni, incisioni, alcune delle quali verranno esposte a rotazione nel corso dei mesi. Tutte le opere dello scultore marchigiano si muovono nell’ambito di un dualismo tra spirito e materia, sprigionando un’energia che attraversa tanto la produzione plastica quanto quella grafica, come confermato da capolavori quali il Ragazzo con i gabbiani (1940- 1946), ubicato all’ingresso della passeggiata costiera che collega Grottammare a Cupra Marittima, presente in mostra con un bozzetto in legno e alcuni disegni preparatori. Stessa potenza espressiva si ritrova nella serie del 1968 delle Onde, cosi come nelle numerose figure femminili, fino ad arrivare al celebre impianto scultoreo della Resurrezione nella Sala Nervi in Vaticano inaugurato nel 1977 e voluto dal pontefice Paolo VI.
Il percorso fazziniano è documentato in mostra anche da un corpus di opere grafiche, ne sono un esempio l’Autoritratto del 1935, I quattro cavalieri dell’apocalisse del 1941 o I miei sandali sulla spiaggia del 1982. Produzione grafica che prosegue, in un collegamento ideale, anche a Grottammare nel Museo del Torrione della Battaglia, dove sono esposte tre serie di disegni in tecnica mista colorata su carta sul tema dei sette vizi capitali, realizzate dall’artista negli anni Sessanta.
La mostra prosegue con una sezione più strettamente legata a Sisto V, che espone parte delle collezioni del Polo Museale Città di Sisto V, del Museo Sistino Vescovile di Montalto Marche e della Collezione Grisostomi.
Partendo da quest’ultima sarà possibile ammirare monete, testoni, piastre, scudi, baiocchi e medaglie coniate dalla zecca che Sisto V istituì a Montalto durante il suo pontificato. E poi il più noto Ritratto di papa Sisto V, i medaglieri sistini, la Pianeta del Papa e il sontuoso abito del Magistrato, perfettamente conservato e, a completamento dell’esposizione, il Reliquiario di Sisto V donato dal Pontefice a Montalto, celebre capolavoro di oreficeria con le figure realizzate in smalto en ronde bosse, probabile lavoro di un orafo parigino attivo per la casa reale tra fine XIV e inizio XV secolo.
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