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Ascoli Piceno, le “Armonie di Pietra” di Giuliano Giuliani al Polo Culturale di Sant'Agostino

di Elisa Mori

venerdì 07 aprile 2023

Inaugurata oggi, presso il Polo Culturale di Sant’Agostino ad Ascoli Piceno, la seconda tappa della mostra Armonie di pietra. Il paesaggio delle Marche nelle sculture di Giuliano Giuliani a cura di Carlo Bachetti Doria, alla presenza del sindaco Marco Fioravanti, di Giorgia Latini, vice presidente Commissione Cultura Camera dei Deputati, di Stefano Papetti, curatore delle Collezioni Comunali e dell’artista.

Dopo il Parco Archeologico del Colosseo a Roma, le sculture, dalle linee morbide e fluttuanti, quasi voler simboleggiare i dolci profili delle colline marchigiane che ne ispirano le forme, arrivano nel capoluogo piceno, terra natia dell’artista, che ancora una volta ne celebra il genio creativo.

Protagonista assoluta è la celebre pietra calcarea, il travertino, emblema del territorio ascolano, nonché cifra identificativa dell’artista, che dalla sua cava-studio di Colle San Marco, a pochi chilometri dalla città delle cento torri, lavora meticolosamente giorno dopo giorno.

Giuliano Giuliani estrae la materia direttamente dal grembo delle Marche, la lavora e la trasforma in sculture dalle linee morbide e fluttuanti, traducendo in atto ciò che in realtà nella roccia è già in potenza. Il travertino, infatti, è definito dallo stesso artista come una lavagna del tempo, forma e memoria del paesaggio. Le sue sculture rappresentano così veri e propri luoghi della sua terra: esprimono tratti formali e teorici che corrispondono al paesaggio, quello marchigiano, e alle caratteristiche immateriali della Regione, quell’interiorità che si esprime nel rigore del suo lavoro. Quello che ne viene fuori sono corpi pieni e compatti ma anche depressioni d’ombra che diventano parte integrante dell’espressività dell’opera: le armonie di pietra sono come rovine che l’artista - guidato dalla materia della sua terra e dal flusso del tempo - riporta alla luce ricercando le radici della civiltà e del nostro essere.

Il percorso espositivo si snoda nel suggestivo Chiostro di Sant’Agostino, tra spazi chiusi e aperti, e comprende un nucleo di opere di recente produzione, ispirate perlopiù alle antichità e all’archeologia romana, oltre a quattro opere inedite create ad hoc per la sede ascolana.

Tra queste, si distinguono Condotta uno e Condotta due: l’ispirazione e il titolo delle sculture fanno riferimento alla loro parte, forma tubolare che ricorda la fistula aquaria, capolavoro dell’ingegneria idraulica romana che permetteva la realizzazione di complesse reti idriche sotterranee. Cogliendo lo spunto dalle antiche condotte, Giuliani le trasforma da rigide geometrie in sinuose forme organiche, integrando la naturalezza della rotondità all’incisività dei tagli geometrici.

L’artista, attraverso un gioco di parole che alludono ad un borgo marchigiano e all’azione della levigatura, crea Smerillo, in cui la solidità del materiale è controbilanciata dalla leggerezza della forma.

Giuliano Giuliani parte dal blocco di travertino cercando di dare corpo all’anima dello stesso, avendo bene in mente quale profilo o forma ricavare, intrecciando un colloquio interiore con la materia.

Come rivela Mario Botta nel saggio presente nel catalogo di mostra, Giuliani scava nella pietra con l’intento di “ricercare dentro i misteri del mondo” che è anche il modo per indagare le origini di noi stessi. “Lo scultore offre questi suoi sinuosi fogli di pietra che si presentano leggeri e sottili ma che nel contempo evocano forze primordiali di gravità nell’essere parti vive del mondo".

Nelle opere di Giuliani il paesaggio marchigiano è sempre presente ma latente, anche quando le tematiche che lo ispirano sono di carattere meditativo o religioso.

Anche lo studioso Alessandro Masi, riferendosi a Giuliani, lo paragona ad un poeta fragile, “sensibile al dramma dello spazio, alla catastrofe, all’esodo della parola verso l’altrove”.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al prossimo 28 giugno, accompagnata dal catalogo edito da Silvana Editoriale, compendio raffinatissimo dell’opera di Giuliani, con saggi di autorevoli studiosi e apparato fotografico che porta, tra gli altri, le firme di Mario Dondero, Gianni Berengo Gardin e Ignacio María Coccia.


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ARMONIE DI PIETRA

Il paesaggio delle Marche nelle sculture di Giuliano Giuliani

a cura di Carlo Bachetti Doria

7 aprile - 28 giugno 2023

Chiostro di Sant’Agostino, Ascoli Piceno

ORARI

Dalle 10:00 alle 18:00 – lunedì chiuso

INGRESSO GRATUITO

INFO: galleria.arte@comune.ascolipiceno.it

  



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