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Ascoli Piceno, 'La Sibilla e i mille volti di Omar Galliani'. Al Palazzo dei Capitani rassegna espositiva con 40 opere

di Elisa Mori

sabato 13 gennaio 2024

Inaugura oggi alle ore 17:00, presso il Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno, la mostra "Omar Galliani. L’eco della Sibilla" a cura di Stefano Papetti, promossa dall’Associazione culturale Zoomart e con il patrocinio della Regione Marche, della Provincia e del Comune di Ascoli Piceno.

L’esposizione, che resterà aperta fino al prossimo 25 Aprile 2024, rappresenta un’ideale prosecuzione della rassegna milanese a Palazzo Reale appena conclusa e vede Omar Galliani tornare nel Piceno, per la quarta volta, dopo la mostra del 2003 “Sotto la pelle del disegno” curata dall’artista e da Marisa Vescovo, in occasione dell’invito a realizzare il palio della Quintana nel 2004 e più recentemente nel 2021 con la collettiva omaggio a Cecco d’Ascoli.




L’artista, emiliano di nascita e marchigiano di adozione, per via sia degli anni di insegnamento presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino, sia delle molte frequentazioni degli ambienti artistici della regione Marche, approda ad Ascoli Piceno con un progetto espositivo che annovera circa quaranta opere, in un percorso tematico che si snoda nelle sette sale dello storico palazzo di piazza del Popolo.

Medium d’elezione per Omar Galliani è il disegno, non quello preparatorio di un processo creativo come avveniva per i Maestri del Rinascimento, bensì un segno completo ed esauriente che definisce perfettamente i soggetti e le tematiche proposte dall’artista con una padronanza eccellente di tutte le più tradizionali tecniche grafiche. Il rapporto con il disegno e il supporto che Galliani decide di utilizzare e ben sintetizzato nel catalogo della mostra dalle parole di Italo Tomassoni: “Ecco sulla pagina lignea la magia notturna fa apparire dall’ombra la grana ambigua, larva della forma. La legge della bellezza regola il ritmo della punta che sbriciola la grafite sul nodo inestricabile del legno raso. Senza distogliere lo sguardo dall’insistere dei colpi s’avverte che la bellezza è osso duro che non si lascia cancellare dal lapis ma attraverso quella magia oscura splende sulla cenere”.




Molti i punti di congiunzione con il territorio anche in questa occasione espositiva, in primis l’omaggio alla Sibilla Picena o Sibilla Appenninica, come traspare dal titolo e dal visual della mostra. Immagine femminile identitaria del territorio, di straordinaria bellezza, interlocutrice tra il cielo e la terra, tra il divino e l’umano che dimorava tra le vette dei Monti Sibillini. Sulle tavole in mostra riecheggia la poetica celeste dell’artista, legata a cieli infiniti e a universi di stelle lontane. Le sibille di Galliani sono donne enigmatiche di grafite con occhi serrati, colte nel profondo momento di meditazione, contrassegnate da un tatuaggio di pigmento rosso con la lettera α sul volto che sembra alludere all’inizio della profezia, all’origine del tutto.

Accanto alla Sibilla si colloca la rivisitazione di Omar Galliani dell’opera di Raffaello, con una serie di lavori dedicati al maestro urbinate realizzati tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, confermando l’adesione dell’artista nel 1983 all’Anacronismo, corrente teorizzata da Maurizio Calvesi e Italo Tomassoni, attraverso il quale si assiste ad una riformulazione del soggetto o del tema e ad una libera contaminazione delle iconografie classiche.

La rassegna espositiva prosegue, di sezione in sezione, esplorando i Paesaggi interiori, passando per De rerum natura, ispirata dall’opera filosofica di Lucrezio, poi attraverso Blu oltremare, finanche ad arrivare a Baci rubati/Covid 19, espressione dell’artista nel periodo della Pandemia che, oltre a riferirsi all’isolamento forzato, vuole essere una sorta di filmografia disegnata confermando l’intenso rapporto di Galliani con il cinema.

L’esposizione si conclude con Traiettorie dell’essere, opera che documenta una delle rare incursioni di Omar Galliani nel campo della scultura. Un vero e proprio inno alla genesi del pensiero, una testa coronata da un arco si prepara a scagliare le proprie idee come dardi, ancora una volta nell’infinito cielo stellato, in un eterno viaggio verso l’orizzonte dell’intelletto.




Esplorando il lavoro di Galliani è evidente quanto la classicità, rivisitata con uno sguardo contemporaneo, conserva ancora il fascino di un modello ideale con il quale è impossibile non confrontarsi e quanto abbia segnato la sensibilità e l’animo dell’artista.

Omar Galliani L'eco della Sibilla -  A cura di Stefano Papetti

14 Gennaio – 25 Aprile 2024 - Palazzo dei Capitani, Ascoli Piceno

 Informazioni

Cell 3483860697 – Email zoomartassociazione@libero.it

www.galleria2019.com

Orari: Lun – ven 16:30 – 19:30 - Sabato e festivi 10:30 – 13:00 | 16:30 – 19:30

Biglietto 5 €

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