Teatro Ventidio Basso, si apre la stagione con il cabaret della Compagnia della Rancia
di Redazione Picenotime
venerdì 16 ottobre 2015
Si
apre il sipario martedì
20
e mercoledì
21 ottobre
sulle
stagioni 2015/2016
del Teatro
Ventidio Basso di
Ascoli
Piceno
- nata dalla collaudata sinergia tra il Comune
e
l’AMAT,
realizzata con il contributo della Regione
Marche
e del Ministero
dei beni e delle attività culturali e del turismo e
con il sostegno di BIM
Tronto -
e da giovedì
22 a domenica 25 ottobre
su quella del Teatro
Rossini di Pesaro
realizzata dal Comune e dall’AMAT.
Quello
di Cabaret
è un nuovo allestimento, spettacolo molto atteso e caro a Saverio
Marconi
che firma la regia e che mancava dalla circuitazione nei teatri da
oltre vent’anni (l’edizione 2006/2007 aveva toccato infatti solo
Milano e Roma) e che ha debuttato, con oltre 10 minuti di applausi e
unanime consenso di pubblico e critica, come spettacolo inaugurale
della 29ma edizione del Todi Festival. Il testo di Joe Masteroff,
basato sulla commedia di John Van Druten e sui racconti di
Christopher Isherwood, con le musiche di John Kander e le liriche
Fred Ebb (tradotto da Michele Renzullo) è un classico del teatro
musicale (famosissimo anche per il film del 1972 con Liza Minnelli).
Giampiero
Ingrassia,
nel ruolo del Maestro di Cerimonie, è il personaggio di Cabaret
che prende vita solo sul palcoscenico del Kit Kat Klub. Un Maestro di
Cerimonie ammiccante, ammaliante, tentatore, che apre agli spettatori
le porte del club berlinese, sempre pronto a ridere e scherzare, ma
con una morale corrotta e decadente. Fragile ed evanescente, Sally
Bowles (Giulia
Ottonello)
è la giovanissima stella del club berlinese. Nella Berlino dei primi
anni Trenta, sullo sfondo dell’avvento del nazismo, si intrecciano
così le storie degli altri personaggi mentre sulla Germania, e sulle
vite di tutti, sta per abbattersi la furia hitleriana. “La vita è
un cabaret”, canta Sally Bowles sul finale dello spettacolo, ma nel
celeberrimo brano – cui Giulia Ottonello dona straordinaria
vocalità e, allo stesso tempo, profonda drammaticità – esplodono
i tormenti, le aspirazioni fallite, il tentativo di cercare
spensieratezza anche quando il dramma incombe.
Questo nuovo allestimento di Cabaret è amaro, duro, toccante: è teatro nel teatro, con una scenografia che “invade” il palcoscenico, firmata da Gabriele Moreschi e dallo stesso Saverio Marconi. Eleganti e frutto di ricerca storica i costumi di Carla Accoramboni, che, insieme al disegno luci di Valerio Tiberi, regalano allo spettacolo atmosfere ora intense ora quasi sospese. Esplosivi i quadri musicali del Kit Kat Klub, con le potenti coreografie di Gillian Bruce tra cui spicca la travolgente Mein Herr, in cui la voce di Giulia Ottonello si fonde con le sensuali interpretazioni delle ragazze del cabaret (Ilaria Suss, Nadia Scherani, Marta Belloni); completano il cast Andrea Verzicco e Gianluca Pilla.
Cabaret vanta una colonna sonora straordinaria, a diritto entrata nel patrimonio dei musical grazie a brani intramontabili come Wilkommen, Money, Maybe This Time (Questa volta) e Life is a cabaret (La vita è un cabaret); la direzione musicale è di Riccardo Di Paola, la supervisione musicale è di Marco Iacomelli.