• Eventi e Cultura
  • Ascoli Piceno, alla Libreria Rinascita un pomeriggio domenicale con Adelphi

Ascoli Piceno, alla Libreria Rinascita un pomeriggio domenicale con Adelphi

di Redazione Picenotime

giovedì 11 novembre 2021

Domenica 14 novembre dalle ore 17.30 presso la libreria Rinascita di Ascoli Piceno si terrà un incontro speciale dedicato a due spettacolari libri editi dalla mitica ADELPHI. Saranno infatti presenti in libreria per una doppia presentazione:
Matteo Codignola, una delle anime di Adelphi, che ci porterà con il suo COSE DA FARE A FRANCOFORTE QUANDO SEI MORTO in quel mondo alla rovescia che è la fiera libraria per eccellenza, Francoforte. Un racconto geniale e divertente per gli appassionati dei libri e non solo!
Insieme a lui avremo ospite Fabio Bacà, vero genius loci (è originario proprio di San Bebdetto del Tronto e vive da tempo nella vicina Alba Adriatica) che presenterà invece il suo secondo romanzo NOVA.
NOVA ci condurrà alle radici del problema del potere e della violenza. Cosa vuol dire essere civili? forse rifiutare la nostra radice più ferina? Ma si può negare qualcosa che fa parte della nostra natura più atavica? Un libro bello che apre tante porte segrete della nostra mente.
Una occasione unica per scoprire due chicche della storica casa editrice Adelphi, tra le più amate dai lettori e tra le più coraggiose capace di pubblicare con grande successo e qualità libri davvero unici, come nei progetti dell'indimenticabile Roberto Calasso che proprio questo anno ci purtroppo lasciato. Una domenica di letteratura che vuole essere così anche un omaggio a uno dei grandi intellettuali italiani del secolo. 
--------------------------
INGRESSO LIBERO CON GREEN PASS E MASCHERINA
prenotazioni via mail a eleonora@rinascita.it
messaggio di testo whatsapp a 3401543750
-------------------------------
i due libri
Cose da fare a Francoforte quando sei morto --->
La Fiera di Francoforte viene spesso raccontata – o meglio, immaginata – come una specie di festa mobile vagamente esoterica, dove, in un tintinnio di calici, e a volte in un fruscio di lenzuola, signore e signori molto lungimiranti decidono cosa il pubblico dovrà comprare e leggere (soprattutto comprare) nei dodici mesi successivi. Non è una rappresentazione completamente fittizia, ma per arrivare a un’immagine più convincente di questo strano mestiere, e del suo rito più fastoso, ci vogliono quelli che i militari americani chiamerebbero boots on the ground. Che qui il narratore indubbiamente indossa già partendo da Milano, o non sopravviverebbe alla telefonata hot con cui il suo compagno di viaggio, un fotografo con la singolare perversione di ritrarre solo scrittori, occupa per intero le sette ore di strada. E che non si toglie nemmeno durante una Buchmesse, se possibile, più convulsa di tante, dove la caccia a un improbabile bestseller si incrocia con l’inquietante apparizione di un agente che non avrebbe più dovuto essere in questo mondo – a meno che non sia tutta la rumorosa baracca a essersi inavvertitamente trasferita nell’altro. Non c’è molto da aggiungere, per un libro che è solo una commedia. Se non un’avvertenza: ogni riferimento a persone esistenti, o a fatti realmente accaduti, non è per niente, ma proprio per niente, casuale.

Nova ---> Del cervello umano, Davide sa quanto ha imparato all’università, e usa nel suo mestiere di neurochirurgo. Finora gli è bastato a neutralizzare i fastidiosi rumori di fondo e le modeste minacce della vita non elettrizzante che conduce nella Lucca suburbana: l’estremismo vegano di sua moglie, ad esempio, o l’inspiegabile atterraggio in giardino di un boomerang aborigeno in arrivo dal nulla. Ma in quei suoni familiari e sedati si nasconde una vibrazione più sinistra, che all’improvviso un pretesto qualsiasi – una discussione al semaforo, una bega di decibel con un vicino di casa – rischia di rendere insopportabile. È quello che tenta di far capire a Davide il suo nuovo, enigmatico maestro, Diego: a contare, e spesso a esplodere nel modo più feroce, è quanto del cervello, qualunque cosa sia, non si sa. O si preferisce non sapere.
 

© Riproduzione riservata

Commenti