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Acqua in caraffa al ristorante: buona e conveniente per tutti

di Redazione Picenotime

giovedì 19 settembre 2024

Negli ultimi anni si stanno fortunatamente dissolvendo tutti i preconcetti sull'acqua del rubinetto grazie anche agli interventi legislativi che ne favoriscono il consumo e alle tante ricerche che ne confermano la qualità, evidenziandone anche i vantaggi ambientali.

L'acqua potabile distribuita tramite la rete idrica, nota come “acqua del sindaco”, è già di per sé dotata di buone caratteristiche chimico-fisiche, ma il suo gusto può essere ulteriormente migliorato attraverso l'uso di dispenser acqua dotati di potenti sistemi di filtrazione.

I benefici sono sotto gli occhi di tutti: il risparmio di plastica è misurabile e l’acqua di rubinetto conquista una qualità eccellente, degna dei migliori ristoranti stellati. In tutta Italia utilizzano ormai acqua di rubinetto micro filtrata molti chef attenti al problema dell’inquinamento da PET.

I clienti si dicono favorevoli all’iniziativa che in altri paesi europei, in particolare Francia e Germania, è diffusa in modo capillare: è del tutto normale, infatti, andare al ristorante e bere acqua di rubinetto filtrata e servita in caraffa.

L’acqua più esclusiva è quella che rispetta il Pianeta (parola di chef)

Fino a non molto tempo fa gli italiani avevano a disposizione solo due alternative per l'acqua da bere: la scelta era tra quella minerale e quella del rubinetto. Tuttavia nuove normative introdotte dal Parlamento europeo hanno apportato significativi cambiamenti sia sul piano legislativo che commerciale.

In particolare è stata la direttiva comunitaria 98/83 del 3 novembre 1998 a ridefinire la categoria delle “acque destinate al consumo umano”, includendovi tutte le acque, sia trattate che non trattate, destinate all'uso potabile, culinario e domestico, senza distinzione di origine o metodo di distribuzione. È insomma consentita la commercializzazione di ogni tipo di acqua potabile, inclusa quella microfiltrata e le acque di sorgente non ufficialmente riconosciute: tutte queste acque possono essere utilizzate nella ristorazione senza alcuna restrizione sul quantitativo.

Per chi opera nel catering, nel banqueting o gestisce un'attività nel settore Ho.Re.Ca., è una scelta intelligente dotarsi di dispenser in grado di microfiltrare l'acqua del rubinetto. L'acqua del sindaco, trattata e sterilizzata con raggi UV per garantirne la sicurezza batteriologica, può essere servita in caraffe o bottiglie di vetro ecologiche, che hanno anche un certo pregio estetico.

Molti ristoranti italiani hanno già adottato questa pratica sostenibile. Ad esempio il ristorante Reale a Castel di Sangro (gestito dallo chef Niko Romito) e l'AlpiNN di Norbert Niederkofler. Quest'ultimo sottolinea come l'acqua sia "la risorsa più critica del nostro tempo".

La scelta di utilizzare l'acqua del rubinetto microfiltrata non solo è ecologicamente vantaggiosa, ma garantisce anche una qualità superiore rispetto all'acqua imbottigliata. L'acqua del rubinetto è soggetta a controlli più rigorosi rispetto a quella in bottiglia e deve rispettare parametri chimico-fisici più rigorosi prima di essere considerata potabile. I dispenser acqua elevano ulteriormente la sicurezza, eliminando fino al 99,999% dei patogeni e rimuovendo sapori indesiderati come quello del cloro, rendendo l'acqua più gradevole al palato.

In passato molti ristoratori e proprietari di bar e attività legate al mondo dell’accoglienza esitavano a offrire acqua del rubinetto ai loro clienti ma oggi l'acqua microfiltrata e alla spina è diventata una pratica comune, apprezzata in numerosi contesti.

Dispenser acqua: qualità a chilometro zero

L'acqua del rubinetto è l'unica acqua veramente locale. Non è necessario confezionarla e poi trasportarla su strada per farla arrivare fino a noi dal luogo di estrazione. L'acqua del rubinetto non contribuisce all'inquinamento né per quanto riguarda il confezionamento in plastica (non è confezionata e non richiede plastica per essere commercializzata), né sotto il profilo del trasporto (non è necessario consumare carburante e non aumenta le emissioni di CO2).

Per questo motivo ha poco senso impegnarsi affinché il proprio ristorante rispetti la stagionalità ei principi del chilometro zero se poi si continua a servire acqua imbottigliata chissà dove, prodotta da multinazionali che pagano canoni di estrazione piuttosto bassi, ma vendono il prodotto rincarato. 

In sostanza scegliendo l'acqua in bottiglia si finisce per pagare di più e inquinare di più, mentre bevendo acqua del rubinetto microfiltrata più si beve più si risparmia, ammortizzando il costo del noleggio o dell’acquisto del macchinario.

Quando l'acqua del rubinetto viene trattata adeguatamente, con dispenser acqua di ultima generazione, diventa un'ottima soluzione per soddisfare anche le necessità del nostro organismo, in quanto viene mantenuto intatto il suo contenuto in sali minerali, mentre si neutralizza qualsiasi sostanza sgradita.