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A cosa serve la prostata e come prendersene cura

di Redazione Picenotime

lunedì 03 ottobre 2022

Quando si parla di prostata ci si riferisce a una ghiandola del sistema uro-genitale maschile, che ha le dimensioni di una castagna e un peso veramente minimo di 20 o al massimo 30 grammi. La funzione principale della prostata è quella di produrre parte del liquido seminale dell’uomo.

La prostata si trova al di sotto della vescica, sopra i muscoli del pavimento pelvico e del pene; viene attraversata dall’uretra, il condotto che porta l’urina dalla vescica verso l’esterno e che proprio all’interno dell’uretra si fonde con i due dotti eiaculatori. Questa ghiandola va ad influenzare: minzione, erezione ed eiaculazione, proprio per questo, una problematica in queste 3 aree potrebbe essere campanello di allarme per quello che riguarda lo stato di benessere della prostata stessa.

A prendersi cura della prostata ci pensa l’andrologo, uno specialista che aiuta a contrastare in maniera efficace tutte le problematiche che riguardano tale ghiandola. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.andreadelgrasso.it.

A cosa serve la prostata

3 sono le funzioni che questa piccola ghiandola svolge.

Escretoria

La prostata va a produrre un liquido noto appunto come liquido prostatico che insieme agli spermatozoi che sono prodotti dai testicoli, al fluido delle vescicole seminali e alla secrezioni delle ghiandole bulbouretrali compone lo spema.

Il liquido prostatico è indispensabile per il corretto funzionamento degli spermatozoi ecco per quale motivo un cattivo funzionamento di questa ghiandola potrebbe interferire con la fertilità maschile. In genere il liquido prostatico si presenta come sottile e lattiginoso. Offre allo sperma maggiore fluidità.

Eiaculatoria

Durante la fase eiaculatoria che si ha a seguito di un rapporto sessuale, proprio il tessuto muscolare della prostata procede a contrazione per far in modo che il fluido che viene prodotto sia spinto nell’uretra.

Altro compito estremamente importante, che può rendere le problematiche alla prostata causa di eiaculazione precoce o assente.

Urinaria

Infine a cosa serve la prostata? Le fibre muscolare che la compongono vanno a circondare l’uretra e vendono quindi controllare dal sistema nervoso involontario. Le fibre in questione si contraggono per andare a regolare il flusso dell’urina permettendo sia di rallentarlo che di bloccarlo.

Esami per la prostata

Quando la prostata è soggetta a problematiche di qualsiasi genere essa presenta dei sintomi che dovrebbero spingere a chiedere il parere di uno specialista. In particolare, un mal funzionamento della prostata potrebbe essere causa di:

     difficoltà urinarie;

     sensazione di bisogno di urinare spesso;

     vescica che sembra piena anche dopo che è avvenuta la minzione;

     sensazione di dolore durante la minzione;

     tracce di sangue nelle urine.

In tutti questi casi, rivolgendosi a uno specialista, questo potrebbe consigliare degli esami specifici per andare a prevenire la comparsa di patologie invadenti.

PSA totale

Esame del sangue che va a rivelare se all’interno siano presenti livelli eccessivi di una proteina che viene prodotto dalla prostata. Se questa supera dei limiti, potrebbe essere indice di tumori. In genere della proteina PSA che si trova legata ad altre sostanze, nel sangue se ne trovano concentrazione veramente minime.

Nel caso in cui i risultati del PSA totale risulta essere sospetto allora è importante procedere con il controllo del dosaggio PSA libero, per poterlo rapportare al PSA totale. In uno stato di salute normale i valori normali di PSA libero che dovrebbe essere presente non supera lo 0,20% rispetto a quello totale.

Se si presentano valori più bassi, essi potrebbero indicare la presenza di un cancro, se invece i livelli sono più alti, allora l’iperplasia prostatica è benigna.

Esplorazione digitale rettale

Esame fisico in cui lo specialista procederà inserendo un dito nel retto per andare a controllare le dimensioni della prostata e per accertarsi che non siano presenti noduli o infiammazioni. In linea generale, questa tipologia di esami, si consiglia almeno 1 volta l’anno nei soggetti con più di 50 anni.

Ecografia prostatica transrettale

Questa visita viene effettuata utilizzando una sonda che viene inserita nel retto e che con l’utilizzo di ultrasuoni si producono immagini statiche o dinamiche. Si tratta di un esame che permette di rilevare eventuali neoformazioni.

Nel caso in cui fosse necessario si potrebbe procedere a una biopsia della prostata. 

RM Multiparametrica

Infine, l’ultimo degli esami che più frequentemente viene svolto sulla prostata è l’RM Multiparametrica, utilizzato per confrontare e valutare il tessuto prostatico con il confronto di diversi parametri: cellulare, strutturale e vascolare. Un confronto che permette di distinguere un tessuto sano da uno leso.

Si tratta di un esame veloce e mininvasivo che non solo controlla la prostata ma anche i tessuti circostanti.