Caem-Scarfiotti, Maggio dedicato alle due ruote. A Recanati 2ª Rievocazione del Circuito dell’Infinito
di Redazione Picenotime
martedì 10 maggio 2022
Il Circuito “Riccardo Paletti” di Varano de’ Melegari ha ospitato le oltre 700 moto storiche della manifestazione Asimotoshow, per l’annuale tre giorni di passione e storia motociclistica con la presenza di decine di club ASI e centinaia di appassionati e collezionisti di moto. Come sempre la manifestazione ha permesso di vivere l’epopea delle due ruote dai periodi eroici con i mezzi ultracentenari fino al bolidi di pochi anni fa, portati in pista tradizionalmente anche da tanti campioni, alcuni di essi, come Giacomo Agostini, Pierpaolo Bianchi o Carlos Lavado, che non si perdono l’occasione per riassaporare i passati sportivi con gli stessi mezzi portati alla vittoria durante le loro carriere. Il club CAEM/Lodovico Scarfiotti ha preso parte alla kermesse con i consiglieri e soci Antonio Brachetta, Federica Cognigni, Mirko Recanatesi, Daniela Ricci e Gabriele Teodori con i seguenti mezzi: Garelli Mosquito 48 del 1950, Laverda 750SF del 1972, Moto Guzzi 250 Airone Sport del 1949, Moto Guzzi P250 del 1934, Piaggio Vespa 50 Special del 1972, Piaggio Vespa 125 del 1953, Moto Morini 350 Sport del 1977, Sertum 250VL del 1939.
Intanto a Recanati si tornerà a parlare del Circuito dell’Infinito con la seconda edizione rievocativa per moto d’epoca. La manifestazione tornerà domenica 22 maggio dopo la pandemia e riprenderà a coinvolgere collezionisti e radunisti del settore da tutto il centro Italia. Il programma prevede la concentrazione degli equipaggi partecipanti presso la centrale Piazza Giacomo Leopardi dalle ore 8:30 alle ore 9:15 e successivamente dopo il benvenuto delle autorità alle ore 9:45 si darà il via al giro in moto che porterà i partecipanti lungo parte del percorso del Circuito dell’Infinito.
La seconda parte dell’itinerario da coprire inizierà invece alle ore 10:30 in direzione Loreto, Villa Musone, Castelfidardo, Coppo di Sirolo fino a Numana dov’è prevista una visita al Museo Antiquarium, una testimonianza archeologica dell’antico passato piceno della cittadina alle pendici del Monte Conero. Il trasferimento finale attraverso parte della Riviera porterà poi la carovana di moto d’epoca verso il Ristorante La Cipolla d’Oro a Porto Potenza Picena. Qui con il pranzo si concluderà questa 2^ Rievocazione del Circuito dell’Infinito.
E’ morto a Roma, sua attuale città di residenza il dott. Bruno Moretti, per quasi mezzo secolo dipendente e dirigente dell’Automobile Club d’Italia. A Macerata fu Direttore dalla metà degli anni sessanta ed il suo contributo appassionato per dare il via alla conosciuta ed apprezzata cronoscalata Sarnano-Sassotetto intitolata a Scarfiotti è stato determinante. Nessuno meglio di lui può tratteggiare quel periodo, grazie ad una mail inviata ad inizio aprile all’attuale Presidente dell’AC Macerata Enrico Ruffini, che riportiamo in versione integrale.
“Carissimo Presidente, sono entrato nel sito dell’AC Macerata perché cercavo notizie su una gara degli anni sessanta La Coppa delle Fonti e ho letto con molto piacere il suo messaggio di benvenuto. Voglio pertanto approfittare per darle qualche ulteriore notizia sulla Sarnano-Sassotetto. Nell’anno 1965 mi trovavo a Trento come vice Direttore di Gara della Trento-Bondone, vinta da Lodovico Scarfiotti con la Ferrari Dino ufficiale. L’anno successivo sono stato nominato Direttore dell’AC di Macerata e Lodovico non tardò a venire a trovarmi accompagnato dal cugino Emanuele per illustrarmi le straordinarie caratteristiche tecniche di un percorso in salita che andava da Sarnano a Sassotetto. Successivamente alla scomparsa del Campione avvenuta in Germania nel 1968 si è pensato che non vi sarebbe stata forma migliore per onorare la sua memoria, quella di organizzare su quel percorso, una gara titolata denominata Trofeo Lodovico Scarfiotti. Fu così che il 19 luglio 1969, mentre gli americani si avvicinavano alla discesa sulla Luna, che ebbe luogo la prima edizione della gara. Fu un’edizione storica, nel corso della quale furono introdotte alcune tecnologie assolutamente innovative. Fu infatti la prima volta che in una corsa in salita furono utilizzate una serie di telecamere che davano la possibilità al Direttore di corsa di visualizzare l’intero percorso, il che rappresentava un importante strumento per la sicurezza. Credo che sia rimasta anche l’ultima. Per quanto riguarda i relativi premi, il padre di Lodovico, l’ing. Luigi mise in palio una pesante Targa d’Oro che doveva essere assegnata al concorrente che avesse vinto 2 edizioni anche non consecutive, che andò poi a Scola e Nesti.”
All’invito posto dallo staff organizzatore di intervenire alla manifestazione, solo pochi giorni fa alla vigilia dell’evento ci aveva risposto: “Vi ringrazio moltissimo per l’invito alla presentazione. Purtroppo attualmente sto seguendo una terapia per un’importante patologia ma spero vivamente di poter intervenire in una prossima occasione.”
Non possiamo che salutarlo con un abbraccio sentito ai familiari che ha lasciato. Un ultimo pensiero lo vuole lasciare Enrico Ruffini, attuale presidente dell’AC Macerata: “Ricordare Bruno Moretti per me è un’emozione profonda e molto particolare. Lo ricordo ancora quando a 16 anni d’età, allora era possibile iniziare le prime esperienze da pilota, ricordo in Piazza Vittorio Veneto, che conosciamo come Piazza San Giovanni, dov’era la sede dell’ACI, lui mi fece la prima licenza sportiva e mi presentò anche Scarfiotti e Pagnanelli, in un periodo molto fulgido per l’automobilismo sportivo maceratese. E’ stato un Direttore encomiabile, il mondo dello sport automobilistico lo ricorda ancora perché aveva allestito assieme al padre di Scarfiotti la cronoscalata e fu pioniere di tante soluzioni, ponendo sempre la sicurezza come priorità. Mi ricorda la gioventù, quando ci si incontrava all’ACI per parlare di auto e si iniziavano i primi passi da pilota. Con grande sorpresa un mese fa mi ha scritto una mail che mi ha commosso, ricordando la gara. Si era impegnato a tornare a trovarci a Macerata ma purtroppo è giunta questa terribile notizia.”
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