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Terremoto, 12603 persone nelle Marche trascorrono notti in auto o da amici e parenti

di Redazione Picenotime

lunedì 07 novembre 2016

Sono più di 26.700 gli sfollati nelle Marche. Si aggiorna, di ora in ora, il bilancio delle persone che sono state costrette ad abbandonare la propria casa a causa del sisma del 28 e del 30 ottobre: quasi 15.000 sono alloggiate in palestre, capannoni o palazzetti della zona in cui risiedono, 6.821 invece si sono trasferite negli hotel principalmente dislocati lungo la costa e, infine, 4.959 hanno trovato un'autonoma sistemazione. La provincia più colpita è Macerata, con più di 18.500 sfollati, seguita da Ascoli Piceno con circa 5.500, Fermo con 1.300 e Ancona con poco più di un migliaio di persone costrette ad abbandonare la casa. A queste, poi, si aggiungono 12.603 persone che trascorrono la notte in macchina o da parenti e amici per paura di nuove scosse. 

Per quanto riguarda le scuole negli ultimi tre giorni ne sono state verificate quasi 300. Per ora ne sono state dichiarate inagibili 62: di cui 34 a Macerata, tre a Fermo, 19 ad Ascoli e sei ad Ancona. "Ma il quadro - dicono dalla Regione Marche, come riporta l'agenzia Dire - non è ancora completo". I Comuni danneggiati dal sisma sono 123.

"Grazie ai 5,6 milioni di euro arrivati nelle casse della Regione dalla Protezione Civile giovedì scorso sono state evase tutte le richieste di pagamento delle amministrazioni comunali - continua la Regione - relative a contributi di autonoma sistemazione, alberghi e interventi di somma urgenza pervenute dai Comuni fino a sabato scorso".

Sul fronte della sanità, infine, continua la predisposizione dei quattro moduli sanitari per ripristinare i servizi dell'ospedale di Amandola, chiuso sabato scorso dopo la definitiva dichiarazione di inagibilità a seguito della scossa di terremoto del 30 ottobre. Nonostante le difficoltà dovute al maltempo, i tecnici stanno provvedendo all'impiantistica e a tutto ciò che necessita per la funzionalita'' sanitaria. Nel frattempo sono già operative due tende pneumatiche per le funzioni sanitarie di urgenza: presente la Potes (postazione territoriale emergenza sanitaria) con il medico, il punto di primo intervento e la continuità assistenziale.


Foto da Dire.it

Foto da Dire.it

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