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Ascoli Piceno, 'Un modello di rilancio per le aree interne'. Tavola rotonda con il commissario straordinario Legnini

di Massimiliano Mariotti

sabato 05 marzo 2022

Ascoli e il Piceno provano a rialzarsi e ripartire. La ricostruzione nelle aree colpite dal sisma del 2016 procede a rilento. Ripopolare i luoghi oggetto della tragedia costituirà un fattore prezioso per il rilancio della città e dei comuni limitrofi. Lo sviluppo della visione di Ascoli come città metromontana passa soprattutto per questo. Stamattina nella Sala della Vittoria della Pinacoteca Civica si è parlato proprio di questo nella tavola rotonda 'Un modello di rilancio per le aree interne'. Nell'incontro moderato dal paesologo Franco Arminio erano presenti il commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, i consiglieri regionali Guido Castelli e Giorgia Latini, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, il Vescovo Monsignor Gianpiero Palmieri, il presidente della Provincia Sergio Loggi, il testimonial Massimiliano Ossini e tante altre autorità politiche locali, regionali e nazionali.

Nel corso del suo intervento il primo cittadino ha parlato della possibilità di favorire il rilancio delle zone terremotate attaverso la candidatura di Ascoli a Capitale della Cultura 2024. ''La nostra città è in finale – ha commentato Marco Fioravanti -. Abbiamo già costituito un comitato di scopo fatto di imprese pubbliche e private. Il comitato si impegna a sostenere finanziariamente il dossier. L’iniziativa di stamattina serve per esportare il progetto di un rilancio riguardante tutte le aree colpite dal sisma. Vogliamo puntare sulla costruzione di una visione e di un’anima condivisa anche con gli altri comuni''.

''La visione di questo territorio prende vita solo se si conosce la sua storia – ha affermato il Vescovo di Ascoli Gianpiero Palmieri -. Sono qui da due mesi e mezzo e vedo sempre un grande attaccamento delle persone che vivono qui. La candidatura di Ascoli a Capitale della Cultura 2024 si traduce nel fatto che la città crede nella trasformazione della comunità. Una sfida enorme che ha mille varianti di cui tener conto. Sicuramente la coesione degli abitanti nella cura delle persone malate è importante. L’ascolto delle persone, l’ascolto dei volti. Abbiamo un grande desiderio di starci e di contribuire in questo cammino''.

Rilanciare le zone falcidiate dalla sciagura del 2016 non riguarda soltanto la costruzione delle case. Permettere ai giovani di tornare a vivere in questi luoghi è fondamentale per ricostruire un tessuto sociale di cmuni dotati di ricchezze paesaggistiche uniche. ''Il messaggio di energia che dobbiamo trasmettere parte proprio dalla ricostruzione – ha spiegato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli -. Le ore che stiamo vivendo sono complicate, difficili, surreali. Bisogna ripartire dalla speranza, dal recupero di ciò che i nostri genitori ci hanno lasciato. Ascoli è una città colpita dal sisma del 2016 che guarda alla cultura. Forse il modo migliore per affrontare questo momento è aggrapparsi a ciò che è importante per rilanciare questi territori. La cultura è il motore per rilanciare l’economia. La visione deve essere d’insieme. Un’opportunità straordinaria per chi vive in questa regione. Dobbiamo fare uno sforzo per i giovani. Abbiamo grandi ricchezze e opportunità. Dobbiamo mettere i giovani nelle condizioni di trovare lavoro e costruire il proprio futuro''.

Alle parole espresse dal governatore delle Marche è poi seguito il pensiero del commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini: ''Sappiamo come il nostro Paese è riuscito ad esprimere la sofferenza del dopo di questi momenti tragici. Il momento successivo, quello della ricostruzione, diventa fondamentale per i paesi. Abbiamo vissuto diversi fenomeni preoccupanti negli ultimi anni. Credo sia importante sottolineare il valore di questa candidatura. Stiamo provando a fare una ricostruzione fondata sulla sicurezza del territorio. Per favorire il ripopolamento dobbiamo dare la prorità all’aspetto della sicurezza. In questi luoghi si deve vivere in sicurezza''.

A&P 24 è un progetto di ampia portata e in grado di abbracciare sia una ricostruzione dei comuni compiti sia un'ampia rivalutazione territoriale del Piceno. ''L'idea è stata quella di fornire una panoramica – ha spiegato il project manager Giorgio Bisirri -. Abbiamo investito molto su un modello non solo centrato sulla ricostruzione delle città colpite dal sisma, ma focalizzato su una rivalutazione territoriale. In questi 9 mesi intensi di lavoro abbiamo incontrato tutte le associazioni. A&P 24 è un processo formativo. Abbiamo affermato con forza che il nostro non è un programma culturale ma un programma di rigenerazione culturale del territorio. Un processo più profondo con una sua territorialità. Abbiamo provato ad identificare le dinamiche che vanno a generare le trasformazioni. Occorre fare di Ascoli una città metromontana. Il nodo centrale in grado di toccare tutti gli altri comuni del territorio. Abbiamo deciso di investire molto sulle tecnologie. Un connubio tra arte cultura e scienza''.





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Commenti

Giuseppe
sabato 05 marzo 2022

Ancora continuate a dire che Ascoli e dintorni ,colpita dal sisma forse non conoscete la realtà, dove non esiste più nulla purtroppo quelli sono i paesi colpiti ....pensare prima fi gire sciocchezze, finiranno tutti i fondi e dove serviranno veramente non ce ne saranno più.