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Coronavirus, Ricciardi: “Prossimi mesi terribili”. Conte: “Al lavoro per evitare lockdown generale”

di Redazione Picenotime

mercoledì 11 novembre 2020

Noi siamo dei consiglieri scientifici. Diamo dei dati alla decisione che deve naturalmente essere esclusivamente politica. E sulla base dei nostri dati i prossimi mesi saranno terribili”. Lo dice ad "Agorà" su Rai Tre Walter Ricciardi, consigliere del Ministro delle Salute e docente di Igiene all’Università Cattolica, in relazione alla seconda ondata di contagi da Coronavirus. 

C’è una regione del Nord che questi lavori, cioè la programmazione, la preparazione la ha finita a luglio. Ha inaugurato reparti Covid, ha stabilito e rafforzato l’assistenza territoriale - ha aggiunto Riccardi -. C’è una regione, anche questa del Nord, che i vaccini per l’influenza li ha ordinati ad ottobre quando sostanzialmente i vaccini contro l’influenza finiscono a maggio. L’Emilia Romagna ha di fatto completato completamente tutta la fase di preparazione entro luglio. Mi riferisco alla Lombardia che la gara per i vaccini anti influenzali ne ha fatte 9 e l’ultima l’ha fatta ad ottobre. E ha ordinato alla fine per una popolazione di 10 milioni di persone 2 milioni di vaccini che non servono neanche a proteggere le fasce vulnerabili. Ditemi voi se la responsabilità del governo è quella di non aver fatto una gara nazionale che per esempio per la Costituzione non si può fare perché di fatto la responsabilità è delle Regioni”, 

Anche il premier Giuseppe Conte è tornato a parlare sulle colonne de "La Stampa" tracciando un bilancio della gestione attuale dell'emergenza sanitaria: “Stiamo lavorando proprio per evitare la chiusura dell’intero territorio nazionale. È vero ci sono forti criticità, la curva sta salendo. Ma io mi aspetto che nei prossimi giorni, anche per effetto delle nostre misure, cominci a flettere. In ogni caso, lo ribadisco: il lockdown generalizzato non può essere la nostra prima scelta, avrebbe costi troppo elevati, significherebbe dire al Paese che non abbiamo una strategia. E invece noi una strategia ce l’abbiamo, e ci aspettiamo che dia risultati a breve - ha dichiarato il premier -. Monitoriamo costantemente l’andamento del contagio, la reattività e la capacità di risposta del nostro sistema sanitario e soprattutto confidiamo di vedere a breve gli effetti delle misure restrittive già adottate. E’ una situazione in evoluzione che valutiamo con la massima attenzione. Il nostro obiettivo è un Natale dove non si mortifichino nè i consumi nè gli affetti, ma non possiamo immaginare feste e pranzi affollati. Abbiamo dovuto attuare il lockdown nella prima fase, quando non disponevamo di un piano operativo e di un sistema di monitoraggio. Adesso però dobbiamo affrontare questa seconda ondata con misure graduate e circoscritte territorialmente. Imporre un lockdown totale un mese fa sarebbe stata una decisione irragionevole in base agli strumenti di cui disponiamo, incomprensibile per la popolazione, disastrosa per tutti. Parliamoci chiaro: i cittadini meritano un plauso per l’abnegazionee il senso di responsabilità fin qui dimostrati, salvo rare eccezioni che naturalmente fanno notizia. È comprensibile che oggi vi siano maggiore disagio e sofferenza. Sappiamo i sacrifici che i cittadini stanno affrontando, sotto il profilo economico e quello strettamente personale. A loro però dobbiamo chiedere un ulteriore sforzo: la situazione, in tutta Europa, è critica.Ognuno deve fare il suo. Ne usciamo solo con un impegno collettivo: lo Stato siamo tutti noi - ha detto ancora Conte -. Ho parlato di vaccini disponibili a partire da Dicembre perché, nonostante lo scetticismo di tanti, ero pienamente consapevole dei progressi che si stavano facendo su questo fronte e degli impegni contrattuali già sottoscritti dalla Commissione europea. Lo scorso 2 Novembre ho informato il Parlamento di avere invitato il ministro Speranza a predisporre un piano nazionale per garantire la sicurezza e la distribuzione del vaccino. Porteremo presto questo piano in Parlamento in modo da chiarire pubblicamente i criteri e le priorità con cui procederemo alla distribuzione delle dosi. Parallelamente stiamo completando il piano operativo che ci consentirà di distribuirlo in condizioni di piena efficienza e sicurezza”.


Giuseppe Conte

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