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'Locanda Centimetro Zero' di Pagliare compie dieci anni. In programma apertura nuovo ristorante nel centro di Ascoli

di Redazione Picenotime

mercoledì 11 giugno 2025

Dieci anni con la consapevolezza di avere il privilegio di essere liberi attraverso il diritto di essere differenti, grazie alla Locanda Cm.0 ed alla felice intuizione che ebbero al tempo Emidio Mandozzi e Roberta D’Emidio, i due co-fondatori.

Loro sono i ragazzi di “Centimetro Zero”, come viene comunemente conosciuta la Locanda di Pagliare del Tronto, riuscitissimo progetto di “ristorante sociale” (con prodotti a cm.0, molti dei quali provenienti dall’orto adiacente la locanda e coltivato dagli stessi ragazzi) oggi fiore all’occhiello di tutto il Piceno, che spegne le sue prime dieci candeline sull’onda di un successo sempre crescente e vanto di una lungimirante “politica sociale” praticata sul campo da quanti – il duo Mandozzi –D’Emidio, ma anche altri – ci hanno creduto sin dall’inizio mettendoci anima e corpo avendo ben in mente i tanti problemi che questo lembo di territorio sconta in termini di occasioni di aiuto a ragazzi svantaggiati e alle loro famiglie. Per festeggiare degnamente questo traguardo sono state invitate diverse cooperative sociali operanti a livello nazionale, già da ieri a Pagliare e che oggi saranno protagoniste di un convegno ad hoc: “Il bello di fare è farlo fare, farlo bene e farlo sapere”, il titolo dell’iniziativa, che vedrà la partecipazione della “Locanda dei buoni e cattivi” di Cagliari; della “Cooperativa Download/Albergo Etico” di Asti; “Numero Zero” di Perugia; “Come un albero” di Roma; “Fattoria sociale Montepacini” di Fermo; “Le Rais” di Cavalese, Trento; “XFood” di San Vito dei Normanni, Brindisi; “IT2” Cooperativa sociale di Bologna; “Pintalpina” Birrificio artigianale sociale di Sondrio; “I Benedettini”, ristorante di Polignano a Mare, Bari.

L’obiettivo, dieci anni fa – le parole di presentazione da parte di Mandozzi -, era quello di creare un ristorante sociale dove le persone, i ragazzi con disabilità potessero formarsi, lavorare ed avere relazioni nell’ambito di quello che pensavamo potesse essere un progetto di vera integrazione sociale e lavorativa. Oggi possiamo ben dire di aver colto nel segno”.

Quel progetto del 2015, portato avanti anche grazie al contributo della Fondazione Carisap, nel frattempo è cresciuto, ha allargato i propri confini abbracciando altre attività lavorative anche grazie a “testimonial” d’eccezione come il winemaker internazionale e produttore vitivinicolo ilcinese Roberto Cipresso, inanellando una serie di successi che oltre a dare soddisfazione ai ragazzi ha portato la Locanda Cm.0 alla ribalta nazionale.

Un progetto che, nel 2019, ha avuto niente di meno che il plauso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, allorquando ricevuta in dono una sedia dipinta dagli stessi ragazzi con su scritta l’oramai celebre frase: “Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi”, prese ad esempio proprio i ragazzi della Locanda in un passaggio del suo discorso di fine anno. Così come rimarrà per sempre impressa nel ricordo di quanti l’hanno vissuta, la visita dei ragazzi in Vaticano nel 2020, ricevuti da Papa Francesco. Nel frattempo molti amici si sono aggiunti: dal famoso chef Massimo Bottura (ma anche altri chef locali, da Aurelio Damiani a Federico Palestini passando per Gianmarco Di Girolami) a Natasha Stefanenko, da Slow Food (con la Locanda presente in guida da anni) e Slow Wine al Gambero Rosso, e tanti altri che in questi anni hanno fatto visita al ristorante sociale di Pagliare rimanendone affascinati.

Centimetro Zero – tiene a dire Roberta D’Emidio, co-fondatrice della Locanda – sviluppa percorsi attivi e dinamici finalizzati alla piena valorizzazione delle potenzialità di ragazzi con disabilità intellettive, affinché possano trovare le loro personali motivazioni per intraprendere un percorso di crescita personale. Viviamo tutti i giorni valorizzando la differenza senza volerla modificare, né tanto meno eliminare. Alla Locanda è più facile capire che non esiste un netto confine capace di definire un ‘noi’ e un ‘loro’”.

Ma la Locanda non è solo ristorante bensì anche fulcro per iniziative culturali come ad esempio convegni a tema agroalimentare per un cibo “buono, pulito e giusto” sulla scia di Slow Food, e per rievocazioni popolari come la trebbiatura e la produzione del vino cotto. Due lustri sono già trascorsi alla Locanda ma non c’è tempo di cullarsi sugli allori, con altri progetti che si affacciano all’orizzonte come “Centimetro Zero al Quadrato”, il nuovo ristorante che nel 2026 troverà ospitalità in centro ad Ascoli, nel ristrutturato Palazzo Saladini Pilastri. E il sogno continua.

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