Ricostruzione sisma: approvato intervento riparazione chiesa di San Giorgio all’Isola a Montemonaco
di Redazione Picenotime
giovedì 14 novembre 2024
La Conferenza permanente dei servizi ha approvato l’intervento di riparazione danni e miglioramento sismico della chiesa di San Giorgio all’Isola a Montemonaco. L’edificio si trova nell’omonima frazione, a circa 6 km dal capoluogo. Si colloca in un ampio spazio verde in prossimità del lago artificiale di Gerosa. Le superfici interne sono intonacate e sono coperte da brani di pitture murali risalenti al ‘500 in corrispondenza del dossale d’altare, della parete a destra dell’ingresso principale e sulla prima colonna, mentre l’abside è invece caratterizzato da affreschi di gusto bizantino risalenti al XII secolo. Gli interventi strutturali sono volti alla riduzione della vulnerabilità sismica, portando a un miglioramento sismico della struttura sempre nell’ottica di conservare le caratteristiche peculiari del manufatto in termini di tipologia costruttiva e qualità materica. In particolare, il progetto prevede un consolidamento diffuso dei maschi murari mediante iniezioni di malta a base di calce idraulica e la riparazione delle lesioni mediante scuci cuci. È poi previsto il consolidamento della copertura mediante la realizzazione di una cappa collaborante in calcestruzzo alleggerito collegata alla sottostante struttura in legno e la formazione di cordoli perimetrali ancorati alla muratura. Per quanto riguarda gli interventi di restauro conservativo si interverrà sui paramenti murari interni ed esterni volti a valorizzarne le peculiarità materiche e a riportare alla luce lo stato originale di quelle porzioni ad oggi rimaste sepolte sotto a stratificazioni succedutesi nel tempo prive di valore storico artistico. “Recuperiamo una chiesa dal grande valore storico e sociale. Un altro gioiello del nostro territorio tornerà al suo antico splendore- dichiara il Commissario alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli – Anche in questo caso tutto è stato possibile grazie alla collaborazione con il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’Arcivescovo Gianpiero Palmieri, l’Ufficio Ricostruzione, i tecnici e il sindaco Francesca Grilli. C’è un cambio di passo sempre più evidente, la ricostruzione procede spedita”.
L’imminente apertura del nuovo “Ospedale dei Sibillini” di Amandola, i cui lavori sono agli sgoccioli per un importo di quasi 33 milioni, fornisce l’occasione per tracciare il punto della situazione in materia di edilizia ospedaliera nelle Marche, uno dei settori più delicati del processo di ricostruzione post sisma. «Sul piatto ci sono fondi per decine di milioni di euro per ospedali e presidi sanitari, sintomo di quanto l’attenzione su tale ambito sia alta da parte di tutti gli enti coinvolti, dalla Struttura commissariale alle Ast passando per la Regione e l’Usr - conferma il commissario Guido Castelli - La scelta operata è quella di finanziare ulteriormente le opere che necessitano in base all’avanzamento dei rispettivi progetti, come accaduto ad esempio a San Ginesio, in larga parte rifinanziato con l’ordinanza 186, e Fabriano con l’ordinanza 210 - continua Castelli -. Una scelta oculata nel segno della responsabilità che ha dato adito anche a polemiche ma che riteniamo giusta soprattutto in un’ottica di efficienza e speditezza». Oltre ad Amandola, la situazione in stato più avanzato è quella relativa a Tolentino, dove sono partiti i lavori di demolizione e ricostruzione del nuovo ospedale per un importo di 29 milioni. A San Ginesio, l’Ufficio Speciale Ricostruzione ha dato l’ok al progetto esecutivo per la ricostruzione della Rsa per un valore di 7,4 milioni. Stessa situazione per la palazzina funzionale alle emergenze, con annessa area parcheggio, a servizio del presidio ospedaliero “Profili” di Fabriano; anche questo progetto è stato approvato dall’Usr per un importo di 21,2 milioni. A Macerata sono in fase di progettazione, poi, i tre stralci della ex Cras e i due stralci per il vecchio ospedale e la palazzina 118 dell’ospedale; idem per gli interventi sugli ospedali di Matelica e San Severino Marche, per il distretto sanitario di Sarnano ed il poliambulatorio di Offida.
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