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Coronavirus, Regione Marche: ''Obbligo di mascherina H24 anche all'aperto nel caso di assembramenti''

di Redazione Picenotime

sabato 03 ottobre 2020

Obbligo di mascherina h24 anche all’aperto nel caso di assembramenti attivo delle 00.00 di stanotte; tamponi rapidi a disposizione delle scuole. È cominciato con una riunione operativa con i vertici della Sanità marchigiana il primo giorno del nuovo presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli a Palazzo Raffaello.

Una delle priorità per tutti i cittadini marchigiani – ha esordito Acquaroli - è tenere sotto controllo l’evoluzione del Covid senza creare allarmismi, ma pronti ad affrontare una ripresa della pandemia che sta interessando anche il nostro territorio. È necessario esaminare i dati epidemiologici per capire quali provvedimenti prendere. Insieme alle autorità sanitarie, abbiamo valutato l’opportunità di una ordinanza che, a partire dalle ore 00 del 4 ottobre, renderà obbligatoria la mascherina, durante l’intera giornata su tutto il territorio regionale oltre che come già previsto nei luoghi pubblici al chiuso, anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico, nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari, ecc) in caso di formazione di assembramenti anche di natura spontanea e o occasionali. L’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei 6 anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio di attività motoria e/o sportiva. L’intento non è quello sanzionatorio, ma di una responsabilizzazione di tutti i cittadini: ognuno di noi può contribuire alla prevenzione sulla quale dobbiamo continuare a tenere alta la guardia. A questo scopo l’Asur si è dotata di tamponi rapidi che potranno essere utilizzati già dai prossimi giorni per eventuali casi sospetti anche nelle scuole per accorciare i tempi di risposta. L’attenzione è molto alta sul settore scolastico: il 18 ottobre è stato fissato come termine entro cui valutare a livello nazionale e regionale le effettive conseguenze a seguito dell’inizio delle lezioni in classe. Per quanto riguarda il Covid Center a Civitanova Marche, nessuna pregiudiziale ideologica. Con gli operatori faremo una valutazione tecnica costante e stabiliremo i criteri in base ai quali valutare l’eventuale riapertura. Al momento la situazione resta sotto controllo: sono 4 i pazienti ricoverati in terapia intensiva e 2 in subintensiva. Abbiamo verificato, in ogni caso, che due moduli del Covid Center, con 28 posti letto, sono pronti all’utilizzo, il sistema di sorveglianza è attivo e i macchinari vengono controllati costantemente. La struttura c’è, speriamo che non serva, ma se dovesse servire la utilizzeremo”.

Prima della riunione incontrando i giornalisti il presidente ha elencato anche le altre priorità: “Le cosa da fare sono tantissime – ha sottolineato - : dalla lotta alla pandemia alla ricostruzione post terremoto, dalle infrastrutture alla crisi del lavoro e delle attività produttive anche in conseguenza del Covid. I dati delle imprese marchigiane per il secondo trimestre sono molto allarmanti. Dobbiamo discutere subito le strategie da intraprendere anche intorno al Recovery Fund. Insomma i temi sono tanti e li affronteremo tutti a seconda delle priorità e dell’emergenza”.

La Regione, i sindaci e le diocesi marchigiane ad Assisi per offrire l’olio della lampada perpetua che arde sulla tomba di San Francesco. È iniziata la “due giorni” di celebrazioni che vede la prima uscita istituzionale del neogovernatore Francesco Acquaroli: “Una coincidenza che mi onora”, ha commentato partecipando a un incontro con i sindaci promosso dal Comune di Assisi.

Le celebrazioni sono l’occasione per ribadire e consolidare il legame che unisce le due terre dell’Italia Centrale, Umbria e Marche, unite nel nome di San Francesco: l’Umbria che ha visto la predicazione del Poverello, le Marche la regione più francescana d’Italia, dove il Santo ha compiuto il primo viaggio e dove ha lasciato segni indelebili, materiali e spirituali, lungo il suo cammino. Il nostro territorio è ricco di queste testimonianze, così come la sua comunità francescana, cresciuta grazie alla forza di quei valori e di quel messaggio. Quelle che stiamo vivendo sono sicuramente delle ore straordinarie”. Ad Assisi tutta la comunità regionale si stringe attorno al Poverello, proclamato, nel 1939, da Papa Pio XII, Santo Patrono Primario d’Italia. Le Marche hanno avuto l’onore di accendere la lambada nel 1946, nel 1965, nel 1982 e nel 2000. A vent’anni di distanza tornano ad Assisi per la quinta volta. Sono rappresentate da una delegazione di 77 sindaci, delle cinque Province, dei rettori universitari, di autorità civili e religiose, guidate dalla Regione, da Anci Marche e dalla Conferenza episcopale marchigiana. L’accensione votiva avverrà domani (domenica 4 ottobre) nel corso della Solenne Eucarestia presso la Basilica Superiore del Sacro convento. Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli si sono svolti, oggi, la consegna del riconoscimento “Rosa d’Argento” ad Angela Polselli della diocesi di Pesaro (come “Donna del nostro tempo, testimone di fede, speranza e carità”, coordinatrice presso la casa di riposo “Casa padre Damiani) e il Transito di San Francesco. Nel pomeriggio le celebrazioni sono state aperte dal raduno dei sindaci e delle autorità marchigiane, con ingresso dei Gonfaloni nella Basilica per i Vespri presieduti da Angelo Spina, arcivescovo di Ancona-Osimo. La Regione Marche ha donato alla comunità francescana della Porziuncola due artistici candelabri. Anci e Comune di Ancona una riproduzione della Chiesa di San Francesco alle Scale del capoluogo (entrambi i doni personalizzati dalla bottega amanuense di Recanati). Assam, Coldiretti e Camera di commercio un olivo marchigiano. Successivamente, presso l’Auditorium Domus Paci, si è avuto l’incontro-intervista ad Enzo Bianco (presidente Consiglio nazionale Anci) e al cardinale Edoardo Menichelli (arcivescovo emerito di Ancona-Osimo), condotto da padre Enzo Fortunato (direttore Sala stampa del Sacro convento di Assisi) sul tema della collaborazione Comuni e realtà ecclesiali per il bene d’Italia, partendo dall’esempio testimoniato da San Francesco. Contestualmente agli eventi francescani, nel pomeriggio, il Santo Padre è venuto ad Assisi, in forma privata, senza partecipazione di fedeli, per celebrare una Messa presso la tomba di San Francesco e firmare la nuova enciclica “Fratelli tutti…”.


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