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Sempre più scuole sulle vie della parità. Premiazione VI concorso Osservatorio di Genere Università di Camerino

di Redazione Picenotime

mercoledì 31 maggio 2023

Lo scorso 25 maggio si è tenuta la cerimonia di premiazione della VI edizione del concorso didattico Sulle vie della parità nelle Marche - a.s. 2022/2023 promosso dall'Osservatorio di Genere. Anche quest'anno ad ospitare la premiazione il Polo di Informatica dell'Università di Camerino. Tredici le scuole premiate: più di 200 bambini e bambine, ragazzi e ragazze provenienti da tutte le province marchigiane hanno riempito l'Università.

Il concorso didattico marchigiano è parte di “Sulle vie della parità” (Edizione X), concorso nazionale promosso da Toponomastica Femminile, con cui l'Osservatorio di Genere collabora da anni.

La sesta edizione del concorso didattico Sulle Vie della Parità nelle Marche” ha detto Claudia Santoni, presidente dell’Osservatorio di Genere “si è chiusa raddoppiando il numero di scuole partecipanti a livello regionale, un importante traguardo che ci fa ben sperare per il futuro. La nostra rete si allarga e diventa sempre più un network di scuole capaci di compiere quell’educazione alla diversità e alle differenze che è fondamento del vivere comune tra uomini e donne e che è centrale nella prevenzione delle discriminazioni e delle violenze di genere.

Il nostro concorso è riuscito a creare negli anni una comunità scolastica i cui lavori, sempre più curati e di qualità, restituiscono vita e memoria a tante donne marchigiane meritevoli ed esemplari. Questo nuovo immaginario simbolico che stiamo costruendo di anno in anno, e che richiama il principio della parità tra i generi, siamo convinte che potrà creare una modificazione effettiva del reale per le nuove generazioni. Questo lo spirito che accompagna il sostegno dato al concorso didattico dai nostri partner che hanno creduto nella finalità innovativa di questa iniziativa, unica nel suo genere nella Regione Marche”.

Ad aprire i lavori della premiazione il Rettore Claudio Pettinari che ha ricordato ai ragazzi e alle ragazze, ai bambini e alle bambine l'importanza del linguaggio di genere, perché nominare correttamente le cose fa sì che anche l'impossibile diventi possibile. Infine parlando a tutti e a tutte ha ribadito che se c'è una speranza per il futuro quella speranza è rappresentata proprio dalle giovani generazioni:

"Noi ci salveremo grazie al vostro impegno, grazie alle vostre attività, grazie alle vostre conoscenze. All'università si impara a fare bene come si impara a fare bene nella scuola primaria e secondaria ed è un percorso di crescita. Ricordate che non si smette mai di crescere come non si smette mai di studiare perché quello studio servirà per fare bene. Noi siamo venuti al mondo per fare bene, non per altro, e quando facciamo qualcosa che è semplicemente egoistico, per noi e basta, quel bene non lo trasferiamo, quell'attività non serve. È bene ciò che facciamo per la comunità e per le altre persone. Le vostre insegnanti stanno facendo bene per voi, l'università cerca di preparare le persone che insegneranno o lavoreranno per voi e voi dovete studiare e apprendere bene perché quando quel bene sarà diventato vostro,sarà diventato di tutte e tutti.

Allora, sicuramente,questo pianeta si salverà e noi con lui".

Barbara Re, prorettrice alle pari opportunità dell’Università di Camerino, ha poi sottolineato l'importanza del concorso didattico che rientra tra le azioni strategiche che UNICAM mette in campo ormai da anni per ridurre e contrastare il divario di genere. Come anche nella scorsa edizione, l'Università di Camerino ha, infatti, aperto le proprie porte ospitando le scuole vincitrici della sezione C dedicata alle donne e le STEM. Visite all'orto botanico e laboratori di informatica hanno coinvolto bambini e bambine, ragazzi e ragazze di tutta la regione abbattendo le barriere che di solito dividono i diversi livelli di istruzione.

Prima di iniziare con la premiazione delle scuole, Silvia Casilio, Vicepresidente dell'Osservatorio di Genere e responsabile per l'associazione dell'organizzazione del concorso, ha ringraziato le scuole per la partecipazione: “Voi, i vostri progetti” ha affermato “sono la dimostrazione che la scuola che ha al centro i bisogni dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze non solo è possibile ma esiste. Il concorso ci dà anche l'occasione di raccontare una scuola viva, una scuola in cui si insegna la libertà di pensiero e di azione, una scuola in cui si lavora nel rispetto delle possibilità di ognuno valorizzando i talenti di tutti e tutte. Non solo. Sulle vie della parità nelle Marche è anche un momento di incontro e di confronto di buone pratiche e di saperi tra giovani di diversa età e tra generazioni”.

Poi Luisa Gianfelici e Aurora Carassai hanno presentato il team di artiste dell'Osservatorio di Genere che da diversi anni realizzano le opere artistiche pensate ad hoc per le scuole vincitrici del concorso, a cui, oltre all'opera, spetta anche un contributo economico e i libri della casa editrice Settenove. Il team artistico dell'Osservatorio di Genere, coordinato da Luisa Gianfelici, è composto dalla già citata Aurora Carassai, Elena Borioni e Daniela Scriboni.

Il momento centrale della cerimonia, però, è stato appunto la premiazione: la scena è stata occupata interamente dai bambini e dalle bambine, dai ragazzi e dalle ragazze accompagnate da docenti e dirigenti scolastici che hanno potuto raccontare e presentare il proprio lavoro. Creatività, originalità e capacità di approfondimento storico e di ricerca sul territorio sono stati gli elementi che hanno contraddistinto i lavori premiati in questa sesta edizione. Un plauso particolare va sicuramente ai docenti e alle docenti che hanno saputo cogliere l’opportunità messa a disposizione dal concorso non solo per sensibilizzare i più giovani sui temi della parità e del rispetto alle differenze ma anche per aver saputo sperimentare nuovi linguaggi e percorsi educativi-didattici: il maestro Fabio Felici, le maestre Laura Lautizi, Antonella Ugolini, Roberta Bernabè, Laura Fusaro, i docenti e le docenti, Veronica Marchi, Eleonora Celi, Paola Fraschetti, Valerio Bergamaschi, Stefano D'amico, Gabriella Veschi, Silvia Bartolini, Sonia Paradisi, Eleonora Mancini, Iolanda Polidoro, Tiziana Conti, Anna Maria Ucci, Stefania Sparaciari, Sara Bucefalo, Renza Cortini, Giulia Taborro, Daniela Lacché, Giovanna Mancini, Federico Teloni, Chiara Silvestro.

Ogni scuola è stata premiata da uno dei partner del concorso didattico che è intervenuto leggendo anche la motivazione con cui la Commissione di valutazione ha assegnato i vari premi. Carla Scarponi e Valeria Pasqualini, in rappresentanza dell'Ambito Territoriale Sociale 15 di Macerata, hanno premiato le scuole maceratesi: la scuola primaria “De Amicis” dell'I.C. “E. Fermi”, l'IIS “Garibaldi”, il liceo classico “G. Leopardi” e l'I.C. “Paladini di Treia. Danila Baldo, Toponomastica femminile, ha premiato il liceo artistico Mannucci di Ancona. Barbara Re e Alesandro Blasetti, insieme al Rettore dell'Università di Camerino, Claudio Pettinari hanno premiato l'IC “Rodari-Marconi” di Porto Sant'Elpidio e la Scuola Primaria “Via Fermi” di Pesaro Urbino. A Michela Verdecchia (CGIL), Maria Grazia Santini (CISL) e Marina Marozzi (UIL) è stato affidato il compito di premiare i progetti vincitori della sezione B dedicata al lavoro realizzati rispettivamente dall'IIS “Donati” di Fossombrone, dall'IIS Polo 3 di Fano e dal Liceo artistico “Mannucci” di Jesi. Tommaso Martello, del Lions Club Host di Macerata, ha premiato l'IIS “Fazzini-Mercantini” di Grottammare mentre Claudia Santoni, dell'Osservatorio di Genere, ha premiato il lavoro realizzato per la sezione D – Percorsi resistenti dall'IC “Bartolo Da Sassoferrato” di Sassoferrato. Particolarmente emozionante, infine, è stata la premiazione del lavoro realizzato dal Liceo Scientifico e delle scienze umane “Laurana Baldi” e dal Liceo artistico “Scuola del libro” di Urbino. Il progetto dedicato a Ginevra Corinaldesi, prima donna a ricoprire l'incarico di medico condotto in provincia di Fermo, è stato premiato da Raffaella Gaspari di Coop Alleanza 3.0 insieme a Anna Maria Bernabucci e Carla Chiaramoni, figlia e nipote di Ginevra Corinaldesi. Gli studenti e le studentesse, sebbene in collegamento, hanno approfittato per fare ad Anna Maria Bernabucci delle domande sulla vita di questa donna stra-ordinaria, tenace e rivoluzionaria per i suoi tempi e non solo.


Per le motivazioni vi invitiamo a visitare il sito dell’Osservatorio di Genere (www.osservatoriodigenere.com).

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