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Guardia Finanza Macerata, scoperte nei pressi di un casolare di campagna piante di marijuana coltivate a cielo aperto

di Redazione Picenotime

lunedì 19 settembre 2022

Incessante l’attività della Guardia di Finanza finalizzata alla prevenzione e repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, attraverso il controllo economico del territorio, che quotidianamente viene posto in essere dal Corpo mediante il dispiego di pattuglie operative.

Nell’ambito dei predetti servizi, rafforzati a seguito di quanto concordato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, i militari del Gruppo di Macerata, a seguito di pregressa attività info-investigativa, hanno effettuato un sopralluogo nei pressi di un casolare di campagna isolato, apparentemente disabitato, ubicato nell’entroterra maceratese.

Le approfondite ricerche effettuate nell’area consentivano di rinvenire, all’interno dell’orto adiacente alla citata abitazione, numerose piante di marijuana (dell’altezza di oltre due metri) coltivate a cielo aperto, che erano abilmente occultate da altra vegetazione.

Ritenendo sussistere la possibilità che nel casolare potesse nascondersi il responsabile della coltivazione e celarsi ulteriore sostanza stupefacente, i militari hanno proceduto ad effettuare una perquisizione d’iniziativa, come previsto dall’articolo 103 del D.P.R. 309 del 1990.

Le conseguenti attività di polizia giudiziaria hanno consentito di rinvenire nell’abitazione circa mezzo chilo di infiorescenze di marijuana, già essiccata, e di identificare, quale coltivatore e detentore della stessa, un cittadino di nazionalità italiana, già gravato da precedenti di polizia specifici nel settore del traffico e del consumo di sostanze stupefacenti.

Alla luce delle evidenze emerse, l’uomo, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, di concerto con il P.M. di turno alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, è stato segnalato alla predetta A.G. per la violazione di cui all’articolo 73 del D.P.R. 309 del 1990 e lo stupefacente rinvenuto è stato posto sotto sequestro.

L’operazione di servizio in parola si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo finalizzato a prevenire e contrastare i traffici illeciti e rientra tra i prioritari compiti della Guardia di Finanza la quale, costantemente, opera a salvaguardia della vita umana, concorrendo a tutelare l’ordinata e civile convivenza sociale, nonché la sicurezza pubblica.

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