Rapa presenta Pescara-Ascoli: “Solidarietà tra tifosi. Lapadula ha un conto aperto”

Abbiamo affidato alla penna di Luciano Rapa, direttore editoriale del seguitissimo portale abruzzese Pescarasport24.it, la presentazione dalla sponda biancazzurra dell'atteso match tra Pescara e Ascoli Picchio in programma Sabato 27 Febbraio alle ore 15 allo stadio "Adriatico-Giovanni Cornacchia" per la 28esima giornata del campionato di Serie B.

"Conta solo vincere. Voglio lo stadio pieno". Le parole di mister Oddo ad inizio settimana non lasciano dubbi. L'obiettivo è chiaro: tornare al successo, da subito. Il momento chiave del campionato pescarese, infatti, è arrivato. Le prossime cinque gare saranno fondamentali. Si parte dalla sfida interna all’Ascoli e si chiuderà il 21 marzo con la super sfida a Crotone; in mezzo, la gara casalinga con il Trapani, la trasferta di Vercelli e lo scontro diretto all’Adriatico contro il Novara di Baroni. E' il momento di pigiare sull'acceleratore. “Dobbiamo rosicchiare almeno due punti prima della sfida di Crotone”, ha detto Oddo. Poi, allo Scida ci sarà la resa dei conti. Più che pensare a staccare le inseguitrici, infatti, il tecnico pescarese punta a riprendere i pitagorici. “Più facile prendere la seconda posizione al Crotone o staccare di 10 punti le altre contendenti ai playoff? Io guardo avanti – è l'Oddo pensiero – e le due cose vanno a braccetto”. E allora niente sconti, bisogna tornare a correre. Dopo 7 vittorie consecutive a cavallo del giro di boa, appena due punti nelle ultime tre partite è il bottino totalizzato dalla Oddo's band. Non si può, però, parlare di fase calante. La squadra gioca – e lo fa bene – ma ha raccolto negli ultimi 270 minuti molto meno di quanto seminato. Per ingenuità (Salerno), per scarsa brillantezza (Vicenza) o per poca concretezza e sfortuna (Cagliari), i biancazzurri hanno lasciato per strada punti preziosi. Dietro non riescono a mantenere il ritmo delle tre lepri del campionato, ma Oddo solo con la coda dell'occhio guarda lo specchietto retrovisore. Guarda lontano all'orizzonte. E punta in alto, il più in alto possibile. E se il Cagliari è ormai irraggiungibile, a meno di clamorose ma non preventivabili crisi, nel mirino c'è il Crotone. Ma in casa Pescara si ragiona step by step, day by day. Ed allora c'è da affrontare in primis l'Ascoli, che scenderà all'Adriatico senza i suoi tifosi per l'ennesima cervellotica scelta delle Istituzioni. Per inciso: nonostante la rivalità, a mezzo social i supporters pescaresi si sono dimostrati solidali con gli ascolani, avendo vissuto qualche settimana fa analoga esperienza in occasione della trasferta di Salerno. Tornando alle questioni di campo, sarà una sfida ben diversa da quella di un girone fa. Non solo perchè il Picchio ha cambiato fisionomia, oltre che guida tecnica, ma perchè il Pescara è squadra diversa. Completata la fase di rodaggio, la squadra biancazzurra ha iniziato ad offrire buon calcio e a scalare posizioni. Definite anche le gerarchie interne – l'acquisto più costoso della sessione estiva, Cocco, è ormai un rincalzo -, la squadra ha incominciato ad ingranare. Non più pause ed amnesie, eccetto rare eccezioni, e con Campagnaro in campo ha trovato anche solidità in difesa. Aspetto questo sottolineato dall'invidiabile score di 10 vittorie su 10 partite. Ma l'argentino contro Cacia e soci non ci sarà, Oddo non vuole forzarne il recupero. Rientreranno molti assenti, però, e sarà un Pescara da battaglia. L'uomo copertina? Ovviamente Gianluca Lapadula, 16 gol ed una “fame” implacabile. E' lui l'uomo in più, quello in grado di esaltare con una giocata gli sforzi del collettivo. Con l'Ascoli ha un conto aperto e vuole rifarsi dell'autorete di Cagliari. Devis Mangia è avvisato...