Passaro presenta Benevento-Ascoli: “Cannavaro ha riacceso entusiasmo della piazza. Si riparte dal 3-5-2”

Abbiamo affidato alla penna di Domenico Passaro, giornalista dell'emittente televisiva campana Lab Tv, la presentazione dalla sponda giallorossa del match Benevento-Ascoli in programma Domenica 2 Ottobre alle ore 16:15 allo stadio "Vigorito" per la settima giornata d'andata del campionato di Serie B. 

Il cronometro scorre a scadenza fissata alle ore 16:15 di domenica per il primo Benevento targato Cannavaro. L’approdo del tecnico, Campione del Mondo del 2006, ha riacceso l’entusiasmo della piazza dopo la balbettante partenza in campionato con Fabio Caserta al timone. Una conferma, quella dell’ex tecnico, marcata fin dall’estate da perplessità da ogni lato e la sensazione è che la decisione presa solo la scorsa settimana altro che non sia stato un rinvio. Il cambio di guida tecnica è parsa l’unica strada per tentare una svolta, soprattutto mentale, di una squadra che ha palesato scarsa identità tattica, ritardo di condizione in molti interpreti ed anche un altalenante approccio in campo poi rispecchiato dai risultati. Cannavaro arriva a Benevento con l’intenzione di lanciarsi da allenatore anche nel calcio italiano, dopo le sue esperienze estere, e dal canto suo la società giallorossa punta sul blasone del nome e sulla sua gloriosa storia da calciatore per riscrivere, magari, un copione simile alle pagine firmate dal un altro Campione del Mondo, Pippo Inzaghi. Non a caso, lo stesso Cannavaro è stato presentato nello stesso luogo (Palazzo Paolo V) e con modalità molto simili a quelle che furono per SuperPippo, con il neotecnico che non ha voluto parlare di obiettivi, allineandosi subito al registro del nuovo corso sannita, ma assicurando il massimo impegno per una svolta. 

I primi target per il Pallone d’Oro 2006 sono quelli di plasmare la mentalità della squadra dopo aver dedicato gran parte del lavoro di questi giorni ad una crescita di condizione complessiva. In un primo momento, Cannavaro metterà da parte il suo credo calcistico, fatto di 4-3-3 ad alta intensità e ripartendo dal 3-5-2 “ereditato” dalle ultime settimane di Caserta per evitare eccessive drastiche rivoluzioni ed ulteriori fattori di disorientamento. Un po’ il tecnico dovrà anche fare di necessità virtù, perché la coperta a centrocampo è corta viste le assenze di Kubica e Viviani e con Schiattarella ancora non al top. E’ in attacco che potrebbe esserci qualche variazione, specie sull’assortimento del tandem, con il probabile schieramento di una seconda punta libera di svariare su tutto il fronte alle spalle di un riferimento come Forte o Simy. C’è curiosità, ma al tempo stesso prudenza, considerato soprattutto un avversario che si presenterà a Benevento alla caccia del suo di riscatto e con l’ex Bucchi che per il “Vigorito” sembra proprio aver ridisegnato un assetto, già adoperato proprio ai tempi giallorossi quando la sua squadra non navigava in acque tranquille. Con il nuovo, il Benevento sfida una parte del suo passato per provare a scrivere un nuovo futuro.