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Como-Ascoli, Gerardi: “Ricordo i gol pesanti a Nocerina e Albinoleffe”

di Redazione Picenotime

mercoledì 30 settembre 2015

In attesa del recupero di Simone Ganz, grande protagonista della cavalcata vincente negli ultimi playoff di Lega Pro, il Como sta facendo leva in attacco sulle giocate e sui gol di Osarimen Ebagua e di Federico Gerardi. Quest'ultimo, nato a Pordenone il 10 Dicembre 1987 ed autore di una rete nelle prime 4 gare giocate con il club lariano, vanta un passato con l'Ascoli nella seconda parte del campionato 2011/2012, con 15 apparizioni in campo e due gol pesanti che contribuirono all'incredibile salvezza in B targata Massimo Silva. In vista del match in programma Sabato 3 Ottobre allo stadio "Piola" di Novara abbiamo contattato in esclusiva Gerardi grazie alla collaborazione dell'ufficio stampa del Como.

Federico, morale alto dopo la prima vittoria stagionale contro il Novara?

Una vittoria serviva ed è finalmente arrivata, fondamentale per il morale. Finora avevamo raccolto poco nonostante buone prestazioni, siamo felici di questi primi tre punti, stiamo lavorando bene e ci stiamo preparando al meglio per la sfida con l'Ascoli. La nostra squadra sta prendendo forma, in 5/6 siamo arrivati negli ultimi giorni di mercato e non è stato così immediato il collaudo. A livello personale mi sto trovando bene in avanti al fianco di un giocatore importante come Ebagua. 

Salvezza tranquilla per il Como o si può aspirare a qualcosa di più?

Dobbiamo tenere i piedi ben saldi a terra, l'obiettivo è raggiungere la salvezza il prima possibile. Ho vissuto in prima persona l'ultima negativa annata a Cittadella ed i problemi sono iniziati proprio quando s'è iniziato a parlare di playoff. La Serie B è un campionato strano e particolare, proprio quando cominci a fare voli pindarici poi ti puoi tirare dietro la sfortuna e tutto può diventare molto pericoloso. 

Un vantaggio o uno svantaggio per voi giocare di nuovo sul sintetico di Novara?

Per noi è uno svantaggio, praticamente abbiamo giocato sempre fuori casa ed io personalmente mi trovo meglio a giocare sull'erba naturale. Vogliamo giocare al più presto nel nostro stadio, davanti ai nostri tifosi, che purtroppo non possono seguirci in massa a Novara. Siamo penalizzati da questo punto di vista. 

Quali sono i punti di forza dell'Ascoli a tuo avviso?

L'Ascoli ha avuto la grande fortuna di poter usufruire di 20 giorni in più per fare mercato e non a caso sono arrivati giocatori molto importanti ed esperti per la B come Cacia, Giorgi, Canini e Bellomo. E' una squadra completa e competitiva che dovremo prendere con le pinze. In questo torneo però a volte i nomi non bastano, basta vedere il Carpi nella scorsa stagione. Credo che l'Ascoli, da neopromossa come noi, punti innanzitutto a mantenere la categoria. 

Sono stati positivi i tuoi sei mesi nel Piceno?

Sono stati sei mesi buoni, ricordo perfettamente i due gol che realizzai contro Nocerina e Albinoleffe, due reti pesanti che regalarono sei punti e che contribuirono alla salvezza. Sono stato bene ad Ascoli, è una piazza fantastica per giocare a calcio, anche se purtroppo non fui in grado di esprimere tutto il mio potenziale per dei problemi di pubalgia che fortunatamente in seguito sono riuscito a risolvere. Quando arrivai nel Gennaio 2012 eravamo nelle parti basse della classifica, poi fummo protagonisti di una scalata pazzesca e riuscimmo a restare in Serie B. Sono rimasto molto legato a Sbaffo, che ora è di nuovo mio compagno di squadra, ed anche a capitan Di Donato. 

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federico gerardi ai tempi dell'ascoli

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