Ascoli Calcio, Mendes: “Ora siamo pronti a fare le partite come vuole Castori. Nei secondi tempi addosso agli avversari”

Pedro Mendes è l'uomo del momento in casa Ascoli dopo aver realizzato 10 gol in 22 gare del campionato di Serie B, l'ultimo pesantissimo nel match vinto 2-0 contro il Como allo stadio "Sinigaglia". Il 24enne attaccante portoghese occupa la seconda posizione nella classifica cannonieri del torneo cadetto alle spalle di Daniele Casiraghi del Sudtirol (primo con 12 marcature).

"A Parma avevamo giocato senza paura. Col Bari non avevamo iniziato bene, ma nella ripresa è stata un'altra partita ed abbiamo pareggiato 2-2. Dicono che l'espulsione di Odenthal abbia pesato a Como, ma è arrivata perchè attaccavamo. Abbiamo segnato su palle inattive, ma pure quelle di allenano - ha dichiarato Mendes sulle pagine dell'edizione odierna della "Gazzetta dello Sport" -. Castori? Ha un approccio intenso e forte. Quando è arrivato a metà Novembre non eravamo preparati per fare una partita come vuole lui, ora sì. Nei secondi tempo siamo addosso all'avversario, stiamo bene. Il primo difensore è l'attaccante. Il Como sa giocare bene, dovevamo fare pressione. Io cerco di essere utile fino al 90' ed ora ho la gamba per farlo. Viviano è il compagno che mi passa più la palla? Significa che facciamo un calcio che guarda in avanti. Alcuni pensano che giochiamo solo così ma l'obiettivo nel calcio è fare gol e bisogna essere vicini più alla loro porta che alla nostra. Viviano ha un buon piede, io ho un buon fisico per difendere la palla. Chi mi ha sorpreso finora in B? Como, Parma e Cremonese. Ma anche chi è sotto di noi. La Feralpisalò ama giocare e non ha paura. Contro chi gioca bene col pallone dobbiamo essere più forti senza. Il calcio è così, si gioca più senza la palla che con - ha aggiunto il centravanti sotto contratto con il Picchio fino al 30 Giugno 2025 -. Segno in tutti i modi? La palla mi può arrivare alta, bassa, bella o brutta, ma può esser el'unica della partita ed è la più importante del mondo. Chi mi ha donato la versatilità? Mio padre. Da motociclista mi ha passato la mentalità vincente, La Domenica mi portava al parco, mi allenava, calciava la palla e io stoppavo e se non lo facevo bene non si andava via. 3 rigori realizzati su tre? Studio i portieri. Guardo se è alto o basso, se si muove o se parla. Se parla di solito ha più paura di me, non lo ascolto, tanti si spaventano ma io mi alleno tutta la settimana e so dove calcerò. Brenno, il portiere del Bari, parla portoghese. Prima del rigore ha voluto dirmi dove avrei tirato, dopo che gli ho segnato mi ha detto: "Ehi, l'hai calciata dall'altra parte". E io ho risposto: "Eh certo, sapevo che mi avevi studiato". Credo che oggi sia più dura segnare. Non dico che siamo al 50-50 per chi tira e chi para, ma ci siamo vicini". 

Picenotime.it è anche su Whatsapp. E' sufficiente CLICCARE QUI per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati!