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Grottammare, inaugurata la mostra sui doni di Sisto V alle terre del Piceno

di Elisa Mori

domenica 27 giugno 2021

Nel pomeriggio di ieri la Chiesa di San Giovanni Battista, nel vecchio incasato di Grottammare, ha aperto i battenti per l’inaugurazione della mostra “I doni di Sisto V alle terre del Piceno: un percorso nei Musei Sistini”.

L’esposizione fa parte del fitto programma delle celebrazioni per il V centenario della nascita del papa Sisto V (Grottammare, 13 dicembre 1521) e, insieme alle altre sedi che compongono il circuito dei Musei Sistini, rappresenta un’importante occasione per poter ammirare una selezione di capolavori legati alla figura del pontefice.

La mostra, a cura di Paola Di Girolami, Alessandro Marchi e Benedetta Montevecchi, vuole ribadire il ruolo centrale di una figura come quella di Felice Peretti, salito al soglio pontificio nel 1585 con il nome di Sisto V e terminato nel 1590, anno della sua morte. I cinque anni di pontificato sono stati tra i più memorabili della storia del papato, egli ha riformato l’ordinamento dello Stato Pontificio e si è dedicato alla trasformazione dell’impianto urbanistico di Roma, conferendogli l’assetto di una capitale moderna.

Ma Sisto V ha un legame particolare anche con arti, tra le costruzioni romane più importanti si rammentano il Palazzo Lateranense, la Cappella Sistina di Santa Maria Maggiore, l’involucro architettonico della Scala Santa e il Palazzo del Quirinale.

Il percorso di mostra, esaltato dal rosso intenso dell’allestimento, si apre con tre oggetti significativi: un ritratto del pontefice della fine del XVI secolo che costituisce un pregevole esemplare appartenente alla serie dei ritratti di uomini illustri dell’antichità, un calice in argento che reca sotto la base l’iscrizione “F. FELIX. PERETTUS DE M. A. EP. S. AGAT.” afferente agli anni in cui il prelato copriva la carica episcopale a Sant’Agata dei Goti e infine la medaglia in bronzo di Camilla Peretti, sorella del pontefice, realizzata dallo scultore fiorentino Domenico Poggini.

La sequenza di capolavori prosegue con una selezione di paramenti sacri raffinatissimi, come il parato pontificale in raso di seta rosso, composto da un piviale, una pianeta, due tonacelle, una stola, due manipoli, borsa e paliotto donato da Sisto V nel 1589 alla cattedrale di Montalto. A quest’ultimo si aggiunge anche una pianeta in damasco di seta verde che il pontefice lascia sempre alla medesima cattedrale.

Argentiere Centro Italiano (1566 - 1570) Calice del Vescovo Felice Peretti, Argento fuso, sbalzato, inciso, cesellato e dorato ad amalgama, Grottammare, Museo Sistino

Non meno importante è il Crocifisso del XIII secolo proveniente dal Convento di San Francesco alle Fratte a Montalto dove Felice Peretti prese i voti. Il percorso inoltre offre l’opportunità di poter ammirare, per chi ancora non lo avesse fatto, due pregevoli tavole di Vittore Crivelli, facenti parte dell’esposizione permanente, rinvenute nel 1968 in occasione dei restauri della chiesa dove erano state impiegate come supporto per le tegole del tetto. Si tratta di due scomparti, raffiguranti San Sebastiano e San Rocco, datati agli anni Novanta del Quattrocento, che con molta probabilità facevano parte di un polittico un tempo esistente nella Chiesa di San Giovanni Battista.

Vittore Crivelli, San Sebastiano e San Rocco (anni Novanta del XV secolo), tempera su tavola, Grottammare, Museo Sistino 

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