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Come scegliere i guanti, prima protezione nell'ambiente lavorativo

di Redazione Picenotime

venerdì 08 gennaio 2021

Buona parte delle persone usa le mani per lavorare, che vanno protette adeguatamente con appositi guanti.

Innanzitutto bisogna individuare la taglia più adatta, misurando il punto più largo della mano, generalmente le nocche, con un metro. La circonferenza misurata, espressa in centimetri, indica la taglia più indicata.

Si tratta di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) che vanno scelti in base all'ambiente lavorativo. Per avere una panoramica completa è opportuno visitare il sito di RAJA, la cui vetrina online propone un ventaglio ampio e variegato di guanti protettivi.

Bisogna controllare per prima cosa la presenza della dicitura CE, che attesta la conformità del prodotto alle normative europee.

Altro importante simbolo è EN 420, una norma europea attestante che: i guanti non devono contenere sostanze allergiche; devono essere progettati secondo le dimensioni della mano europea; i valori del pH devono essere quanto più neutri possibili.

Nelle industrie, ed in generale dove si lavora con macchine, è opportuno utilizzare modelli con la dicitura EN338, che protegge le mani da rischi meccanici come strappo, levigatura, taglio con lama e perforazioni.

A seconda degli ambienti lavorativi, questi dispositivi possono essere realizzati con materiali diversi.

I modelli in nitrile spalmato, molto resistenti alle abrasioni, sono indicati in ambienti oleosi, nelle industrie tessili, delle materie plastiche ed automobilistiche.

Nel settore edile, nell'industria leggera e nell'artigianato, sono consigliati i guanti high-tech fluo, confortevoli e traspiranti.

I modelli in poliuretano spalmato, che assicurano un'elevata resistenza alle abrasioni ed agli strappi, sono perfetti per le manipolazioni di piccoli oggetti, il bricolage e l'artigianato.

Quelli in pelle fiore di bovino sono molto gettonati nell'industria meccanica, nell'edilizia, nella falegnameria e nella carpenteria.

Nell'industria leggera e nelle lavorazioni taglienti sono consigliati i guanti antitaglio, resistenti, elastici e traspiranti.

In un altro settore molto delicato, come quello dell'industria chimica, è opportuno indossare dispositivi che riportano il simbolo EN 374. Questo standard garantisce un'elevata protezione contro le sostanze chimiche, ma anche i microrganismi.

In questo ambito generalmente si usano modelli in lattice, ottimi per lavori delicati e di breve durata.

Tra le soluzioni disponibili in commercio ci sono quelle con talco, che assorbe l'umidità ed il sudore e garantisce un notevole comfort. Non sono però indicate per gli ospedali o nell'industria alimentare.

Per chi lavora e manipola oggetti e prodotti molto delicati, come gioielli, vetro o componenti elettronici, i guanti in vinile sono perfetti.

Per le attività a basso rischio ci sono due opzioni: i guanti in cotone interlock ed in nitrile.

I primi sono perfetti per la movimentazione di oggetti delicati o per operazioni di finitura, poiché non lasciano impronte e sono pratici da usare; i secondi sono ideali per la lucidatura di gioielli, i lavori da parrucchieri e la preparazione di alimentari.