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Risalgono le richieste di mutuo dopo il crollo del 2017: Ascoli Piceno a +137,2%

di Redazione Picenotime

martedì 02 ottobre 2018

Il 2017 non è stato un buon anno per il mercato dei mutui e contrastanti sono anche i segnali relativi al primo trimestre del 2018. Dal Report del Gruppo Studi di Tecnocasa emerge, infatti, che l’anno si apre, a livello nazionale, con un perdita di circa 5 punti percentuali rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso, perdita che va comunque ridimensionata alla luce di alcuni chiarimenti. Bisogna, infatti, sottolineare che il settore dei finanziamenti ipotecari ha registrato negli ultimi quattro anni numero estremamente positivi, grazie fondamentalmente alle surroghe, ossia la possibilità di traslocare il proprio mutuo in una banca che offre condizioni migliori. Il ricorso a questo strumento, introdotto con la Legge Bersani e molto apprezzato dai consumatori, ha, infatti, compensato la sostanziale crisi delle richieste di mutui prima casa.

Dal secondo trimestre dell’anno scorso si è assistito a una decisa, ma naturale, riduzione di richieste di surrogazioni, in quanto la maggior parte dei prodotti finanziari fuori mercato, mutui stipulati prima dell’entrata in vigore del Decreto, erano stati rinegoziati.

A contrapporsi al calo delle surroghe è stato un deciso rialzo dei mutui prima casa, tra mutuo standard e mutuo INPDAP, segnale, quest’ultimo, che va letto in positivo, al di là di quanto dicono i numeri (maggiori informazioni su http://www.calcoloratamutuo.org/guida/inpdap).

Fatta questa doverosa premessa, è importante, però, segnalare che i dati relativi alla nostra regione sono eccellenti e si dimostrano in netta controtendenza rispetto al trend nazionale. Ascoli Piceno, addirittura, si piazza sul secondo gradino del podio, con un eccellente + 137,2%, seconda solo a Sassari, che segna un incremento di volumi pari al 168%; ottima anche la performance di Ancona, con il suo +61%.

Entrando nel dettaglio, le famiglie marchigiane hanno ricevuto 313,2 milioni di Euro per acquistare l’abitazione, a fronte dei 11.176 milioni erogati alle famiglie italiane, per una quota di mercato che corrisponde al 2,66% e un incremento del 33,5% rispetto allo stesso trimestre del 2017.

A livello provinciale, oltre al già segnalato record a tre cifre della nostra provincia, che corrisponde a un controvalore di 69,9 milioni, risultato da paragonare ai 171,7 milioni erogati nel corso di tutto il 2017 per comprendere il valore effettivo del dato, e del grande risultato di Ancona, 142,2 i milioni erogati a fronte dei 379,7 del 2017, meritano attenzione anche i risultati ottenuti dalle altre province.

Fermo, ad esempio, resiste con il suo +1%, per un controvalore di 18,6 milioni che se paragonati ai 70,7 dell’intero 2017 fanno una figura dignitosa.

Male, quasi malissimo, invece, Macerata, volumi erogati pari a 31,2 milioni contro i 136,6 dei dodici mesi precedenti, e Pesaro Urbino, che con i suoi 51,3 milioni erogati segna il -16,6% rispetto al primo trimestre 2017.

Possiamo concludere affermando che l’altalena tra surroghe e compravendita immobiliari abbia già trovato, almeno nel territorio marchigiano, il suo punto di equilibrio. I tassi dei mutui ai minimi storici e i prezzi delle case ancora molto bassi certamente hanno aiutato tutto il comparto e il periodo d’oro sembra poter durare ancora qualche mese, almeno a sentire gli esperti del settore.


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