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Istituto Superiore Sanità, Brusaferro: “In Italia crescita lenta grazie a sforzi fatti durante le feste”

di Redazione Picenotime

venerdì 15 gennaio 2021

Altra importante conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale Covid-19 della Cabina di Regia con il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza.

La cabina di regia per il periodo 4-10 Gennaio osserva un peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese. L’incremento dell’incidenza è stato comunque contenuto grazie alle misure di mitigazione adottate nel periodo festivo.

Si evidenzia, in particolare, il valore elevato di incidenza nella settimana di monitoraggio nella Regione Veneto (365,21 per 100.000 abitanti), PA di Bolzano (320,82), Emilia Romagna (284,64), e Friuli Venezia Giulia (270,77). L’incidenza su tutto il territorio è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni e una criticità di tenuta dei servizi con incidenze elevate.

L’indice di trasmissione nazionale è in aumento per la quinta settimana consecutiva e sopra uno. Due Regioni/PPAA (Bolzano e Lombardia) hanno un Rt puntuale maggiore di 1,25 anche nel limite inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 3, altre 9 (Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta) hanno un Rt puntuale maggiore a uno nel limite inferiore, compatibili con uno scenario tipo 2. Le altre 10 hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno ma sono tutte, tranne una, con un Rt medio sopra uno o appena sotto.

L’epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale. Tale tendenza a livello nazionale sottende infatti forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’elevata incidenza impongono comunque incisive misure restrittive.

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BRUSAFERRO: "Il quadro europeo che riportiamo ci mostra un’Europa che è ancora in piena pandemia e questo ci induce a mantenere le misure intraprese. La curva italiana si dimostra in lieve crescita anche se in parte ancora stabile. C’è una crescita in quasi tutte le regioni, anche se ce ne sono alcune in decrescita, come per esempio il Veneto. La soglia per scendere dalla fase di mitigazione alla fase di contenimento è di 50 casi per 100mila abitanti. Alcune regioni hanno un’incidenza a sette giorni particolarmente significativa e questo significa l’adozione di misure restrittive per mitigare il contagio. La mappa nazionale mostra come non vi sia un solo Comune con un livello di contenimento adeguato. Per quanto riguarda le classi di età di chi contrae il virus, le grafiche che mostriamo descrivono un interessamento delle persone giovani. I quadri clinici di chi contrae l’infezione mostrano come il numero dei casi asintomatici, lievi e paucisintomatici, così come quelli severi e critici sono stabili, caratterizzando l’epidemia come abbastanza stabile, ma dobbiamo comunque abbassare il numero dei casi positivi. Guardando all’Rt c’è sostanzialmente una crescita a livello nazionale, raggiungendo l’1,09 e questa è la quinta settimana consecutiva in cui aumenta costantemente. La curva che indica i ricoveri in area medica mostra un lieve aumento in terapia intensiva e nelle aree mediche, siamo ancora leggermente sotto soglia ma la maggior parte delle regioni sono a ridosso o oltre la soglia. Lo scenario di probabilità che nel prossimo mese si possono superare le soglie in modo significativo, riguarda molte regioni e questo ci da indicazioni sull’opportunità di dover intervenire rapidamente. L’età mediana di chi si contagia e decede resta stabile mentre si riduce il tasso di letalità. Ci sono nuovi casi in tutte le regioni o quasi, c’è un trend in crescita nella maggioranza delle regioni anche se alcune sono in contro tendenza, come il Veneto di cui abbiamo detto. Per quanto riguarda superamento delle soglie in area medica e intensiva, ci sono diverse regioni che hanno superato l’impatto da moderato ad alto. La situazione complessiva del rischio indica che nessuna regione è a rischio basso, ci sono quattro regioni a rischio di progressione moderata ma le rimanenti sono a rischio alto. Ci sono poi diverse regioni con Rt sopra 1, alcune ne superano anche il limite inferiore a 1,25. Questo ha condotto il Comitato Tecnico Scientifico e la Cabina di Regia a considerare questi dati che risalgono a domenica scorsa per il contagio ma a lunedì per i posti letto, che nelle ultime due settimane c’è una sostanziale crescita del contagio e che le misure di restrizione e mitigazione sono importanti in una fase, come questa, ancora molto delicata. Abbiamo raccolto dei frutti rilevanti nella mitigazione della curva ma serve che si appiattisca e decresca. Le misure e gli sforzi fatti nel periodo delle festività hanno contenuto questa risalita impedendo l'impennata della curva”.

REZZA: “L’approvazione dei nuovi vaccini avverrà nelle prossime settimane, aspettiamo in primis l’Ema e poi l’Aifa. Inutile nascondere che sia AstraZeneca che Johnson&Johnson non sono disponibili e presenteranno domanda di presentazione dei dati per l’approvazione più avanti. Credo che la fase di vaccinazione per i grandi anziani inizierà presto, se viene rispettata la tabella di marcia, la fase 2 si avvierà quindi al meglio. L’approvvigionamento dei vaccini non dipende da noi, ricordo che abbiamo iniziato con alcuni giorni di anticipo la fase 1, grazie all’anticipazione della consegna dei vaccini da parte di Pfizer. Ho sentito anch’io dei possibili ritardi di Pfizer, il commissario Arcuri potrà avere e dare qualche informazione in più. Mi aspetto, tuttavia, che non vi siano problemi particolari, che comunque se dovessero esserci riguarderebbero tutti i paesi europei. Essendo stata l’Italia zona rossa per molti giorni, nelle settimane precedenti, avrebbe potuto frenare la corsa del contagio, ma oggi abbiamo visto che c’è stato un incremento del virus che però è stato contenuto. Sicuramente le misure intraprese hanno contribuito, si può far meglio ma continuando a trovare un equilibrio per non deprimere le esigenze anche produttive e sociali del Paese. Per i test antigenici la novità di oggi sarà la presenza delle colonne dedicate agli esiti dei test antigenici. E’ da tempo che le Regioni ed altri attori chiedevano che fossero riportati i risultati dei test antigenici, noi avevamo detto che li avremmo inseriti non appena possibile, ed è stato possibile con la circolare che abbiamo emanato come ministero per fare chiarezza, anche dal punto di vista delle tipologie di test, di prima ed ultima generazione e degli studi dell’Ecdc. Ci sono alcuni antigenici che possono essere paragonati al gold standard dei tamponi molecolari. I test possono favorire quindi l’assunzione di decisioni di sanità pubblica in tempi rapidi“. 




Silvio Brusaferro e Gianni Rezza

Silvio Brusaferro e Gianni Rezza

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