Ascoli, Ciccoianni post Avellino: “99 arbitri su 100 avrebbero concesso il rigore”

Il ''day after'' l'importante successo dell'Ascoli Picchio al ''Partenio-Lombardi'' di Avellino abbiamo intervistato l'azionista bianconero Gianluca Ciccoianni.

L'Avellino protesta per due episodi arbitrali: il contatto in area tra Augustyn e Ardemagni e il decisivo rigore concesso all'Ascoli per l'intervento con il braccio di Perrotta su tiro a colpo sicuro di Cacia. Quale è il suo giudizio in merito?

A scanso di equivoci iniziamo con il dire che l'Ascoli non ha usufruito di nessun tipo di svista o errore arbitrale al "Partenio-Lombardi". Il presunto rigore su Ardemagni di cui parla anche Novellino non esiste, Augustyn interviene sul pallone che prosegue la sua traiettoria in maniera dritta. Non ho visto neanche tutte queste proteste veementi da parte dei giocatori biancoverdi e dello stesso Ardemagni. Un episodio che non si può minimamente paragonare all'intervento falloso in area di Volta su Cacia in Ascoli-Perugia, quando il difensore biancorosso colpì la gamba del nostro attaccante pronto a calciare in porta. Il rigore a nostro favore? 99 arbitri su 100 lo avrebbero concesso. Perrotta effettua una vera e propria parata intervenendo a braccia larghe ed aumentando il volume del proprio corpo. Ho rivisto mille volte il replay di quell'azione ed ho la forte convinzione che abbia colpito il pallone con il bicipite del braccio piuttosto che con quella spalla tanto invocata dagli addetti ai lavori di Avellino. Non so chi o cosa dia loro tale convinzione, l'arbitro era ben piazzato e non ha avuto dubbi in merito, lo sviluppo dell'azione lascia propendere verso la giusta concessione del rigore, se Perrotta non si oppone con le braccia alzate Cacia fa gol, è stato un intervento al 100% da portiere piuttosto che da difensore. Lo stesso Perrotta avrebbe dovuto essere espulso nel primo tempo, e non capisco perchè nessuno lo abbia fatto notare, per un calcetto a gioco fermo ai danni di Cassata, le immagini ed i replay di Sky sono stati piuttosto emblematici in tal senso. Non mi piace tutto questo vittimismo, evidentemente gli altri sono più bravi di noi a "piangere" in maniera esagerata. Era successo anche di peggio a Cittadella, quando fu sollevato un polverone incredibile per l'espulsione di Litteri, una circostanza in cui è stato applicato in maniera rigida il regolamento, ma che di certo non rappresenta uno scandalo. Lo stesso Litteri, è bene ricordarlo, andava già espulso dopo tre minuti per un'entrata durissima su Bianchi. Non vorrei che in vista dell'importantissima sfida salvezza con il Latina passasse il messaggio, anche sui media nazionali, che l'Ascoli sia riuscito a vincere ad Avellino grazie ad "aiutini" arbitrali. Non ci sto, anche i nostri tesserati in sala stampa al "Partenio-Lombardi" sono stati quasi colti di sorpresa dalla levata di scudi dei giornalisti avellinesi che hanno subito parlato di respinta con la spalla, non capisco ancora in base a quale tipo di convinzione o di immagine nitida che possa attestare e confermare tale affermazione. Comprendo che ognuno debba tirare acqua al proprio mulino, ma bisogna cercare di essere il più possibile oggettivi, è come se noi in vista del match con il Latina dovessimo tirar fuori il clamoroso stop con il braccio di Acosty dell'anno scorso che provocò la decisiva autorete di Canini al "Francioni"... Senza tornare alla scorsa stagione con le "prodezze" di Baracani e tante altre circostanze da moviola avverse, anche in questo campionato il bilancio dell'Ascoli in merito agli episodi arbitrali è ampiamente in passivo. A Pisa non ci è stato fischiato un rigore per un lampante tocco con il braccio in area di Di Tacchio nei minuti finali quando eravamo sotto di un gol, così come con il Verona non c'è stata uniformità di giudizio sul gol assegnato a Pazzini nonostante la spinta su Mengoni (eravamo sullo 0-0) e sulla mancata rete dell'1-1 di Augustyn per la segnalazione di un fallo sul portiere Nicolas. A Carpi, quando eravamo in vantaggio per 1-0, non è stato espulso Poli con conseguente rigore per un chiaro intervento falloso da ultimo uomo su Addae pronto a calciare in porta. A Frosinone, poi, il gol del vantaggio di Soddimo a fine primo tempo è nato da un evidente stop con il braccio, per non parlare di quanto successo con il Perugia quando ci sono stati negati tre calci di rigore con la "ciliegina" finale del fallo di Volta su Cacia. A Brescia, nonostante la brutta prestazione, altro rigore solare negato sullo 0-0 per intervento da karate di Somma su Carpani. E mi voglio fermare solamente agli episodi più eclatanti...

Quanto è stato importante tornare al successo dopo oltre un mese?

Di positivo c'è il risultato ed il fatto di aver subito reagito alla pessima prestazione di Brescia. La squadra ha mostrato grinta e determinazione, ma si può e si deve fare meglio, soprattutto quando rientreranno i giocatori che sono fuori per problemi fisici. Ora abbiamo due importanti gare in casa con Latina e Entella che ci potrebbero far guadagnare diverse posizioni in classifica, spero che il fatto di tornare a giocare al "Del Duca" ci dia una forte spinta, contando anche sul tifo bollente che sarà assicurato dalle migliaia di tifosi assiepati sulla tribuna mobile in corso di allestimento sotto la Curva Sud a pochi metri dalla linea di porta.

Ha fatto bene Aglietti ad usare il "pugno duro" con Addae e Jaadi?

Ha fatto benisssimo, ho apprezzato molto la decisione del nostro allenatore. Erano diversi anni che in casa Ascoli non venivano fatte scelte così decise, dure e categoriche, non si deve guardare in faccia a nessuno e chi sbaglia deve pagare. Conta solamente il bene dell'Ascoli, il gruppo viene sempre prima del singolo, ci stiamo giocando la salvezza e non sono ammesse leggerezze.