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Arquata, termina la Festa Bella di Spelonga. Franchi: ''Le nostre tradizioni, occasione per normalità dopo il sisma''

di Redazione Picenotime

lunedì 29 agosto 2022

Si è conclusa ieri nel paese di Spelonga la Festa Bella, rievocazione storico folkloristica della Battaglia di Lepanto e in onore della Madonna della Salute. Un mese di festa per Spelonga e Arquata tutta, che riparte ancora una volta con le sue tradizioni con un intenso legame tra passato, presente e futuro. Emozionanti e coinvolgenti i passaggi di rievocazione storica come l'arrivo dell'Albero dai boschi dei Monti della Laga e l'alzata dell'Albero che quest'anno è stata indietreggiata di alcuni metri rispetto al pre-sisma. Tanti gli appuntamenti musicali con Luca Barbarossa, Piceno Pop Chorus, Filippo Graziani, e Mirko Casadei. Molto apprezzato lo spettacolo con Neri Marcorè e quello con la Compagnia dei Folli. La Festa Bella si è conclusa con la celebrazione della Messa presieduta da Monsignor Gianpiero Palmieri e la solenne processione per le vie del paese, alla presenza delle delegazioni delle città gemellate come Venezia, Marino Laziale, Porto Recanati e Casamicciola di Ischia. Il 4 settembre si terrà il pranzo di chiusura con accompagnamento musicale, estrazione lotteria e premiazione del Palio dei Rioni. E' una rievocazione, quella della Festa Bella, davvero seguita, partecipata e organizzata nei minimi dettagli dagli abitanti di Spelonga, che si tiene ogni tre anni. Partecipata se si pensa che 150 uomini si recano al bosco, scelgono il tronco idoneo come “palo” da tagliare, poi partono alla volta del paese. Un percorso sicuramente insidioso, che richiede forza e concentrazione, che si conclude nella piazza del paese. 

Michele Franchi, sindaco di Arquata. “Ieri è stata l'ultima giornata della Festa Bella. Ha rappresentato l'occasione per tornare un pò alla normalità, anche se sappiamo benissimo che sul lato ricostruzione delle case tanto bisogna ancora fare. Durante l'estate ci sono state altre feste religiose e non, la processione a Piedilama, la festa a Capodacqua, la cena delle Fate a Pretare, Trisungo la farà a breve. La Festa Bella è molto conosciuta anche perche si svolge nell'intero mese di Agosto, è ricca di eventi, storia, cultura, gastronomia, tradizione come il trasporto dell'albero e l'alzata del palo, la gara dei Rioni, gli addobbi del paese. La parte religiosa e culturale che dà lustro alla Festa.  Abbiamo avuto la visita di tantissime persone, ma c'è bisogno di strutture ricettive. A ottobre ci sarà Marrone che Passione, il prossimo anno la Leggenda delle Fate a Pretare, la festa a Capodacqua. Dobbiamo fare in fretta, fare in modo che i Piani di Recupero possano partire il prima possibile e che si possa tornare a una normalità, che per ora non abbiamo. Fare festa, far ripartire le tradizioni e la storia ci fa ben sperare per il futuro.  Di pari passo, dobbiamo giocare la partita dei Psr, delle opere pubbliche appaltate. Ci auguriamo che le ditte che hanno aperto i cantieri ad Arquata possano avere un continuum. Nella parte storica di Arquata capoluogo avverrà lo smontaggio controllato, per far sì che venga chiusa definitivamente l'Ordinanza Speciale.  In quest'ottica, portare avanti le tradizioni aiuta il territorio a ripartire.”

All'ultima giornata della Festa Bella ha partecipato anche l'assessore regionale Guido Castelli, che è salito anche sul palco nella piazza di Spelonga. “Sono sempre rimasto meravigliato, estasiato, compiaciuto della vostra accoglienza. La Festa è vostra, ma un po' di tutti. Sapete custodire una tradizione meravigliosa, avere radici così forti è insegnamento per tutti. Guai a chi perde la memoria di sé. A Spelonga questo non succede, perche avete braccia forti, idee chiare e radici profonde. Voi siete la gente del terremoto, devo ringraziare il sindaco Michele Franchi perchè con il suo modo bonario ma deciso è il migliore partner per arrivare alla Ricostruzione.”

Siamo tornati all'essenza di ciò che siamo noi di Arquata, fare festa, riunirci, è vero che l'unione fa la forza. Mi ricordo già da quando ero piccolo, c'era un'atmosfera che ti fa crescere con sani principi, siamo gente di montagna, genuina, che ha cuore” - conclude il sindaco Michele Franchi, emozionato sul palco. 




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