Come Diventare Interior Designer nelle Marche

di Redazione Picenotime

sabato 19 marzo 2016

Sono sempre di più i giovani che, non solo nelle Marche, ma anche in tutta l'Italia, vorrebbero intraprendere una carriera da interior designer, cioè da arredatore degli interni. Ma come riuscirci? Innanzitutto bisogna essere ben consci che non si diventa interior designer da un giorno all'altro, e oltre ad avere un talento naturale per gli arredamenti ed esserne appassionati, bisogna anche seguire un percorso di formazione specifico. Sarà quest'ultimo a sviluppare le abilità dell'apprendista e fornire tutti gli strumenti necessari per svolgere questo mestiere in completa autonomia. Compreso questo, bisogna anche conoscere che ogni interior designer può essere specializzato in diversi ambiti di arredamento degli interni: vi è, per esempio, l'home decoration (che prevede l'arredamento delle abitazioni private), ma anche l'outdoor designer (cioè l'arredamento degli spazi fuori dall'abitazione); per non citare l’esperto nel design degli spazi pubblici, come gli alberghi, i ristoranti, ecc.

Dunque, il primo passo da intraprendere in questo ambito è quello di scegliere che tipo di designer si vuole diventare. Quindi si deve cercare una università o scuola specializzata (non obbligatoriamente nella città più vicina all’aspirante designer: talvolta potrebbe essere necessario spostarsi in Ancona, ad Ascoli Piceno oppure a Pesaro pur di seguire dei corsi di formazioni validi). Una volta che avete raccolto tutte le informazioni necessarie (si consiglia di stilare una lista di corsi che sono sembrati validi), è consigliabile recarsi direttamente presso la sede del corso e approfondirne i dettagli. Solo così sarà possibile scoprire molti dettagli relativi ai corsi di studio che alla prima vista sono sfuggiti e conoscere dal vivo una scuola di design. In particolare, a Urbino ha sede l'ISIA, un Istituto superiore per aspiranti designers. Ma anche in altre grandi città delle Marche è possibile trovare dei corsi, sia base che di specializzazione, per gli apprendisti.

Tuttavia, oltre all'iscrizione ai corsi di formazioni, è consigliabile anche intraprendere un percorso da autodidatta, prendendo sempre più confidenza con gli arredamenti della propria abitazione o dell'abitazione dei propri amici o vicini. Se si è davvero appassionati, è possibile iniziare a studiare autonomamente i vari stili, dal classico al moderno, passando per la storia e lo sviluppo di quel che da molti viene considerata essere persino una scienza. L'aspirante designer deve imparare a sfruttare ogni occasione per mettere in mostra le proprie qualità migliori: che siano le feste del paese, l’arredo bagno della casa al mare, o un semplice allestimento delle case di accoglienza per i bisognosi, si deve sempre fare pratica. In fondo il segreto più grande di questo lavoro è che, appunto, non esiste alcun segreto, se non quello di allenarsi il più possibile e affinare le proprie doti nel tempo.

Durante i vostri primi passi, è opportuno creare un portfolio dei lavori di arredamento compiuti. Questo è necessario per farsi conoscere e avere maggiori possibilità di farsi assumere dalle persone in cerca di un interior designer. Spesso le persone alla ricerca di un esperto per la propria abitazione sfruttano la Rete, e pertanto più visibilità hanno i progetti compiuti sul web, più possibilità si ha di venire assunti. 

Per svolgere dei lavori servirà spesso un fornitore di materiali e per individuare quello giusto bisogna spendere e fare acquisti in grandi quantità. Tuttavia è possibile anche trovare dei fornitori molto economici, specie in dei negozi di svendita materiali.

Per iniziare a lavorare una volta conseguito il classico ‘pezzo di carta’, si può inviare un curriculum vitae as un negozio di mobili d'arredamento o un magazzino di arredi. Abbinando le proprie capacità stilistiche alla vendita degli arredi, si può mettere in mostra le proprie qualità acquisite durante il percorso di studi e di lavoro, guadagnarci e quindi aprire una propria attività.


Ph: Viviana Pitrolo architetto / Homify

Ph: Viviana Pitrolo architetto / Homify

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