Piscine ad acqua salata: come funzionano e quali vantaggi hanno
di Redazione Picenotime
mercoledì 12 giugno 2024
Le piscine ad acqua salata sono un’ottima alternativa alle tradizionali piscine che impiegano il cloro, in quanto consentono di evitare l’utilizzo di un prodotto chimico che, in alcuni casi, può provocare fastidio nei soggetti sensibili. Per ovviare agli inconvenienti dovuti alla presenza di cloro in acqua senza rinunciare a mantenere una disinfezione ottimale, l’utilizzo del sale è una delle soluzioni più adottate e sicure. Andiamo a vedere come funzionano le piscine ad acqua salata, quali sono i vantaggi e come si può convertire una vasca tradizionale in una ad acqua salata.
Cosa sono le piscine ad acqua salata
Le piscine ad acqua salata funzionano per mezzo dell’elettrolisi del sale. Questo processo prevede la scomposizione della molecola di cloruro di sodio in due ioni caricati elettricamente, lo ione cloro negativo e lo ione sodio positivo. Il sale, commercializzato sia sotto forma di pastiglie che sfuso in sacchi, si aggiunge all’acqua della piscina in piccole quantità. L’acqua salata viene pompata all’interno della piscina, passando attraverso il generatore di cloro, dove riceve una piccola corrente elettrica che genera la reazione chimica che separa cloro e sale. Il cloro così formato si usa per disinfettare l’acqua della piscina e, diversamente dalle piscine tradizionali dove il cloro va aggiunto manualmente, qui viene prodotto in maniera continua, per una pulizia costante e profonda della vasca. Un apposito clorinatore applicato nell’impianto idraulico, dunque, provvede alla continua igienizzazione della piscina tramite immissione di acqua contenente cloro naturale e ipoclorito di sodio.
Come convertire la propria piscina in un impianto ad acqua salata?
Convertire la propria piscina è molto semplice. Gli sterilizzatori a sale per le piscine interrate si possono installare in maniera molto semplice e sono facili da usare, oltre al fatto che permettono di ridurre in misura significativa gli interventi di manutenzione. I kit per le piscine ad acqua salata si adattano a tutti i tipi di piscina. Oltre al clorinatore, può essere necessario modificare le tubature che spediscono l’acqua nella piscina attraverso le bocchette di immissione.
Vantaggi delle piscine ad acqua salata
L’effetto più evidente dell’impiego del sale è la rimozione dell’odore del cloro dalla piscina, e con esso di tutti gli inconvenienti dannosi per la pelle e gli occhi avvertiti dalle persone molto sensibili. L’acqua salata, invece, risulta molto delicata su pelle e occhi, riducendo il rischio di irritazioni e nausee legate al cloro immesso in acqua. La pelle risulta più liscia e, proprio come avviene dopo un bagno al mare, il sale ha un effetto antisettico che elimina gli agenti patogeni dalla pelle. A questo si aggiungono i vantaggi significativi legati all’impatto ambientale: quello dovuto agli scarichi delle acque trattate con il cloro sono di gran lunga inferiori rispetto alle acque disinfettate con il cloro. Non bisogna dimenticare neanche il fatto che si riducono i rischi legati all’impiego e alla manipolazione dei prodotti chimici.
Svantaggi e accorgimenti
In presenza di materiali vecchi o inadeguati, l’aggiunta di sale in piscina può provocare problemi di corrosione a causa dell’elevata salinità dell’acqua e far alzare il livello di pH nella piscina. Per questa ragione, rispetto a una vasca tradizionale, sarà necessario prestare maggiore attenzione nel controllo del pH della piscina, eventualmente utilizzando riduttori per riportare i valori entro i limiti ottimali. Livelli troppo alti di pH possono provocare problemi di corrosione sia dell’impianto che della piscina. Bisogna poi tenere conto della manutenzione del clorinatore per tenerlo in piena efficienza, eseguendo la pulizia della cellula un paio di volte a stagione. Infine, a seguito di ogni temporale o di svuotamenti parziali dell’acqua della piscina, occorre ricontrollare e ripristinare il sale disciolto, controllando contestualmente i valori del pH.
Piscina con cloro o sale?
Non c’è una scelta migliore di un’altra, molto dipende dalle singole esigenze. Sebbene la soluzione con il sale sia più ecologica e meno irritante, il cloro richiede un investimento iniziale più contenuto ed è più semplice da impiegare. Quindi, per scegliere l’opzione più adatta, bisogna valutare una serie di fattori:
il budget da investire;
il tipo di manutenzione;
la zona geografica e le temperature abituali.
Una piscina a cloro potrebbe risultare più conveniente e facilmente accessibile, ma si dovrà affrontare il rischio di irritazione della pelle e degli occhi, mentre il sale consente di ridurre l’impiego di prodotti chimici dannosi per l’ambiente e ottenere un’acqua di migliore qualità.

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