“Lavorare, lavorare...”, sul lungomare di San Benedetto l'opera di Nespolo

di Redazione Picenotime

lunedì 26 maggio 2014

Ispirata da un passo dei Canti Orfici del poeta Dino Campana e realizzata dal noto artista piemontese Ugo Nespolo, l'opera "Lavorare lavorare lavorare, preferisco il rumore del mare" fa bella mostra di sè all'inizio dello splendido lungomare di San Benedetto del Tronto, perla turistica della riviera adriatica in provincia di Ascoli Piceno.

Il monumento di acciaio colorato (alto oltre 7 metri) è da anni uno dei simboli della Riviera delle Palme ed è diventato meta obbligata di tutti i turisti che d'estate affollano le spiagge del sud delle Marche. Un vero e proprio inno alla riflessione, alla tranquillità e alla meditazione, in netta contrapposizione ad una società sempre più frenetica e votata soprattutto all'arricchimento materiale piuttosto che spirituale.

Otto parole (riprodotte in stampatello maiuscolo con varie tonalità di azzurro) all'apparenza semplici, ma che nascondono un invito a riscoprire i valori più sani della vita. Un regalo molto gradito da parte del grande Ugo Nespolo, artista che nelle Marche ha sempre trovato continue fonti di ispirazioni per le sue opere ironiche e trasgressive.

Sul piedistallo dell'opera, poi, ci si può immergere, accompagnati dalla gradevole brezza marina sambenedettese, nella lettura di queste splendide parole: "Il lavoro nobilita l’uomo, ma quando il lavoro diventa lavoro & lavoro & lavoro, l’uomo viene schiacciato. E non sempre dal bisogno, ma spesso dall’avidità, dall’invidia, dal desiderio, da finte necessità che ci fanno trascurare i doni più belli che gratuitamente ci circondano. Il mare, così, vuole significare tutto ciò che di grande e generoso ci circonda ed è un invito per tutti a non dimenticare i doni di Dio che in ogni istante ci vengono offerti".

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opera di Nespolo a san benedetto del tronto

opera di Nespolo a san benedetto del tronto