Cronaca
di Redazione Picenotime
Nell’ambito dell’attività di
controllo della platea di contribuenti percettori delle misure
nazionali di ristoro e sostegno connesse all’emergenza
epidemiologica, i militari della Compagnia di Civitanova Marche hanno
approfondito la posizione del titolare di un ristorante della città,
beneficiario dell’importo di 10.195 euro quale contributo a fondo
perduto previsto dal Decreto Rilancio, consistente nell’erogazione
di una somma di denaro senza obbligo di restituzione spettante ai
titolari di partita IVA e commisurato alla diminuzione di fatturato
subita a causa della pandemia.
I finanzieri, nel corso
dell’attività investigativa, hanno constatato che l’attività
imprenditoriale, per tutto l’anno 2020, è stata sprovvista di
utenze idriche, elettriche e gas, peraltro senza dipendenti a carico.
Dai conseguenti approfondimenti esperiti (sopralluoghi ed escussione
di persone informate sui fatti), le Fiamme Gialle hanno riscontrato
la chiusura definitiva - di fatto - del ristorante dal mese di
febbraio 2020, quindi prima della diffusione del Covid-19.
Contestualmente, analizzata la domanda di corresponsione del
contributo a fondo perduto, hanno evinto che la data di presentazione
della medesima fosse successiva alla predetta chiusura, rilevando il
mancato rispetto, pertanto, dei requisiti temporali per poter
accedere alla forma di sostegno in parola.
Il legale
rappresentante è stato così denunciato per il reato di indebita
percezione di erogazioni pubbliche alla Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Macerata che, condividendo appieno l’ipotesi
delittuosa delineata dagli investigatori, ha richiesto ed ottenuto
l’emissione di un decreto di sequestro preventivo finalizzato a
cautelare, anche in forma equivalente, l’importo indebitamente
percepito.
Sono stati così sottoposti a sequestro 2 rapporti
finanziari riconducibili all’indagato, fino alla concorrenza della
somma di 10.195 euro. Parimenti, è stato segnalato l’illecito
alla Direzione Provinciale di Macerata dell’Agenzia delle Entrate
per il recupero della somma illegittimamente richiesta ed erogata.
Le
operazioni di servizio si inseriscono in un più ampio dispositivo di
controllo a tutela del bilancio nazionale: il corretto impiego dei
fondi pubblici aiuta la crescita produttiva e occupazionale e
contribuisce, nell’attuale congiuntura, ad arginare l’impatto
negativo della crisi economica e sociale conseguente all’emergenza
pandemica e sostenere il rilancio del Paese.
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