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Statistiche Avellino-Ascoli, sterile supremazia territoriale dei bianconeri

di Redazione Picenotime

mercoledì 28 ottobre 2015

Sono contrastanti i dati statistici elaborati dalla Panini Digital in relazione al match perso 3-0 dall'Ascoli Picchio sul campo dell'Avellino nella decima giornata del campionato di Serie B. 

Una sconfitta che ha messo in discussione la posizione di mister Petrone e che ha spinto la dirigenza di Corso Vittorio ad un profondo confronto per capire se cambiare guida tecnica o continuare un progetto che ha visto 3 vittorie, 1 pareggio e 6 sconfitte nelle prime dieci gare del torneo cadetto. 

Il Picchio ha avuto un maggior possesso palla al "Partenio" (52% a 48%), con 6 angoli contro 4 degli irpini e 540 palle giocate a fronte di 423. Positiva anche la percentuale dei passaggi riusciti (60,5% contro 50,4%), così come l'indice della supremazia territoriale (10 minuti e 30 secondi contro 7 minuti e 19 secondi dei campani). Più cinica e precisa sotto porta la squadra di Tesser: 54.9% a 26,3% l'indice della pericolosità a favore dei biancoverdi, idem per l'attacco alla porta (50,8% a 38,2%) e per la protezione dell'area di rigore (61,8% a 49,2%). Curioso il dato dei tiri in porta: 5 dentro e 10 totali per gli irpini, 2 dentro e 14 totali per i marchigiani.

Le classifiche individuali vedono primeggiare Pecorini nelle palle recuperate (33, seguito da Jidayi con 24, Canini con 22 e Ligi con 17), lo stesso Pecorini nei passaggi riusciti (54, seguono Almici con 47, Petagna con 33 e Gavazzi con 31) e Tavano nei tiri verso la porta (6 tentativi contro i 2 di Gavazzi, Bellomo, Berrettoni e Altobelli). 

La manovra bianconera si è sviluppata per il 27% in difesa, per il 43% a centrocampo e per il 30% in attacco, con il 33% delle azioni a destra, il 31% nel binario centrale ed il 36% a sinistra. 


Mario Petrone (Legab.it)

Mario Petrone (Legab.it)

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