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Ascoli Piceno, Marco Neri vince il Premio 'Osvaldo Licini by Fainplast'. Al museo contemporaneo la sua mostra

di Massimiliano Mariotti

giovedì 02 dicembre 2021

La prima edizione del Premio 'Osvaldo Licini by Fainplast' è stata vinta dall'artista Marco Neri. La sua mostra sarà ospitata dal Museo Contemporaneo di Ascoli, situato presso il Polo Culturale Sant'Agostino, dal 5 dicembre al 27 febbraio 2022. Sabato 4 alle 18 è prevista l'inaugurazione. La mostra si compone di oltre quaranta opere, che variano per tecnica e tema. Il percorso prosegue con un altro tema fondamentale per l'artista: le bandiere.

''Questa collaborazione è nata un anno fa da una conversazione avvenuta nella nostra azienda - ha spiegato Roberta Faraotti della Fainplast -. L’idea ci è piaciuta fin da subito. Questo può e deve diventare un appuntamento fisso. Le premesse ci sono tutte. Siamo soltanto alla partenza. Felici di supportare questa iniziativa. Quando entriamo in un progetto ci entriamo davvero, non si è trattato soltanto un contributo. Ascoli merita di andare oltre i confini, e la cultura è il mezzo necessario per riuscirci''. 


''Ringraziamo la famiglia Faraotti per il premio e l’iniziativa culturale - ha aggiunto il sindaco Marco Fioravanti -. Cerchiamo di mettere a sistema imprenditori e istituzioni pubbliche per avere una visione complessiva della città. Il sostegno è importante anche per valorizzare la figura di Licini. Il premio è andato a Marco Neri. Questo premio va nella direzione di una visione più alta della città. Ascoli se vuole davvero essere capitale della cultura si deve concentrare sulle grandi mostre e le grandi iniziative''.

Presente per l'occasione anche l'assessore alla cultura Donatella Ferretti che ha commentato: ''Questa è un'iniziativa molto importante alla quale l’amministrazione tiene moltissimo. Ringraziamo il gruppo Faraotti Fainplast per aver dato sostegno a questo progetto. Ciò fa di Ascoli ciò che noi vorremmo che Ascoli fosse. Un laboratorio di arte e cultura contemporanea. La nostra sfida è puntare sempre di più alla contemporaneità. La designazione a capitale della cultura è comunque un processo avviato che proseguirà. L'alleanza territoriale tra il mondo delle istituzioni e dell’impresa è fondamentale. Qui parliamo di una forma di moderno mecenatismo, ossia il voler contribuire alla crescita di questa città con progetti che hanno un valore culturale fondamentale. Un premio che coinvolge artisti contemporanei nazionali che porta il nome di Osvaldo Licini e il nome di Ascoli. Qui c’è tutto ciò che serve per la promozione della città''. 

Immancabile la visione di un esperto del settore come il direttore della Pinacoteca Civica. ''Se ad Ascoli si tiene il premio Licini lo si deve ad una lunga opera di seminagione fatta dal comune dal 1999 ad oggi elargendo una bella somma annuale  di 80 mila - ha ammesso il prof. Stefano Papetti -. A questo aggiungiamo le spese di creazione del Polo Sant’Agostino e le spese relative alla gestione. In nessun’altra parte d’Italia c’è stato un impegno così gravoso. Abbiamo addirittura portato le opere di Licini a Parigi al Musée d’Orsay. Tre anni fa c'è stata una mostra a Venezia allestita al museo Guggenheim. Abbiamo un contributo operativo di una grande società internazionale come la Fainplast, sempre molto attenta all’arte e in special modo all’arte contemporanea''.


La mostra è stata curata da Alessandro Zechini. ''Neri con questa analisi ci vuole raccontare i luoghi dell’arte - ha sostenuto -. I luoghi non sono solo i musei. Neri è stato l'artista che ha ricevuto il maggior numero di preferenze tra i 34 esperti designati ad esprimere i propri voti. Felice di aver potuto curare questa mostra''. '

'L’amministrazione ci teneva a fare un progetto duraturo anche dopo l’assegnazione della capitale della cultura - ha infine dichiarato Andrea Valentini, presidente dell'associazione Arte Contemporanea Picena -. Ci siamo interfacciati con una grande azienda e lo abbiamo volutamente chiamato così perché c’è una realtà ascolana, una grande azienda ascolana. Che cos’è questo premio. Abbiamo deciso di appellarci a 35 artisti italiani passando per grandi musei. Abbiamo chiesto loro di nominare un artista che fosse italiano, che fosse un pittore. Non potrà essere di nuovo nominato chi ha vinto''. 


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