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di Redazione Picenotime
"In qualità di presidente Anci Marche, esprimo profondo cordoglio per la scomparsa del Cardinale Edoardo Menichelli, tornato alla Casa del Padre. Figura di grande umanità, guida spirituale e pastore attento, il Cardinale Menichelli ha lasciato un segno indelebile nella comunità marchigiana e nella Chiesa. La sua vita, segnata da umiltà, disponibilità e profondo amore per il prossimo, ha rappresentato un costante esempio di dedizione al bene comune e di vicinanza alle persone, in particolare nei momenti di difficoltà. Nel suo servizio episcopale ha saputo coniugare fede e impegno civile, promuovendo il dialogo, la solidarietà e la pace, valori che sono anche alla base dell’agire quotidiano delle nostre comunità locali. Anci Marche si stringe a tutti i cari del Cardinale Menichelli, nel ricordo riconoscente di un uomo che ha amato profondamente le Marche e la sua gente". A dichiararlo in un comunicato ufficiale è il presidente Anci Marche e sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti.
Questa la nota del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: "Con profonda tristezza apprendo della scomparsa del Cardinale Edoardo Menichelli, figura eminente della Chiesa e uomo di straordinaria fede. La sua saggezza e sensibilità, unite ad una profonda spiritualità e umanità, lo hanno reso un punto di riferimento per la nostra Comunità e per i più fragili, ai quali ha dedicato sempre una particolare attenzione. Ha affrontato ogni difficoltà con determinazione e sempre con il sorriso. Le Marche lo ricorderanno con profondo affetto, sincero cordoglio e commossa gratitudine per l’esempio luminoso che ha saputo offrire".
Queste le parole del commissario straordinario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli: "Con la scomparsa del cardinale Edoardo Menichelli, le Marche perdono un punto di riferimento di fede e di umanità. È stato un uomo di Chiesa sobrio e autentico, capace di unire profondità spirituale e attenzione concreta alle persone. La sua testimonianza rimane viva come esempio di servizio silenzioso e coerente, radicato nell’amore per la sua terra e nella fiducia nel Vangelo. Le sue parole, pronunciate all’indomani del sisma che colpì anche la sua San Severino Marche, restano un insegnamento profondo: il terremoto, diceva, appartiene alle regole della natura, ci spaventa e ci toglie sicurezza, ma porta con sé semi di speranza, impegno e solidarietà. Per distruggere basta un momento, per ricostruire servono anni, pazienza e comunità. È proprio questo spirito che continua a guidare il nostro lavoro insieme, nel segno della rinascita di queste terre".