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Ori delle Dame, 16 anni di artigianato e tradizione. L’esempio di Barbara Tomassini, tra il premio “Orlini” e le novità di ogni edizione

di Redazione Picenotime

Barbara Tomassini

Barbara Tomassini

Barbara Tomassini

A sedici anni di distanza dalla prima edizione, il percorso degli Ori delle Dame prosegue all’insegna della valorizzazione della tradizione artigianale e artistica cittadina, abbinata allo spettacolo e alle emozioni della Quintana di Ascoli.

Come ogni anno, per la Giostra di agosto i maestri orafi del Piceno hanno consegnato alle dame dei gioielli unici, frutto di un approfondito lavoro di ricerca volto a ricreare fedelmente le tradizioni medievali per l’attesissimo appuntamento con la Giostra numero 100.

Una ricorrenza speciale, che la CNA di Ascoli Piceno ha voluto celebrare con una serie di iniziative che, edizione dopo edizione, impreziosiscono il cammino degli Ori delle Dame introducendo nuovi tasselli all’insegna della cultura e del saper fare.

A ripercorrerle è la ceramista e pittrice ascolana Barbara Tomassini, vicepresidente CNA Ascoli Piceno nonché vera e propria anima degli Ori delle Dame, che per la Giostra di agosto ha realizzato l’ormai tradizionale premio “Tonino Orlini”.

Istituito nel 2007 e poi istituzionalizzato a partire dal 2019, il premio intende onorare la memoria dell’indimenticato Magnifico Messere e sindaco di Ascoli conferendo un riconoscimento al cavaliere in grado di totalizzare il maggior numero di punti tra le Giostre di luglio e agosto.

«Seguo da vicino gli Ori delle Dame fin dalla prima edizione e nel 2019 ho realizzato un piatto in ceramica ispirato alla figura di Orlini, sindaco ma anche capitano di Sant’Emidio e protagonista di una storica locandina della Quintana - ricorda Barbara Tomassini - Il suo legame con Sant’Emidio mi ha spinto a raffigurare lo storico cavaliere Gianfranco Ricci, con una lancia contraddistinta dai colori del Comune e degli inserti in stile minimalista con i colori dei sei sestieri».

Nel 2021, dopo la pausa imposta dall’emergenza sanitaria, a realizzare il piatto da consegnare al miglio cavaliere giostrante è stata la collega Patrizia Bartolomei, prima che nelle ultime edizioni il premio Orlini facesse ritorno nel laboratorio artistico “Artè” di via Pretoriana.

«Per il premio 2024 ho scelto di raffigurare un bersaglio, mentre in quest’ultima edizione ho voluto lanciare un messaggio di pace - spiega Tomassini - L’opera di quest’anno rappresenta un cavallo rampante, con in sella il proprio cavaliere e una lancia rivolta verso terra, a ricordare l’importanza di deporre le armi».

Al termine della Giostra, il Magnifico Messere Marco Fioravanti e il presidente del Consiglio degli Anziani Massimo Massetti hanno consegnato il premio “Tonino Orlini” a Luca Innocenzi, cavaliere di Porta Solestà che con le sue due vittorie a luglio e agosto ha ottenuto il miglior punteggio complessivo.

Da 16 anni a questa parte, la tradizione degli Ori porta sempre con sé una ventata di novità, rappresentata in questa edizione dall’apprezzatissima apertura dell’iniziativa ai Castelli della Quintana.

Lo conferma l’entusiasmo con cui quintanari, spettatori e appassionati hanno accolto la splendida veletta realizzata al tombolo con filo dorato e perle e sfoggiata ad agosto da Luigia Michini, castellana di Folignano, che ha raccolto numerosi consensi durante il corteo e via social.

«Era un’idea che ho iniziato a sviluppare dallo scorso anno - rivela Barbara Tomassini - Il maestro Paolo Lazzarotti l’ha immediatamente accolta, per cui, grazie alla disponibilità della Pro Loco del paese e della merlettaia offidana Gabriella Tassotti, abbiamo cercato di mettere in rete questa nuova iniziativa, che potrebbe aprire una nuova via per la nostra rievocazione storica».

Un’autentica preziosità al pari dei gioielli donati ai sestieri, che rappresenta l’ultima tappa di un percorso di valorizzazione delle eccellenze artigiane e culturali della città che da ormai 16 anni i maestri artigiani CNA portano avanti attraverso un rigoroso approfondimento della tradizione e degli usi del tempo.

«In questi anni abbiamo sempre cercato di arricchire ulteriormente il progetto, a partire dagli Ori delle Dame istituiti con l’approvazione dell’allora coreografo Luigi Morganti e la sinergia con la Quintana e i sestieri coltivata nel tempo - precisa Tomassini - Gli Ori delle Dame, come confermato anche dal Centro Studi Giochi Storici, rispettano appieno gli Statuti del 1377.

Tra le diverse iniziative realizzate, abbiamo condotto uno studio in collaborazione con degli archeologi esperti di arte picena per realizzare un abbinamento tra quadri, gioielli e ceramiche in bassorilievo. Abbiamo, inoltre, restaurato un Palio del Ferrari, contribuito a una pubblicazione e promosso degli incontri culturali dedicati alla figura di Pietro Vannini, del Moro della Quintana e dei mestieri artigiani, cardine imprescindibile della nostra Giostra».

«Gli Ori delle Dame rappresentano un connubio perfetto tra arte, artigianato e storia, e il successo di questa edizione conferma la forza di un progetto che, anno dopo anno, ha continuato a crescere grazie alla passione, alla creatività e alla maestria dei nostri artigiani - dichiarano Francesco Balloni e Arianna Trillini, direttore e presidente della CNA di Ascoli Piceno - Un ringraziamento particolare va a Barbara Tomassini, anima instancabile del progetto, e a tutti i maestri orafi, ceramisti e artigiani che con il loro talento e la loro dedizione contribuiscono a una splendida iniziativa, che come associazione continueremo a sostenere per promuovere le nostre tradizioni e trasmettere il valore del saper fare anche alle nuove generazioni».

 

 

 





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