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Coronavirus, Speranza: “Tutta l'Italia sarà gialla”. Cabina di Regia: ''Rt scende a 0,78''

di Redazione Picenotime

Roberto Speranza

Roberto Speranza

Roberto Speranza

"Con il monitoraggio e le conseguenti ordinanze di oggi l’Italia sarà tutta in area gialla“. Lo fa sapere il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un post su Facebook. “È il risultato delle misure adottate finora del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione. Continuiamo su questa strada con fiducia, prudenza e gradualità”. 

Il ministro, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia del 21 Maggio 2021, ha firmato una nuova Ordinanza, che entrerà in vigore a partire da Lunedì 24 Maggio, che dispone il passaggio in area gialla per la Regione Valle d'Aosta.

Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dal 24 Maggio 2021 è la seguente:

  • zona rossa: (nessuna Regione e Provincia autonoma)
  • zona arancione: (nessuna Regione e Provincia autonoma)
  • zona gialla: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto
  • zona bianca: (nessuna Regione e Provincia autonoma)

I DATI DEL MONITORAGGIO SETTIMANALE

“Nel periodo compreso tra il 28 aprile e l’11 maggio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,78 (range 0,71- 0,90), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando si attestava a 0,86 ndr), e sotto l’uno anche nel limite superiore”. È quanto emerge dalla bozza del monitoraggio settimanale sul Covid-19 della Cabina di Regia dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. “Questa settimana accelera il calo nell’incidenza settimanale (73 per 100.000 abitanti (10/05/2021-16/05/2021) vs 103 per 100.000 abitanti (03/05/2021-09/05/2021). La campagna vaccinale progredisce sempre più velocemente e l’incidenza si avvicina a livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi. Tutte le Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso secondo il DM del 30 aprile 2020. Tutte le Regioni/PPAA hanno un Rt medio inferiore a 1, e quindi una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno. Questa settimana, nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica). Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sotto la soglia critica (19%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.056 (11/05/2021) a 1.689 (18/05/2021)”, si legge anche nella bozza del monitoraggio settimanale sul Covid-19 della Cabina di regia dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute. “Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (19%)- prosegue il report- Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 14.937 (11/05/2021) a 11.539 (18/05/2021). Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (13.565 vs 19.619 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in aumento (41,9% vs 40,3% la scorsa settimana). Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,1% vs 38%). Infine, il 19,9% è stato diagnosticato attraverso attività di screening”.

Per la prima settimana la pressione sui servizi ospedalieri è in diminuzione e al di sotto della soglia critica in tutte le Regioni/PA.

La stima dell’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stabilmente al di sotto della soglia epidemica.

Accelera la diminuzione dell’incidenza sull’intero territorio nazionale che si avvicina a valori che, attraverso l’attivazione di intense attività di tracciamento sistematico, consentirebbero una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.

La ormai prevalente circolazione in Italia della variante B.1.1.7 (nota come variante inglese) e la presenza di altre varianti che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria, richiede tuttavia di continuare a monitorare con attenzione la situazione e mantenere cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia.

Report regionali


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