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di Redazione Picenotime
Bianco, elegante, unico, il travertino racconta i centri storici del Piceno e supera ogni limite di spazio e di tempo, connettendo in armonia passato e futuro. Da questa visione nasce ‘Travertino Living Lab’, a cura di Unione Montana Tronto e Valfluvione, Consorzio Universitario Piceno e Università di Camerino. Non un singolo intervento, ma un progetto articolato che unisce ricerca, didattica, imprese e comunità, per trasformare una risorsa identitaria in motore di sviluppo per il futuro del territorio.
''Il Travertino Living Lab – introduce Roberta Faraotti, presidente del Cup – è l’emblema della sinergia tra enti che spesso si invoca ma difficilmente trova realizzazione: la catena istituzionale è partita dall’Unione Montana che aveva necessità di mettere a terra dei fondi. Noi come Consorzio Universitario abbiamo recepito esigenze e obiettivi, valutando le leve da poter attivare per raggiungerli, così abbiamo coinvolto l’Università di Camerino e con la loro preziosissima collaborazione siamo riusciti a chiudere il cerchio. Grazie al prof. Massimo Sargolini, direttore della Scuola di Ateneo di Architettura e Design, al prof. Carlo Vannicola, coordinatore scientifico del progetto, oltre naturalmente al rettore di Unicam, prof. Graziano Leoni, abbiamo dato vita ad una serie di iniziative che avranno ricadute importanti su tutto il territorio'' .
''Questa ‘scheda di intervento’ era volta a valorizzare le risorse peculiari del nostro entroterra, come il travertino che, appunto, caratterizza tutto l’Ascolano a partire dall’Acquasantano – aggiunge Giuseppe Amici, presidente dell’Unione Montana Tronto e Valfluvione –. Grazie al lavoro di congiunzione del Cup abbiamo trovato nell’Università di Camerino l’interlocutore ideale per concretizzare la cosa e oggi finalmente presentiamo questo ambizioso progetto”.
Finanziato dai fondi del POC, Programma Operativo Complementare Marche 2014-2020, per un totale di 450mila euro, il Travertino Living Lab prenderà forma tra la fine dellʼanno in corso e il 2026 in una triplice veste. Ad illustrare i dettagli, i docenti Unicam Massimo Sargolini, direttore della SAAD e Carlo Vannicola, coordinatore scientifico: ''I tre cardini del ‘TLL’ sono l’archivio digitale, il museo e il laboratorio di sperimentazione'''. L’atlante, cioè l’archivio, digitale si chiamerà ʻT-Atlasʼ: una piattaforma online che raccoglie documenti, immagini e mappe interattive, collegandoli a luoghi e storie del territorio. Consentirà sia al grande pubblico sia a studiosi e operatori di esplorare percorsi tematici e collezioni digitalizzate. Raccoglierà documenti, immagini, rilievi, mappe e testimonianze orali, collegandoli a luoghi e storie e rendendoli consultabili da tutti. ʻT-Hubʼ sarà invece il museo, lo spazio fisico, narrativo e di orientamento che sorgerà ad Acquasanta Terme: ospiterà parte della collezione e delle iniziative culturali del ʻTLLʼ, fungendo da porta dʼingresso per la scoperta del museo diffuso sul travertino Piceno. Il percorso si articolerà tra ambienti interni e aree esterne, con sezioni tematiche che affrontano storia, geologia, tecniche, usi architettonici e design contemporaneo. Il tutto con massima attenzione verso accessibilità, mediazione inclusiva e narrazione multisensoriale. ''Presso la Scuola di Ateneo di Architettura e Design di Unicam - spiegano Sargolini e Vannicola -, sarà allestito il ‘T-Lab’, cioè il laboratorio di sperimentazione. Qui si intrecciano tecniche tradizionali e tecnologie avanzate, incluse robotica e stampa 3D per materiali fluido-densi, con particolare attenzione allʼeconomia circolare e al riuso degli scarti''. ''Ascoli e i centri vicini sembrano sorgere dalla roccia stessa – commenta il rettore dell’Università di Camerino, prof. Graziano Leoni –. Un patrimonio inestimabile quello legato al travertino, dagli edifici più signorili ai più umili, passando per le tante opere d’arte. E’ un tema che coinvolge sia l’architettura sia il design e dunque centra in pieno la mission dei nostri corsi universitari qui in città”.

Travertino vuol dire territorio e il sostegno al progetto arriva anche dalle istituzioni: ''Uno dei meriti del ‘TLL’ è aver connesso realtà diverse nel nome di uno stesso obiettivo – sottolinea il commissario alla ricostruzione sisma Sen. Guido Castelli –. Una sinergia che va mantenuta anche per le iniziative future. Altro aspetto importante è il ruolo degli studenti universitari, che in termini di presenza e di risorse umane possono costituire un arricchimento notevole per tutto l’Ascolano''.
“Tra i molteplici aspetti positivi di questa iniziativa mi piace sottolineare il rilancio dei borghi – evidenzia il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti –. Il messaggio, infatti, è che il travertino non sia solo una risorsa naturale ma anche memoria, cultura e paesaggio. Rivolgo un grazie sincero a tutti coloro che hanno contribuito all’elaborazione del progetto''.
Chiusura affidata a Donatella Ferretti, assessore con delega al Diritto allo studio: ''Unicam è ormai una realtà solida e preziosa del Piceno. L’integrazione con la città e la provincia è sempre più produttiva e il ‘TLL’ ne è una chiara dimostrazione''. E’ in fase di approvazione, infine, un successivo progetto denominato ʻTravertino Living Lab Educationʼ (TLL/Edu), Scuola del Travertino Piceno: un programma strutturato con percorsi didattici cosiddetti ʻMinorʼ da 18 CFU e workshop intensivi aperti a studenti magistrali e giovani professionisti. Le attività, previste tra la fine del 2026 e il 2027, alterneranno lezioni, sopralluoghi e lavoro in T-Lab, presso la Scuola di Ateneo di Architettura e Design, con risultati pubblicati su ʻT-Atlasʼ ed esposti al ʻT-Hubʼ di Acquasanta Terme.