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Coronavirus, cala Rt in Italia ma continua a salire l'incidenza dei nuovi casi

di Redazione Picenotime

Silvio Brusaferro e Gianni Rezza

Silvio Brusaferro e Gianni Rezza

Silvio Brusaferro e Gianni Rezza

In Italia è in calo l’indice Rt, passato da 1,56 della scorsa settimana a 1,27 di questa. È quanto emerge dal report settimanale di monitoraggio del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. È invece in crescita l’incidenza, che a quanto si apprende è passata da 68 casi settimanali per centomila abitanti a 73 per centomila.

L’attuale impatto della malattia Covid-19 sui servizi ospedalieri è limitato, nonostante il numero dei ricoverati in area medica e terapia intensiva sia in aumento. Le Regioni classificate a rischio moderato sono 18, mentre sono a rischio basso le restanti 3 (Lazio e le Province autonome di Bolzano e Trento). La settimana scorsa erano tutte a rischio moderato. In 11 Regioni si registrano allerte di resilienza, mentre è in aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (15.026 vs 12.683 la settimana precedente).

In lieve aumento (32% vs 30% della scorsa settimana) la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti. Segno più anche per quanto riguarda la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 46%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.

Monitoraggio settimanale Covid-19, report 2 - 8 agosto 2021

L’incidenza settimanale a livello nazionale evidenzia un ulteriore leggero aumento dei casi diagnosticati e si mantiene sopra la soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti.

Diciotto Regioni/PPAAA sono classificate a rischio epidemico moderato; le restanti 3 sono classificate a rischio basso.

L’attuale impatto della malattia COVID-19 sui servizi ospedalieri è limitato, tuttavia i tassi di occupazione e il numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sono in aumento. La trasmissibilità stimata sui soli casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica.

La circolazione della variante delta è largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale.

Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.

È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

Report regionali


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