Ascoli Calcio, Stallone preoccupato: “Stiamo navigando a vista”
di Redazione Picenotime
venerdì 25 ottobre 2013
E' stata una giornata di duro lavoro per il consigliere d'amministrazione dell'Ascoli Calcio Domenico Stallone, che in compagnia del presidente Guido Manocchio ha avuto una serie di incontri che lui stesso ha definito "importanti".
Sono passate 24 ore dal comunicato ufficiale della Figc che ha sancito altri due punti di penalizzazione per il Picchio da scontare nel campionato in corso e si fa fatica a nascondere l'amarezza: "Non ci aspettavamo i due punti, ma purtroppo dobbiamo assorbire questa ennesima batosta per vicende relative alla scorsa stagione - ha detto Stallone in esclusiva a Picenotime.it -. Con il presidente abbiamo analizzato con attenzione le motivazioni del provvedimento e si evince facilmente come un punto si riferisca al mancato pagamento dei contributi Inps e l'altro alle ritenute Irpef. Non c'entra nulla, come qualcuno ha erroneamente fatto notare, il discorso della recidività. Un ricorso? Domani il presidente parlerà con i suoi legali, ma non credo ci siano dei margini di manovra. Dispiace soprattutto perchè nelle ultime settimane abbiamo creato una bella sintonia tra dirigenza, giocatori, allenatore e direttore sportivo, un'unità di intenti che credo si sia notata anche in campo. Speriamo che questa doppia batosta non tocchi la parte emotiva dei giocatori, i tifosi devono sapere che quest'anno abbiamo a disposizione un gruppo sano con dei valori, come dimostra l'importante sacrificio della scorsa settimana per permetterci di rispettare le scadenze di Ottobre. Remiamo tutti dalla stessa parte e l'obiettivo dichiarato rimane la conquista di un posto per i playoff".
Stallone non nasconde le infinite difficoltà ad operare a poco meno di un mese dall'insediamento del nuovo Consiglio d'amministrazione: "Noi ci stiamo mettendo amore, entusiasmo e passione, ma è inutile nascondere la verità: la situazione è difficilissima, i problemi sono tanti e nessuno, lo dico ad alta voce, fino a questo momento ci ha voluto dare una mano, un aiuto concreto, niente di niente - ha fatto notare il consigliere -. Abbiamo ereditato un quadro pesante e oserei dire fallimentare, l'impegno da parte nostra è massimale e ce la metteremo tutta, però serve che qualcuno scenda in campo a nostra favore in questa battaglia, altrimenti sarà problematico vincerla. Si naviga a vista, anche se l'obiettivo dichiarato rimane quello di rispettare tutte le scadenze e non incorrere più in penalizzazioni, a partire dal prossimo scoglio di Dicembre. Una domanda però mi sorge spontanea: ma se non ci fossimo stati noi 'pazzi' a prenderci in mano questa patata bollente, cosa sarebbe successo...?".
Torna il sorriso sul volto di Stallone quando si tocca l'argomento del settore giovanile, proprio nei giorni in cui si celebra il triennale del suo coordinamento generale: "Ad Ascoli spesso si fa di tutta l'erba un fascio, mettendo insieme tutte le negatività e scordandosi troppo facilmente di quello che c'è di positivo - ha aggiunto -. Mi riferisco al settore giovanile, che sotto la mia gestione ha raggiunto risultati incredibili e concreti. Solo in questa stagione abbiamo 3 squadre su 5 prime in classifica (Allievi Nazionali, Allievi Regionali e Juniores Nazionali), con i Berretti che sono in terza posizione ed i Giovanissimi Nazionali in coabitazione al quarto posto. In più, nelle ultime stagioni, abbiamo avuto quattro esordi di ragazzi del settore giovanile in Serie B, altri quattro in Lega Pro senza dimenticare quelli in Coppa Italia. Dieci nostri ragazzi sono stati convocati dalle rappresentative nazionali, con Gragnoli ed Eleuteri che hanno avuto l'onore di scendere in campo con la maglia azzurra. Ho sempre sognato una prima squadra composta per la stragrande maggioranza da ragazzi del vivaio e pian pianino stiamo raggiungendo questo obiettivo. Contro il Grosseto, in Coppa Italia, nel primo tempo non ha affatto demeritato la difesa composta da Di Gennaro, Scognamillo, Rosania e Gandelli, tutti ragazzi cresciuti al Città di Ascoli, senza dimenticare Carpani, Iotti, Oddi e Minnozzi. So che ci sono state critiche relative alla gestione dei ragazzi del settore giovanile e alle interferenze di qualche genitore, un malcostume prettamente italiano che purtroppo riguarda altri club blasonati e contro il quale io personalmente ho fatto sempre muro. Negli ultimi anni abbiamo svolto un lavoro eccezionale con i giovani e credo che il meglio debba ancora venire, soprattutto per quanto riguarda la 'nidiata' degli Allievi. Non si può sempre criticare tutto e tutti a prescindere".
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