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Covid, Brusaferro: “Ci aspettiamo calo dei morti”. Rezza: “Ad Aprile 10 milioni di vaccini”

di Redazione Picenotime

venerdì 09 aprile 2021

Consueta conferenza stampa settimanale del 9 aprile sull’analisi dei dati Monitoraggio Regionale Covid-19 della Cabina di Regia con il presidente dell’Istituto Superiore della Sanità Silvio Brusaferro e il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, si appresta a firmare le nuove ordinanze anti-Covid che andranno in vigore da Lunedì 12 Aprile. Passano in zona arancione le regioni Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana. 

BRUSAFERRO: "La curva in Italia ha raggiunto un plateau mentre negli altri Paesi c'è una ricrescita. C'è in Italia una decrescita lenta e la maggioranza delle regioni sono in decrescita per l'incidenza, tuttavia ci sono ancora alcune regioni in crescita. Il livello dei ricoveri si sta stabilizzando. Le terapie intensive sono un po' sopra il 41%, passate da 3.716 della settimana scorsa ai 3.743 di martedì. Siamo arrivati a un plateau: lo stesso vale per le aree mediche, dove abbiamo un 44% di occupazione, anche in questo caso c'è un lieve aumento. Possiamo dire che siamo arrivati a un punto di equilibrio. In generale prima si muove Rt,  poi incidenza e ricoveri e per ultimi si muovono i dati sulla mortalità. Quindi ci attendiamo che inizino a decrescere anche i decessi. C'è una decrescita dei casi nella popolazione generale. L'età media dei casi rimane sempre sotto i 50 anni e crescono gli asintomatici. La decrescita dei casi sta coinvolgendo tutte le fasce d'età, inclusi i giovani, tenendo però conto della chiusura delle scuole. C'è un forte sovraccarico dei servizi ospedalieri e l'incidenza è ancora elevata. Nel nostro Paese la stragrande maggioranza del virus circolante appartiene alle varianti che sappiamo avere maggiore trasmissibilità. Quindi è necessario adottare ogni misura utile per contenere il contagio".

REZZA: "Oggi vediamo circa 19mila positivi e decessi ancora elevati. In realtà però il dato delle morti non è 718 ma 460. Si tratta infatti di un aggiustamento perché la Sicilia ha caricato dati antecedenti pari a 258 decessi. I decessi sono quindi 460, che resta comunque un numero ancora elevato. Durante il mese di Aprile si renderanno disponibili almeno una decina di milioni di dosi di vaccino e bisogna fare il massimo sforzo per completare la vaccinazione delle persone anziane: siamo a buon punto per gli over-80 ma bisogna completare le vaccinazioni dai 60 anni in su. il problema per AstraZeneca è aver indicato il vaccino prima per gli under 55 e poi per i più anziani, facendo apparire che ci sia stato un contrordine, ma non è stato così. Infatti, le conoscenze sono cambiate e si sono ampliate e si è visto che questo vaccino poteva prevenire ospedalizzazione e mortalità anche negli anziani. Questo è il motivo dell'estensione del vaccino su fasce di età per le aumentate conoscenze. Poi, dopo i casi rari di trombosi, è stato dato un uso preferenziale per gli over 60. Gli over 60 hanno infatti un rischio elevato di morire di Covid e le reazioni avverse sono basse, quindi la vaccinazione ha un vantaggio notevole. Sul vaccino AstraZeneca molto aiuterebbe anche nella divulgazione se ci fosse una posizione univoca a livello Ue. Uno dei problemi maggiori in questa pandemia è stata purtroppo la mancanza di coesione e uniformità negli interventi dei paesi europei".


Rimane alto ed in aumento il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (15 Regioni/PPAA vs 14 della settimana precedente).

Il tasso di occupazione in terapia intensiva (41%) ed in aree mediche (44%) a livello nazionale rimangono al di sopra la soglia critica.

Nel periodo 17 - 30 marzo 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,92 (range 0,82 - 1,01), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e sotto l’uno. Otto Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Sardegna e Valle d’Aosta) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3. Sei Regioni hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2.

Il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri, l’incidenza ancora troppo elevata e l’ampia diffusione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità richiedono l’applicazione di ogni misura utile al contenimento del contagio.

Report regionali


Silvio Brusaferro e Gianni Rezza

Silvio Brusaferro e Gianni Rezza

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