San Benedetto del Tronto: 25 Aprile, deposta corona dinanzi al monumento di Marcello Sgattoni
di Redazione Picenotime
domenica 25 aprile 2021
Questa mattina, con una deposizione di corona dinanzi al monumento di Marcello Sgattoni che ricorda tutti i caduti per la Libertà, il Comune di San Benedetto del Tronto ha celebrato il 25 aprile Festa della Liberazione.
A deporre la corona il sindaco Pasqualino Piunti insieme al comandante della Capitaneria di Porto, massima autorità militare della piazza, C.F. Marco Mancini. Con loro, in rappresentanza delle associazioni combattentistiche e d'arma, il presidente della sezione ANPI Antonio Bruni.
Scrive il sindaco nella sua riflessione:
"Sono passati 76 anni da quando l’Italia, al termine di una lunga e sanguinosa guerra e sull’onda di un movimento popolare sostenuto dalle forze alleate che trovò la massima espressione nella Resistenza, si liberò dal giogo dell’occupazione nazista.
76 anni dopo noi continuiamo a ricordare quegli eventi perché da essi trasse forza e ragion d’essere la cultura democratica che oggi fa parte del bagaglio culturale di tutti noi.
Nel celebrare il 25 aprile, siamo oggi nella condizione di dover fare nuovamente appello a quella forza e a quel coraggio che dimostrarono i nostri padri. Stiamo attraversando da oltre un anno un periodo estremamente difficile che richiama alla memoria quell'epoca: il nemico non ha una divisa ma occupa ugualmente le nostre terre, entra nelle case, nelle scuole, in tutti i luoghi della socializzazione, semina ugualmente morte e dolore.
Allora l'Italia seppe recuperare una coesione nazionale che consentì di sconfiggere la dittatura, oggi è chiamata a rinnovare quello sforzo, seppure con altre armi: stavolta la battaglia per la libertà non si combatte con fucili e pistole ma rispettando le regole che aiutano a prevenire il contagio, prestando massima attenzione verso chi è più fragile, dedicando ogni risorsa economica reperibile al sostegno a chi ha perso la propria fonte di reddito, dimostrando concreta solidarietà verso chi è più debole tra i deboli.
L'arrivo del vaccino e la campagna vaccinale che ci auguriamo possa subire una decisiva accelerazione ci lasciano intravedere la fine dell'incubo, una nuova Liberazione: ma la strada da percorrere è ancora lunga, dobbiamo continuare a serrare le fila e lo Stato è chiamato, oggi più che mai, a far sentire la sua presenza affinché nessuno si senta abbandonato.
Dal 1945, il 25 Aprile rappresenta per noi italiani la riconquista della libertà: oggi celebriamo questa festa nazionale con la speranza, che nutriamo tutti nel profondo del cuore, che si possa presto nuovamente tornare a percepire la sensazione di essere arbitri del nostro futuro, la stessa speranza che 76 anni fa invase le strade e le piazze d'Italia dopo anni di sofferenza, sacrifici e lutti".
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