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Ori delle Dame, le creazioni dei maestri artigiani Cna brillano nella Giostra numero 100 Premio “Tonino Orlini” a Luca Innocenzi

di Redazione Picenotime

Luigia Michini (foto Bruno Cappelli)

Luigia Michini (foto Bruno Cappelli)

Luigia Michini (foto Bruno Cappelli)

Anche nell’edizione della centesima Giostra, gli Ori delle Dame continuano a impreziosire il fascino senza tempo della Quintana di Ascoli.

Come di consueto, i maestri orafi della CNA di Ascoli Piceno hanno donato ai sei sestieri i gioielli indossati dalle dame nel corteo storico della Giostra di agosto, consolidando nel segno del saper fare e della valorizzazione delle eccellenze del territorio un legame che, anno dopo anno, si arricchisce di nuove iniziative.

Si spiega in questo senso la grande novità di questa sedicesima edizione, che per la prima volta ha aperto le porte ai Castelli della Quintana e, in particolare, a quello di Folignano. Grazie alla disponibilità della Pro Loco del paese e della merlettaia offidana Gabriella Tassotti (“Pizzi a tombolo”), la castellana Luigia Michini ha sfilato con uno splendido ornamento realizzato al tombolo con filo dorato e perle.

Di fronte a migliaia di ascolani, visitatori e appassionati, dame e castellane hanno sfoggiato il saper fare dei maestri artigiani del territorio, portando con orgoglio tra le vie del centro un pezzo di storia della città e del suo artigianato artistico.

L’edizione 2025 ha visto protagonisti i maestri orafi Giuseppe Coccia della gioielleria “Coccia e Oddi” (che per l’occasione ha firmato i gioielli indossati da Federica Fioravanti di Sant’Emidio e Arianna Viviani di Porta Romana, quest’ultimo realizzato da Davide De Iulis), Paolo Sciamannetti di “Capricci Preziosi di Paolo e Chiara” (per Chiara Capriotti di Porta Solestà), Luca Viscioni di “Diamantiis” (che per l’occasione ha impreziosito l’abito di una nobildonna di Porta Maggiore) e Pietro Angelini di “Oro Moda” (per le nobildonne di Porta Tufilla e Piazzarola), in un progetto di valorizzazione artistica e culturale che ogni anno coinvolge artigiani, maestranze e tecniche di lavorazione differenti.

Al termine della Giostra, poi, il Magnifico Messere Marco Fioravanti e il presidente del Consiglio degli Anziani Massimo Massetti hanno consegnato il premio “Tonino Orlini”, realizzato dalla pittrice e ceramista ascolana nonché presidente CNA Artistico e tradizionale Marche Barbara Tomassinia Luca Innocenzi, cavaliere di Porta Solestà che con le sue due vittorie tra luglio e agosto ha ottenuto il miglior punteggio complessivo delle due Giostre.

«È stato un grande onore per me realizzare il premio “Tonino Orlini”, dedicato a uno dei pilastri della nostra rievocazione storica, che lancia un messaggio di pace per i conflitti che affliggono ogni angolo del pianeta. L’opera rappresenta un cavallo rampante, con in sella il proprio cavaliere e una lancia rivolta verso terra, a ricordare l’importanza di deporre le armi - dichiara Barbara Tomassini - L'obiettivo della nostra associazione per la Quintana è valorizzare le maestranze storiche tradizionali e innovative del nostro territorio, e mai come quest'anno siamo riusciti in questa operazione. Abbiamo coinvolto l'artigianato artistico a 360 gradi  in quello che è per noi un "laboratorio della Quintana" che coinvolge la ceramica, il tombolo, l'oreficeria, la sartoria, la parrucchieria e il trucco.

La Quintana vive anche e soprattutto nel mantenimento delle tradizioni delle nostre lavorazioni, senza le quali non potrebbe continuare ad arricchirsi di anno in anno».

«Anche quest’anno gli Ori delle Dame si confermano degli autentici simboli di identità, tradizione e creatività, da tramandare e rinnovare edizione dopo edizione grazie alla maestria dei nostri artigiani - afferma la responsabile CNA Artigianato artistico e tradizionale Ascoli Piceno Caterina Mancini - Il coinvolgimento del Castello di Folignano e l’inserimento di tecniche come il merletto a tombolo testimoniano la capacità dell’artigianato di dialogare con la storia, ma anche di guardare al futuro con passione e autenticità. CNA continuerà a sostenere questi percorsi di valorizzazione per mettere in mostra l’estro, la cura e il saper fare dei nostri maestri artigiani in una vetrina d’eccezione per Ascoli e tutto il Piceno».







 

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